Cultura, Eventi e Spettacolo
Morto l’attore Carlo Giuffrè: nel 2007 portò a Bitonto un memorabile ‘Medico dei pazzi’
Questo pomeriggio, intanto, sarà presentata la nuova stagione del Teatro Traetta. Ma non lo sa nessuno
Bitonto - venerdì 2 novembre 2018
12.47
È morto ieri, all'età di 89 anni, uno dei più grandi testimoni del teatro italiano: Carlo Giuffrè. Era malato da tempo e avrebbe compiuto il suo novantesimo compleanno il 3 dicembre prossimo. L'attore napoletano si era diplomato all'Accademia nazionale di arte drammatica, debuttando sul palcoscenico nel 1947 con il fratello Aldo, morto nel 2010. E due anni dopo i due attori avevano cominciato a lavorare con Eduardo De Filippo, che diresse Carlo Giuffrè anche nel suo esordio cinematografico, in «Napoli milionaria» del 1950. Da allora, Carlo Giuffrè ha interpretato decine di film, con registi come Roberto Rossellini, Pietro Germi, Mario Mattoli, Dino Risi, Steno, Luciano Salce, Liliana Cavani, Roberto Benigni. La sua ultima apparizione sul grande schermo è in «Se mi lasci non vale», firmato nel 2016 da Vincenzo Salemme.
L'amore per la commedia napoletana era di certo il suo carattere distintivo tanto che in molti lo ricordano a Bitonto nel 2007, quando fu protagonista di un "Medico dei pazzi", di Scarpetta, davvero memorabile.
«La sua memorabile interpretazione incantò il pubblico in un teatro tutto esaurito per tre sere consecutive», ricorda il professor Nicola Pice, all'epoca sindaco di Bitonto.
«Lo ricordo bene – è la testimonianza dell'attore bitontino Raffaello Fusaro, che lo conosceva personalmente - erano stagioni di teatro importanti per la nostra città, con protagonisti veri. Ho conosciuto Giuffrè a casa di un pittore romano, mi raccontò con umiltà e dettagli la sua storia. Sono andato a trovarlo nuovamente dopo quel giorno. Un grande uomo delle scene nazionali».
Nel frattempo, questo pomeriggio sarà presentata a Bitonto la nuova stagione teatrale, ma nessuno ne è al corrente. Per spiegare ai giornalisti la serie di eventi e spettacoli in programma per la stagione 2019, infatti, il Teatro Pubblico Pugliese e il Comune di Bitonto hanno ritenuto di non dover informare nessun giornalista dell'appuntamento, riservato, evidentemente, soltanto ai relatori. Per ovviare all'assurda circostanza, si è provato a rimediare con un informale messaggio su whatsapp fatto girare ieri, in tarda serata, fra gli addetti ai lavori dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio e dall'assessore al Marketing Territoriale, Rocco Rino Mangini.
Che si tratti di un'innovativa strategia di promozione culturale e del territorio ancora sconosciuta ai comuni mortali?
L'amore per la commedia napoletana era di certo il suo carattere distintivo tanto che in molti lo ricordano a Bitonto nel 2007, quando fu protagonista di un "Medico dei pazzi", di Scarpetta, davvero memorabile.
«La sua memorabile interpretazione incantò il pubblico in un teatro tutto esaurito per tre sere consecutive», ricorda il professor Nicola Pice, all'epoca sindaco di Bitonto.
«Lo ricordo bene – è la testimonianza dell'attore bitontino Raffaello Fusaro, che lo conosceva personalmente - erano stagioni di teatro importanti per la nostra città, con protagonisti veri. Ho conosciuto Giuffrè a casa di un pittore romano, mi raccontò con umiltà e dettagli la sua storia. Sono andato a trovarlo nuovamente dopo quel giorno. Un grande uomo delle scene nazionali».
Nel frattempo, questo pomeriggio sarà presentata a Bitonto la nuova stagione teatrale, ma nessuno ne è al corrente. Per spiegare ai giornalisti la serie di eventi e spettacoli in programma per la stagione 2019, infatti, il Teatro Pubblico Pugliese e il Comune di Bitonto hanno ritenuto di non dover informare nessun giornalista dell'appuntamento, riservato, evidentemente, soltanto ai relatori. Per ovviare all'assurda circostanza, si è provato a rimediare con un informale messaggio su whatsapp fatto girare ieri, in tarda serata, fra gli addetti ai lavori dal sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio e dall'assessore al Marketing Territoriale, Rocco Rino Mangini.
Che si tratti di un'innovativa strategia di promozione culturale e del territorio ancora sconosciuta ai comuni mortali?