Politica
Nasce a Bitonto il comitato che difende il Sud. Lega e 5Stelle non aderiscono
Gli aderenti: «Insieme per difendere l'unità del Paese»
Bitonto - martedì 6 agosto 2019
10.11
Si è costituito ufficialmente lo scorso 31 luglio a Bitonto il Comitato cittadino per il "No" all'autonomia regionale differenziata 'Salviamo il sud e la coesione nazionale'. Associazioni, partiti e semplici cittadini intenzionati a costituire «un'opposizione popolare alla proposta di legge sull'autonomia differenziata, per ridare dignità agli italiani» e a garantire «Un'informazione generale per dare la parola ai cittadini». In quest'ottica il comitato si propone di organizzare «dibattiti pubblici e assemblee cittadine per far conoscere i conti nascosti dell'autonomia differenziata» in vista di una «mobilitazione della società civile, delle istituzioni presenti sul territorio, del mondo della politica, delle realtà associative e professionali, contro la regionalizzazione delle politiche infrastrutturali (autostrade, strade, porti, aeroporti, ferrovie)». In programma anche «iniziative popolari contro un tentativo di smantellamento del sistema di istruzione e di sanità nazionali» per opporre «una decisa resistenza alla regionalizzazione del lavoro e della contrattazione sindacale».
Al comitato hanno già aderito quasi tutti i partiti cittadini: in attesa delle adesioni di Bitonto Solidale e Riformisti, Cattolici e Popolari, ci sono già Forza Italia, Governare il Futuro, Iniziativa Democratica, Italia in Comune, La Puglia in Più, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, Sinistra Italiana, Sud al Centro, Federazione dei Verdi, l'Associazione ANPI Bitonto e l'Associazione Left. Non ci sono invece i componenti del comitato cittadino che si ispira al Movimento 5 Stelle, né quelli della locale sezione della Lega Salvini.
«Il Comitato – spiegano gli aderenti - ha scelto la frase del padre costituente Pietro Calamandrei, annotata l'11 aprile del 1943 e che così recita: "In questi giorni si è ritrovata la patria, come senso di cordialità e di solidarietà profonda tra persone che si riconoscono per qualcosa di comune". Il senso di questa scelta non è affatto casuale. Difatti, nel rumore artificioso della propaganda social mediatica di questa estate infuocata, si sta consumando un attentato all'unità del Paese, che probabilmente avrà compimento, se non uniremo tutte le forze, per far sentire alta la voce della maggioranza degli italiani, contrari a disegni di chiara matrice secessionista, che tradiscono gli ideali di solidarietà, su cui è fondata la Repubblica Italiana».
«È bene che il sud si compatti – è il monito del Comitato - e respinga senza appello questa scellerata rivoluzione. Il Comitato come prima attività nei prossimi giorni chiederà al Consiglio Comunale di inserire un punto all'ordine del giorno sulla questione dell'autonomia, nel primo Consiglio utile. Ci aspettiamo che le adesioni al Comitato crescano col tempo e si moltiplichino anche fuori Bitonto».
Al comitato hanno già aderito quasi tutti i partiti cittadini: in attesa delle adesioni di Bitonto Solidale e Riformisti, Cattolici e Popolari, ci sono già Forza Italia, Governare il Futuro, Iniziativa Democratica, Italia in Comune, La Puglia in Più, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, Sinistra Italiana, Sud al Centro, Federazione dei Verdi, l'Associazione ANPI Bitonto e l'Associazione Left. Non ci sono invece i componenti del comitato cittadino che si ispira al Movimento 5 Stelle, né quelli della locale sezione della Lega Salvini.
«Il Comitato – spiegano gli aderenti - ha scelto la frase del padre costituente Pietro Calamandrei, annotata l'11 aprile del 1943 e che così recita: "In questi giorni si è ritrovata la patria, come senso di cordialità e di solidarietà profonda tra persone che si riconoscono per qualcosa di comune". Il senso di questa scelta non è affatto casuale. Difatti, nel rumore artificioso della propaganda social mediatica di questa estate infuocata, si sta consumando un attentato all'unità del Paese, che probabilmente avrà compimento, se non uniremo tutte le forze, per far sentire alta la voce della maggioranza degli italiani, contrari a disegni di chiara matrice secessionista, che tradiscono gli ideali di solidarietà, su cui è fondata la Repubblica Italiana».
«È bene che il sud si compatti – è il monito del Comitato - e respinga senza appello questa scellerata rivoluzione. Il Comitato come prima attività nei prossimi giorni chiederà al Consiglio Comunale di inserire un punto all'ordine del giorno sulla questione dell'autonomia, nel primo Consiglio utile. Ci aspettiamo che le adesioni al Comitato crescano col tempo e si moltiplichino anche fuori Bitonto».