Politica
Offese e derisioni fra la parlamentare grillina e il consigliere comunale di Bitonto
Scontro “social” sulla riduzione dei parlamentari. Abbatantuono: «Nessuna approvazione». Ruggiero (M5S): «Malox»
Bitonto - venerdì 8 febbraio 2019
10.02
Un consigliere comunale di Bitonto che esprime perplessità all'onorevole grillina, sua concittadina, sull'approvazione della riduzione dei parlamentari, ricevendone in cambio offese e inviti all'utilizzo di medicinali. È successo ieri, in quella che è ormai diventata una vera e propria guerriglia giornaliera che si combatte su facebook tra politici dei diversi schieramenti politici. Un processo di disintermediazione favorito dai social network in cui i protagonisti sono stati questa volta l'onorevole bitontina del Movimento 5 Stelle, Francesca Ruggiero e il consigliere comunale di "Tra la Gente", Emanuele Abbatantuono.
Tutto è partito dal post enfatico con cui la pentastellata aveva riportato la notizia della votazione favorevole al Senato per la riduzione del numero dei parlamentari, mettendo in bella mostra, però, il tabellone delle votazioni della Camera dei Deputati e creando così qualche confusione in diversi lettori. «Onorevole, è passata solo la prima votazione – aveva fatto notare Abbatantuono - lei mi insegna che il taglio dei parlamentari della doppia votazione in entrambe le camere, con un intervallo non inferiore ai 3 mesi. Non è stato approvato un bel nulla». La precisazione ha fatto scattare la Ruggiero che ha risposto piccata, alludendo al livello scolastico del suo interlocutore: «L'italiano che bella lingua. È passata al senato, adesso passa alla Camera dei Deputati. A volte basterebbe leggere con più attenzione e non farsi prendere dai deliri del fegato che rode. Buon Maalox anche a lei! L'italiano, se lo ricordi!». Un invito a studiare la lingua italiana che ha lasciato perplessi in molti, anche per la costruzione "discutibile" della frase nella seconda risposta della grillina: «E allora dica al suo partito di non votare contrario come ha fatto oggi».
Al di là dei reciproci problemi con la lingua italiana, veri e presunti, per molti si è trattato di un linguaggio, oggettivamente, poco "onorevole" per un rappresentante dello Stato, ma in linea, sostanzialmente, con l'atteggiamento dei grillini nei "palazzi del potere" - dove ormai stazionano stabilmente da mesi - che non hanno dismesso i panni dei pasdaran. Uno stile che li ha resi bersaglio delle critiche di quanti li accusano di una sostanziale inconsapevolezza delle conseguenze di questi toni e che secondo molti osservatori sarebbe la causa dell'attuale crisi diplomatica tra Italia e Francia, la più grave dal 1940, dopo l'accordo tra Mussolini e Hitler.
In questo caso, però, l'atteggiamento sembra essere stato efficace, visto che il consigliere comunale si è ritirato in buon ordine davanti alla veemenza della risposta ricevuta.
Tutto è partito dal post enfatico con cui la pentastellata aveva riportato la notizia della votazione favorevole al Senato per la riduzione del numero dei parlamentari, mettendo in bella mostra, però, il tabellone delle votazioni della Camera dei Deputati e creando così qualche confusione in diversi lettori. «Onorevole, è passata solo la prima votazione – aveva fatto notare Abbatantuono - lei mi insegna che il taglio dei parlamentari della doppia votazione in entrambe le camere, con un intervallo non inferiore ai 3 mesi. Non è stato approvato un bel nulla». La precisazione ha fatto scattare la Ruggiero che ha risposto piccata, alludendo al livello scolastico del suo interlocutore: «L'italiano che bella lingua. È passata al senato, adesso passa alla Camera dei Deputati. A volte basterebbe leggere con più attenzione e non farsi prendere dai deliri del fegato che rode. Buon Maalox anche a lei! L'italiano, se lo ricordi!». Un invito a studiare la lingua italiana che ha lasciato perplessi in molti, anche per la costruzione "discutibile" della frase nella seconda risposta della grillina: «E allora dica al suo partito di non votare contrario come ha fatto oggi».
Al di là dei reciproci problemi con la lingua italiana, veri e presunti, per molti si è trattato di un linguaggio, oggettivamente, poco "onorevole" per un rappresentante dello Stato, ma in linea, sostanzialmente, con l'atteggiamento dei grillini nei "palazzi del potere" - dove ormai stazionano stabilmente da mesi - che non hanno dismesso i panni dei pasdaran. Uno stile che li ha resi bersaglio delle critiche di quanti li accusano di una sostanziale inconsapevolezza delle conseguenze di questi toni e che secondo molti osservatori sarebbe la causa dell'attuale crisi diplomatica tra Italia e Francia, la più grave dal 1940, dopo l'accordo tra Mussolini e Hitler.
In questo caso, però, l'atteggiamento sembra essere stato efficace, visto che il consigliere comunale si è ritirato in buon ordine davanti alla veemenza della risposta ricevuta.