Cultura, Eventi e Spettacolo
Morto Ennio Fantastichini, protagonista del film di Giulio Base a Bitonto
L’attore aveva rinunciato proprio per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute
Bitonto - domenica 2 dicembre 2018
10.12
Avrebbe dovuto interpretare Giuseppe, il protagonista del film "Bar Joseph" di Giulio Base che sarà girato in questi giorni a Bitonto, ma aveva rinunciato proprio per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute. Lutto nel mondo del cinema per la morte di Ennio Fantastichini, l'attore romano scomparso ieri per una emorragia cerebrale conseguenza della leucemia contro la quale stava lottando da tempo. Era ricoverato da quindici giorni presso il reparto di rianimazione dell'azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli. Il popolare attore aveva 63 anni.
Originario di Gallese, aveva vissuto molti anni a Fiuggi, dove il padre, Carabiniere, dirigeva la locale stazione. Nel 1975 si era trasferito a Roma per studiare recitazione all'Accademia nazionale di arte drammatica. Con Gianni Amelio, per il film «Porte aperte» (1989), ottenne grande successo, raggiungendo la più ampia platea cinematografica. È stato poi diretto nella sua carriera, affollata di titoli, da Ferzan Özpetek («Saturno contro» e «Mine vaganti»), a Paolo Virzì (Ferie d'agosto), da Peter Greenaway («Ripopolare la reggia«), a Marco Risi («Fortapàsc»), a Riccardo Milani («Scusate se esisto!») e molti altri. Una delle sue ultime apparizioni in televisione è per il film-tv «Fabrizio De André- Principe libero» (2018).
Nel corso della sua carriera ha vinto molti premi: Ciak d'oro 1991, Nastro d'argento (miglior attore non protagonista), European Film Awards (scoperta dell'anno) e il Premio Felix 1991. Fantastichini ha recitato in una cinquantina di pellicole tra cui "Mine vaganti" di Ozpetek, per il quale ha vinto il David di Donatello come miglior attore non protagonista e in una ventina di serie e film tv.
Originario di Gallese, aveva vissuto molti anni a Fiuggi, dove il padre, Carabiniere, dirigeva la locale stazione. Nel 1975 si era trasferito a Roma per studiare recitazione all'Accademia nazionale di arte drammatica. Con Gianni Amelio, per il film «Porte aperte» (1989), ottenne grande successo, raggiungendo la più ampia platea cinematografica. È stato poi diretto nella sua carriera, affollata di titoli, da Ferzan Özpetek («Saturno contro» e «Mine vaganti»), a Paolo Virzì (Ferie d'agosto), da Peter Greenaway («Ripopolare la reggia«), a Marco Risi («Fortapàsc»), a Riccardo Milani («Scusate se esisto!») e molti altri. Una delle sue ultime apparizioni in televisione è per il film-tv «Fabrizio De André- Principe libero» (2018).
Nel corso della sua carriera ha vinto molti premi: Ciak d'oro 1991, Nastro d'argento (miglior attore non protagonista), European Film Awards (scoperta dell'anno) e il Premio Felix 1991. Fantastichini ha recitato in una cinquantina di pellicole tra cui "Mine vaganti" di Ozpetek, per il quale ha vinto il David di Donatello come miglior attore non protagonista e in una ventina di serie e film tv.