Territorio e Ambiente
Olivicoltura, la denuncia di Cia Puglia: «I rifiuti nelle campagne sono un pugno allo stomaco»
Sicolo: «Ancora non abbiamo visto alcun intervento di sgombero e pulizia»
Bitonto - mercoledì 19 ottobre 2022
Dalla Fiera del Levante, in corso in questi giorni nel capoluogo pugliese, arriva una denuncia sullo stato delle campagne bitontine. «Le immagini degli oliveti bitontini trasformati in vere e proprie discariche a cielo aperto non sono solo un pugno nell'occhio, sono un pugno nello stomaco. L'inciviltà e l'incuria, oltre a compromettere la bellezza del patrimonio rurale, mettono a rischio la sicurezza degli operatori». A sostenerlo è Gennaro Sicolo, presidente Cia Puglia e produttore olivicolo bitontino a margine di un convegno organizzato da Cia negli spazi della Campionaria.
«Quest'anno la campagna olearia - ribadisce Sicolo - si avvia in salita, tra mille difficoltà vecchie, come la Xylella, e nuove come i rincari energetici e l'inflazione, per citarne solo alcune.
Oltre a questo, ogni giorno siamo costretti ad attraversare gli oliveti e ad assistere a nuove discariche a cielo aperto che deturpano il territorio e rendono poco sicuro il passaggio di operatori e frontisti».
«Ancora - conclude Sicolo - non abbiamo visto alcun intervento di sgombero e pulizia. Chiediamo alle Istituzioni e agli organismi preposti di affiancare alle campagne di sensibilizzazione, seppur utili, una seria attività di monitoraggio del territorio. Non possiamo permettere o accettare il degrado dei campi dai quali arrivano i prodotti per la nostra tavola».
«Quest'anno la campagna olearia - ribadisce Sicolo - si avvia in salita, tra mille difficoltà vecchie, come la Xylella, e nuove come i rincari energetici e l'inflazione, per citarne solo alcune.
Oltre a questo, ogni giorno siamo costretti ad attraversare gli oliveti e ad assistere a nuove discariche a cielo aperto che deturpano il territorio e rendono poco sicuro il passaggio di operatori e frontisti».
«Ancora - conclude Sicolo - non abbiamo visto alcun intervento di sgombero e pulizia. Chiediamo alle Istituzioni e agli organismi preposti di affiancare alle campagne di sensibilizzazione, seppur utili, una seria attività di monitoraggio del territorio. Non possiamo permettere o accettare il degrado dei campi dai quali arrivano i prodotti per la nostra tavola».