Cronaca
Nelle campagne tra Bitonto e Santo Spirito è vera emergenza ambientale
La Polizia Locale allertata dalla segnalazione di cittadini indignati
Bitonto - giovedì 2 settembre 2021
Campagne violentate, ancora una volta, tra Bitonto ed il quartiere barese di Santo Spirito.
Nelle scorse ore è giunta alla Polizia Municipale di Bari la segnalazione di solerti cittadini, indignati per quanto sta accadendo da troppo tempo non lontano dalla via vecchia che portava dall'ex frazione a Bitonto. Uno scempio che si è tinto ancor più di nero poiché i rifiuti abbandonati sono risultati anche pericolosi. In un'area non molto grande sono stati infatti rinvenuti fusti di vernici ed olii esausti, scarti di lavorazioni edili e pneumatici in discreta quantità.
I vigili del capoluogo, dichiarata la loro incompetenza territoriale poiché i terreni ricadrebbero nell'agro bitontino, avrebbero girato il tutto ai colleghi.
La riflessione a margine è articolata. Se da una parte c'è necessità di periodici controlli più serrati (chi potrebbe aver abbandonato secchi di pittura se non operai di ditte edili?), dall'altra non si può non registrare l'impossibilità a coprire un territorio agricolo così vasto, che da una parte lambisce la fascia costiera e dall'altra si spinge sino alla bassa Murgia.
Resta il senso di sdegno ed impotenza per azioni che non riguardano più la sfera dell'inciviltà, ma sono azioni criminali perpetrate contro l'ambiente anche sotto lauti compensi da parte di squadre "specializzate" nell'abbandono.
Nelle scorse ore è giunta alla Polizia Municipale di Bari la segnalazione di solerti cittadini, indignati per quanto sta accadendo da troppo tempo non lontano dalla via vecchia che portava dall'ex frazione a Bitonto. Uno scempio che si è tinto ancor più di nero poiché i rifiuti abbandonati sono risultati anche pericolosi. In un'area non molto grande sono stati infatti rinvenuti fusti di vernici ed olii esausti, scarti di lavorazioni edili e pneumatici in discreta quantità.
I vigili del capoluogo, dichiarata la loro incompetenza territoriale poiché i terreni ricadrebbero nell'agro bitontino, avrebbero girato il tutto ai colleghi.
La riflessione a margine è articolata. Se da una parte c'è necessità di periodici controlli più serrati (chi potrebbe aver abbandonato secchi di pittura se non operai di ditte edili?), dall'altra non si può non registrare l'impossibilità a coprire un territorio agricolo così vasto, che da una parte lambisce la fascia costiera e dall'altra si spinge sino alla bassa Murgia.
Resta il senso di sdegno ed impotenza per azioni che non riguardano più la sfera dell'inciviltà, ma sono azioni criminali perpetrate contro l'ambiente anche sotto lauti compensi da parte di squadre "specializzate" nell'abbandono.