Cronaca
Onorate le spoglie del caduto Giovanni Guario
Celebrata ieri, 12 novembre, la messa solenne per commemorare i caduti di tutte le guerre
Bitonto - domenica 13 novembre 2022
9.30
Si è svolta ieri, 12 novembre, la messa in onore dei caduti di tutte le guerre, che si sarebbe dovuta svolgere lo scorso 5 novembre, in occasione della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate.
La manifestazione, svoltasi alle ore 10.30, nei pressi dell'ingresso monumentale del Cimitero di Bitonto è stata occasione per onorare il ritorno in patria, dopo 104 anni, dei resti mortali del soldato Giovanni Guario, con una messa solenne celebrata da Don Nicola Cotrone.
Le sue spoglie, traslate dalla Romania, terra nella quale morì durante la Prima Guerra mondiale nel 1918, sono state tumulate nella Cappella monumentale dedicata ai caduti.
"È stato un momento importante per l'intera comunità bitontina, perché la salma non è tornata unicamente alla famiglia, ma si è riavvicinata alla sua patria natale. Ed è un gesto, un segno, una testimonianza importante per tutte le nostre giovani generazioni, per tutti coloro che non conoscono la guerra e che la vivono solo da lontano ma che con questa testimonianza possono davvero capire cosa vuol dire morire per la patria e per l'adempimento di un dovere" ha dichiarato il sindaco Francesco Paolo Ricci.
La manifestazione, svoltasi alle ore 10.30, nei pressi dell'ingresso monumentale del Cimitero di Bitonto è stata occasione per onorare il ritorno in patria, dopo 104 anni, dei resti mortali del soldato Giovanni Guario, con una messa solenne celebrata da Don Nicola Cotrone.
Le sue spoglie, traslate dalla Romania, terra nella quale morì durante la Prima Guerra mondiale nel 1918, sono state tumulate nella Cappella monumentale dedicata ai caduti.
"È stato un momento importante per l'intera comunità bitontina, perché la salma non è tornata unicamente alla famiglia, ma si è riavvicinata alla sua patria natale. Ed è un gesto, un segno, una testimonianza importante per tutte le nostre giovani generazioni, per tutti coloro che non conoscono la guerra e che la vivono solo da lontano ma che con questa testimonianza possono davvero capire cosa vuol dire morire per la patria e per l'adempimento di un dovere" ha dichiarato il sindaco Francesco Paolo Ricci.