Cronaca
Lo striscione antimafia dà fastidio ai condomini dell'immobile sequestrato al boss
Abbaticchio: «Episodio molto grave. Rialziamo la testa e seguiamo quei ragazzi»
Bitonto - sabato 29 luglio 2017
10.13
Avevano pulito e risistemato un immobile sequestrato alla criminalità, esponendo alla fine uno striscione antimafia sul balcone per lanciare un segnale di riscatto; peccato che i condomini non l'abbiano presa bene e abbiano protestato in tutti i modi per farlo rimuovere. È accaduto ieri ai ragazzi del presidio Libera Bitonto, mentre completavano le operazioni per poter consegnare l'appartamento all'associazione beneficiaria dell'immobile individuata dopo la confisca del bene.
«Non può stare lì, rovina la facciata del palazzo», avrebbero accampato come scusa i residenti dello stabile. Il racconto è del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, costernato davanti a questo atteggiamento.
«È un episodio molto grave – ha commentato il primo cittadino - i ragazzi del presidio di Libera Bitonto hanno affisso un telo su un balcone, una targa, un messaggio a memoria della libertà dalla mafia. Lo hanno fatto in un appartamento confiscato alle mafie ed affidato dopo avviso comunale ad una associazione di volontariato. Lo hanno pulito quell'appartamento, con le loro stesse mani. Alcuni condomini hanno protestato, inveito contro quei giovani in varie sedi perché lamentano un danno all'immagine del palazzo».
«Un danno all'immagine per un messaggio contro la mafia? - si è chiesto allibito il sindaco - o il danno all'immagine vero era essere nello stesso condominio di un boss mafioso senza (magari) denunciare nulla? C'è molto da fare perché in questo campo culturale, diciamolo pure, non abbiamo fatto abbastanza. In nessun periodo politico. Io mi vergogno per tutti, anche di me stesso. Rialziamo la testa e seguiamo quei ragazzi. L'esercito che ci salverà sono sempre loro».
«Non può stare lì, rovina la facciata del palazzo», avrebbero accampato come scusa i residenti dello stabile. Il racconto è del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, costernato davanti a questo atteggiamento.
«È un episodio molto grave – ha commentato il primo cittadino - i ragazzi del presidio di Libera Bitonto hanno affisso un telo su un balcone, una targa, un messaggio a memoria della libertà dalla mafia. Lo hanno fatto in un appartamento confiscato alle mafie ed affidato dopo avviso comunale ad una associazione di volontariato. Lo hanno pulito quell'appartamento, con le loro stesse mani. Alcuni condomini hanno protestato, inveito contro quei giovani in varie sedi perché lamentano un danno all'immagine del palazzo».
«Un danno all'immagine per un messaggio contro la mafia? - si è chiesto allibito il sindaco - o il danno all'immagine vero era essere nello stesso condominio di un boss mafioso senza (magari) denunciare nulla? C'è molto da fare perché in questo campo culturale, diciamolo pure, non abbiamo fatto abbastanza. In nessun periodo politico. Io mi vergogno per tutti, anche di me stesso. Rialziamo la testa e seguiamo quei ragazzi. L'esercito che ci salverà sono sempre loro».