Politica
Nuovi compiti all'Arif, Damascelli: «Pessima gestione a trazione clientelare»
Il consigliere regionale di Forza Italia scettico sulle scelte regionali in materia di agricoltura
Bitonto - sabato 16 marzo 2019
10.51
«In Commissione Agricoltura è stato approvato il disegno di legge che affida nuovi compiti all'Arif e ne decreta il commissariamento. L'ennesima prova della inutilità dell'Arxia che bocciammo a dicembre scorso in Consiglio regionale: una nuova agenzia-poltronificio uscita dal cilindro di Emiliano solo per i suoi interessi elettorali». Inizia così la dura presa di posizione del consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, dopo i provvedimenti discussi nella commissione di cui è vicepresidente.
«Siamo scettici sull'articolo 2 del ddl approvato – spiega il forzista - che prevede il commissariamento dell'Arif: basterà un cambio al vertice per garantire la necessaria riorganizzazione ed il buon funzionamento di un'agenzia che è stata portata all'agonia da questo Governo regionale? O si tratta solo di una cambiale politica: il prezzo che ha dovuto pagare Emiliano all'assessore Di Gioia all'indomani delle dimissioni-farsa di gennaio scorso, per il suo rientro in Giunta. D'altronde, l'assessore lo chiese pubblicamente in conferenza stampa».
«Intanto agli agricoltori nessuno assicura un servizio irriguo ed una gestione del territorio più efficienti a causa delle mancate manutenzioni – denuncia Damascelli - perché le giornate lavorative dei dipendenti sono poche, l'ufficio tecnico centrale è sguarnito, il personale ex Sma resta nel limbo. Disfunzioni generali tutte ascrivibili al Governo regionale. Ma, adesso, la nuova guida dell'Arif sarà affidata ad un manager in grado di rilanciare l'agenzia con nuovi stimoli e prospettive o sarà il frutto di nuove spartizioni tra correnti politiche, anche in vista delle elezioni? Un'agenzia al servizio della nostra agricoltura, affossata finora da una pessima gestione a trazione clientelare».
«Siamo scettici sull'articolo 2 del ddl approvato – spiega il forzista - che prevede il commissariamento dell'Arif: basterà un cambio al vertice per garantire la necessaria riorganizzazione ed il buon funzionamento di un'agenzia che è stata portata all'agonia da questo Governo regionale? O si tratta solo di una cambiale politica: il prezzo che ha dovuto pagare Emiliano all'assessore Di Gioia all'indomani delle dimissioni-farsa di gennaio scorso, per il suo rientro in Giunta. D'altronde, l'assessore lo chiese pubblicamente in conferenza stampa».
«Intanto agli agricoltori nessuno assicura un servizio irriguo ed una gestione del territorio più efficienti a causa delle mancate manutenzioni – denuncia Damascelli - perché le giornate lavorative dei dipendenti sono poche, l'ufficio tecnico centrale è sguarnito, il personale ex Sma resta nel limbo. Disfunzioni generali tutte ascrivibili al Governo regionale. Ma, adesso, la nuova guida dell'Arif sarà affidata ad un manager in grado di rilanciare l'agenzia con nuovi stimoli e prospettive o sarà il frutto di nuove spartizioni tra correnti politiche, anche in vista delle elezioni? Un'agenzia al servizio della nostra agricoltura, affossata finora da una pessima gestione a trazione clientelare».