Politica
Misure anti crisi post Covid: la ricetta della Lega Salvini di Bitonto
«Invece di propagandare Italia in Comune il sindaco si attivi per la comunità»
Bitonto - martedì 16 giugno 2020
10.33
Arrivano dalla Lega Salvini Premier della sezione di Bitonto le strategie per risolvere a livello locale la crisi economica di aziende e famiglie dovuta al coronavirus.
«Il sindaco e la giunta – si legge nel comunicato della "segreteria cittadina" del partito - piuttosto che affannarsi oltre misura per le prossime elezioni regionali e propagandare "Italia in Comune" si attivino tempestivamente nell'esclusivo interesse della comunità locale, dalla quale percepiscono lauti stipendi con il Governo Centrale».
Secondo i tecnici della sezione locale del partito di Salvini bisognerebbe «consentire al Comune di Bitonto di procedere ad un accertamento convenzionale in materia di Imposta Comunale sugli Immobili (IMU) per far fronte alle possibili minori entrate». Ma anche «procedere alla richiesta di una anticipazione di liquidità alla Cassa Depositi e Prestiti al fine fronteggiare problemi di cassa derivanti dalle mancate entrate, e dai mancati versamenti. La misura quindi è tesa a favorire immissione di liquidità nel sistema locale».
In più sarebbe necessario «prevedere l'incremento dell'entità del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale al fine di consentire alle Regioni, e di conseguenza agli Enti affidanti, di poter riequilibrare i contratti di servizio con i gestori a fronte della riduzione degli introiti tariffari causati dalla riduzione del numero di passeggeri attuale e per i prossimi 12/24 mesi». Senza dimenticare di «prevedere, adeguate coperture degli ammortizzatori sociali per il periodo necessario al superamento della crisi economica conseguente l'epidemia del Covid-19 che produrrà effetti diretti nel quadro economico locale dei prossimi anni».
Il Comune dovrebbe poi convincere i proprietari degli immobili a rinunciare «a riscuotere il canone di locazione o d'affitto d'azienda (o parte sostanziale di essi) per il periodo di chiusura dell'attività locata o, in caso di famiglie, a seguito della riduzione della capacità reddituale del locatario, sia di misure dirette a favore di soggetti, imprese e famiglie colpite dalla crisi».
«Il sindaco e la giunta – si legge nel comunicato della "segreteria cittadina" del partito - piuttosto che affannarsi oltre misura per le prossime elezioni regionali e propagandare "Italia in Comune" si attivino tempestivamente nell'esclusivo interesse della comunità locale, dalla quale percepiscono lauti stipendi con il Governo Centrale».
Secondo i tecnici della sezione locale del partito di Salvini bisognerebbe «consentire al Comune di Bitonto di procedere ad un accertamento convenzionale in materia di Imposta Comunale sugli Immobili (IMU) per far fronte alle possibili minori entrate». Ma anche «procedere alla richiesta di una anticipazione di liquidità alla Cassa Depositi e Prestiti al fine fronteggiare problemi di cassa derivanti dalle mancate entrate, e dai mancati versamenti. La misura quindi è tesa a favorire immissione di liquidità nel sistema locale».
In più sarebbe necessario «prevedere l'incremento dell'entità del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale al fine di consentire alle Regioni, e di conseguenza agli Enti affidanti, di poter riequilibrare i contratti di servizio con i gestori a fronte della riduzione degli introiti tariffari causati dalla riduzione del numero di passeggeri attuale e per i prossimi 12/24 mesi». Senza dimenticare di «prevedere, adeguate coperture degli ammortizzatori sociali per il periodo necessario al superamento della crisi economica conseguente l'epidemia del Covid-19 che produrrà effetti diretti nel quadro economico locale dei prossimi anni».
Il Comune dovrebbe poi convincere i proprietari degli immobili a rinunciare «a riscuotere il canone di locazione o d'affitto d'azienda (o parte sostanziale di essi) per il periodo di chiusura dell'attività locata o, in caso di famiglie, a seguito della riduzione della capacità reddituale del locatario, sia di misure dirette a favore di soggetti, imprese e famiglie colpite dalla crisi».