Cronaca
Minacce e offese ai poliziotti durante un controllo domiciliare: in carcere un 21enne
Denunciati per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale tre parenti del giovane
Bitonto - giovedì 17 gennaio 2019
11.08
Hanno provato a interferire con il lavoro dei poliziotti che stavano controllando il rispetto dei domiciliari da parte di un 21enne, aggravando la loro condotta con offese e minacce nei confronti degli agenti, ma sono stati identificati e denunciati, mentre il giovane che tentavano di proteggere è stato portato in carcere. È successo a Bitonto dove gli uomini del locale commissariato sono intervenuti nell'appartamento in cui il giovane avrebbe dovuto scontare la misura inflitta e dove invece, nel corso di alcuni precedenti controlli disposti in concomitanza di alcuni reati commessi in città, non era stato trovato.
L'operazione è stata disposta nell'ambito degli specifici servizi ad alto impatto, mirati ad intensificare l'attività di prevenzione, durante i quali sono state effettuate alcune perquisizioni domiciliari nei confronti di persone note per aver commesso reati contro il patrimonio.
Gli agenti, intenzionati ad arrestare l'evaso, sono però stati affrontati dai parenti del giovane, che non sono però riusciti a impedire ai poliziotti di individuarlo e arrestarlo mentre cercava di nascondersi sotto alcune coperte.
Il 21enne è stato condotto nel carcere di Bari mentre i suoi familiari, tre persone in tutto, sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, minacce ed oltraggio.
L'operazione è stata disposta nell'ambito degli specifici servizi ad alto impatto, mirati ad intensificare l'attività di prevenzione, durante i quali sono state effettuate alcune perquisizioni domiciliari nei confronti di persone note per aver commesso reati contro il patrimonio.
Gli agenti, intenzionati ad arrestare l'evaso, sono però stati affrontati dai parenti del giovane, che non sono però riusciti a impedire ai poliziotti di individuarlo e arrestarlo mentre cercava di nascondersi sotto alcune coperte.
Il 21enne è stato condotto nel carcere di Bari mentre i suoi familiari, tre persone in tutto, sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, minacce ed oltraggio.