Cronaca
Nuovo arresto per il boss Domenico Conte e il suo gregario Danilo Gentile
Furono i protagonisti di un raid avvenuto a marzo, in risposta al ferimento di due sodali del clan Conte
Bitonto - mercoledì 26 settembre 2018
13.09
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari e quelli della Compagnia di Molfetta hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal giudice per le indagini preliminari del capoluogo pugliese, su richiesta della competente Direzione Distrettuale Antimafia.
Destinatari dei provvedimenti due pregiudicati di Bitonto, Domenico Conte, 48enne, elemento di vertice dell'omonimo sodalizio ed attualmente ristretto presso la casa circondariale di Agrigento, e Danilo Gentile, 23enne, ritenuti a vario titolo responsabili di lesioni personali aggravate, detenzione e porto abusivo illegale di armi, spari in luogo pubblico, reati commessi in concorso tra loro, con l'aggravante di aver agito per favorire il sodalizio mafioso di appartenenza.
I provvedimenti costituiscono un ulteriore intervento repressivo sul contesto delinquenziale bitontino e seguono, temporalmente, le precedenti esecuzioni di provvedimenti restrittivi avvenute il 17 marzo, il 20 aprile ed il 27 maggio 2018 realizzate - congiuntamente - dal Comando Provinciale di Bari e dalla locale Questura, nonché il 10 settembre 2018 dal Nucleo Investigativo.
Infatti, la vicenda s'inquadra nella violenta faida in corso tra due gruppi criminali strutturati di Bitonto, in lotta per conquistare il controllo delle fruttuose piazze spaccio di quel centro: da un lato, il sodalizio dei Conte, dall'altro, quello dei Cipriano, rispettivamente, attivi in periferia e nel borgo antico, aree entrambi di contrasti armati, culminati il mattino del 30 dicembre 2017 con l'accidentale uccisione dell'83enne Anna Rosa Tarantino.
I destinatari del provvedimento, Domenico Conte, 48enne, elemento di vertice dell'omonimo sodalizio ed attualmente ristretto presso la casa circondariale di Agrigento e Danilo Gentile, 23enne, nella serata del 14 marzo 2018, si sono resi protagonisti di un raid all'interno dei vicoli del centro storico del paese, finalizzato ad eliminare un esponente del sodalizio rivale, quale risposta al ferimento di due sodali (Giuseppe Antuofermo e Luca Caldarola), patito il 23 febbraio 2018.
Segnatamente i due indagati, dopo averne studiato le abitudini quotidiane, si posizionarono sul tetto di un'abitazione di piazza di Porta Robustina, prospiciente la residenza della vittima designata, armati di una pistola calibro 357 magnum. Non appena scorto il rivale, esplosero 5 colpi all'indirizzo dello stesso, mancando il bersaglio, ma attingendo alla gamba destra di striscio l'innocente estetista 29enne Angela Caldarola, che occasionalmente si trovava a passare di lì.
La donna riportò 4 giorni di prognosi per la ferita subita. Le indagini esperite nell'immediatezza, consentirono di rinvenire sul tetto dell'abitazione i 5 bossoli esplosi dagli indagati, così come di ricostruire nel dettaglio gli eventi di quella serata.
La successiva collaborazione con la giustizia da parte di gregari di spicco del clan Conte, infine, ha consentito di arricchire ulteriormente il quadro probatorio raccolto ed attribuire le responsabilità ai destinatari dell'odierno provvedimento.
Destinatari dei provvedimenti due pregiudicati di Bitonto, Domenico Conte, 48enne, elemento di vertice dell'omonimo sodalizio ed attualmente ristretto presso la casa circondariale di Agrigento, e Danilo Gentile, 23enne, ritenuti a vario titolo responsabili di lesioni personali aggravate, detenzione e porto abusivo illegale di armi, spari in luogo pubblico, reati commessi in concorso tra loro, con l'aggravante di aver agito per favorire il sodalizio mafioso di appartenenza.
I provvedimenti costituiscono un ulteriore intervento repressivo sul contesto delinquenziale bitontino e seguono, temporalmente, le precedenti esecuzioni di provvedimenti restrittivi avvenute il 17 marzo, il 20 aprile ed il 27 maggio 2018 realizzate - congiuntamente - dal Comando Provinciale di Bari e dalla locale Questura, nonché il 10 settembre 2018 dal Nucleo Investigativo.
Infatti, la vicenda s'inquadra nella violenta faida in corso tra due gruppi criminali strutturati di Bitonto, in lotta per conquistare il controllo delle fruttuose piazze spaccio di quel centro: da un lato, il sodalizio dei Conte, dall'altro, quello dei Cipriano, rispettivamente, attivi in periferia e nel borgo antico, aree entrambi di contrasti armati, culminati il mattino del 30 dicembre 2017 con l'accidentale uccisione dell'83enne Anna Rosa Tarantino.
I destinatari del provvedimento, Domenico Conte, 48enne, elemento di vertice dell'omonimo sodalizio ed attualmente ristretto presso la casa circondariale di Agrigento e Danilo Gentile, 23enne, nella serata del 14 marzo 2018, si sono resi protagonisti di un raid all'interno dei vicoli del centro storico del paese, finalizzato ad eliminare un esponente del sodalizio rivale, quale risposta al ferimento di due sodali (Giuseppe Antuofermo e Luca Caldarola), patito il 23 febbraio 2018.
Segnatamente i due indagati, dopo averne studiato le abitudini quotidiane, si posizionarono sul tetto di un'abitazione di piazza di Porta Robustina, prospiciente la residenza della vittima designata, armati di una pistola calibro 357 magnum. Non appena scorto il rivale, esplosero 5 colpi all'indirizzo dello stesso, mancando il bersaglio, ma attingendo alla gamba destra di striscio l'innocente estetista 29enne Angela Caldarola, che occasionalmente si trovava a passare di lì.
La donna riportò 4 giorni di prognosi per la ferita subita. Le indagini esperite nell'immediatezza, consentirono di rinvenire sul tetto dell'abitazione i 5 bossoli esplosi dagli indagati, così come di ricostruire nel dettaglio gli eventi di quella serata.
La successiva collaborazione con la giustizia da parte di gregari di spicco del clan Conte, infine, ha consentito di arricchire ulteriormente il quadro probatorio raccolto ed attribuire le responsabilità ai destinatari dell'odierno provvedimento.