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Migliorano le condizioni dell'arcivescovo di Bari-Bitonto ricoverato per Covid
«Monsignor Satriano continua a rispondere positivamente alle terapie. Recupero promettente»
Bitonto - sabato 13 marzo 2021
7.59
Condizioni in miglioramento ad Acquaviva delle Fonti per monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto da due settimane ricoverato nel reparto Covid dell'ospedale Miulli dopo essere risultato positivo a un tampone per la ricerca del virus.
«Sotto le vigili cure del personale sanitario – scrive in una nota la Diocesi - prosegue nel recupero della sua situazione di salute». Stando a quanto riferito dall'ufficio ecclesiastico il presule «continua a rispondere positivamente alle terapie, manifestando un quadro clinico complessivo soddisfacente. I sanitari non si esprimono sui tempi di un pieno recupero che, comunque, appare promettente, compatibilmente con la situazione in corso».
Dal suo canto, l'arcivescovo, ringraziando per la vicinanza di entrambe le comunità diocesane di Bari e Bitonto e di Rossano-Cariati, manifesta «riconoscente gratitudine» verso tutte le realtà comunitarie e associative, i tanti fedeli e le istituzioni, che sin dall'inizio hanno fatto giungere «attestati di affetto e di partecipazione orante». Da parte sua anche il ringraziamento per i medici e gli operatori sanitari, «autentici guerrieri in trincea», per «la loro preziosa testimonianza in questa subdola battaglia contro il virus».
«Sotto le vigili cure del personale sanitario – scrive in una nota la Diocesi - prosegue nel recupero della sua situazione di salute». Stando a quanto riferito dall'ufficio ecclesiastico il presule «continua a rispondere positivamente alle terapie, manifestando un quadro clinico complessivo soddisfacente. I sanitari non si esprimono sui tempi di un pieno recupero che, comunque, appare promettente, compatibilmente con la situazione in corso».
Dal suo canto, l'arcivescovo, ringraziando per la vicinanza di entrambe le comunità diocesane di Bari e Bitonto e di Rossano-Cariati, manifesta «riconoscente gratitudine» verso tutte le realtà comunitarie e associative, i tanti fedeli e le istituzioni, che sin dall'inizio hanno fatto giungere «attestati di affetto e di partecipazione orante». Da parte sua anche il ringraziamento per i medici e gli operatori sanitari, «autentici guerrieri in trincea», per «la loro preziosa testimonianza in questa subdola battaglia contro il virus».