Politica
Onda Civica: «Dubbi sull'operato dell'Amministrazione su Asv»
Il gruppo politico contesta le scelte sull'approvazione delle tariffe Tari senza un Piano Economico e Finanziario della partecipata
Bitonto - martedì 23 marzo 2021
10.40
Tariffe sui rifiuti approvate in consiglio comunale ma senza i necessari documenti previsti per legge, utilizzando piani finanziari che non sarebbero congrui ed eccessivamente penalizzanti per le tasche dei cittadini.
È questo, in estrema sintesi, il punto di vista del gruppo politico locale Onda Civica, che ha contestato la scelta dell'amministrazione di approvare le tariffe Tari 2020, ancorandole a quelle già adottate nel 2019, quando il Comune si riservata in ogni caso di provvedere entro il 31 dicembre 2020 alla determinazione ed approvazione del piano economico finanziario del servizio rifiuti (PEF) per il 2020.
«Orbene – si legge nella lunga e articolata nota stampa di Onda Civica - l'ultimo PIANO FINANZIARIO TARI predisposto dal gestore del servizio appare essere quello a firma della liquidanda A.S.V. SPA, nel proprio documento pluriennale 2017/2018/2019, portante un costo complessivo annuo pari ad €. 10.647.494,00, per il 2017, 2018 e 2019. Onda Civica, più volte ha contestato la congruità del costo come determinato nel piano finanziario pluriennale 2017/2018/2019 dell'A.S.V. SPA, ritenendo eccessivamente esorbitanti le spese generali (mediamente oltre 500mila euro euro in più rispetto a comuni limitrofi di pari densità di popolazione), oltre al fatto che non v'è traccia dell'effettiva decurtazione dei proventi derivanti dalla vendita dei materiali. In varie occasioni Onda Civica ha rimarcato la necessità della riduzione dei costi afferenti le spese generali, anche attraverso una riorganizzazione, armonizzazione ed una immediata razionalizzazione dei costi, in favore della locale comunità, e pertanto restava in attesa del PEF 2020 che doveva essere approvato entro il 31.12.2020».
«Invero – denunciano però da Onda Civica - nella mattinata odierna (ieri, n.d.r) il nostro Consiglio Comunale ha meramente preso atto della validazione operata dall'ARERA, non già del P.E.F. 2020, bensì, sembrerebbe, del pluriennale 2017/2018/2019 A.S.V. SPA. Quindi, sembrerebbe che il nostro Consiglio Comunale abbia preso atto di una validazione ARERA operata senza il necessario e presupposto: il P.E.F. 2020. Anzi, la validazione sembrerebbe essere stata ancorata sullo stralcio 2019 del pluriennale A.S.V. SPA. Ma chi ha svolto il servizio di raccolta e smaltimento nell'anno 2020? Solo la liquidanda ASV SPA».
«Nello stralcio 2019 del pluriennale ASV – conclude la nota - tra i costi rientrano anche quelli afferenti la flotta di automezzi, autocarri, compattatori già dismessi nell'anno precedente dalla stessa ASV. Noi di Onda Civica ci chiediamo: com'è possibile prendere atto della validazione dell'ARERA, e cosa avrebbe validato l'ARERA se ad oggi non v'è traccia del PEF 2020? A proposito, nella presa d'atto è stato allegato il PEF 2020, o si rinvia per relationem allo stralcio del pluriennale A.S.V. SPA 2017/2018/2019? Appare più una presa d'atto al buio, certamente è emersa una precisa volontà politica: quella di non revisionare, armonizzare, ridurre, i costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti che da €. 10.647.494,00, sono lievitati ad €. 10.800.000, circa».
È questo, in estrema sintesi, il punto di vista del gruppo politico locale Onda Civica, che ha contestato la scelta dell'amministrazione di approvare le tariffe Tari 2020, ancorandole a quelle già adottate nel 2019, quando il Comune si riservata in ogni caso di provvedere entro il 31 dicembre 2020 alla determinazione ed approvazione del piano economico finanziario del servizio rifiuti (PEF) per il 2020.
«Orbene – si legge nella lunga e articolata nota stampa di Onda Civica - l'ultimo PIANO FINANZIARIO TARI predisposto dal gestore del servizio appare essere quello a firma della liquidanda A.S.V. SPA, nel proprio documento pluriennale 2017/2018/2019, portante un costo complessivo annuo pari ad €. 10.647.494,00, per il 2017, 2018 e 2019. Onda Civica, più volte ha contestato la congruità del costo come determinato nel piano finanziario pluriennale 2017/2018/2019 dell'A.S.V. SPA, ritenendo eccessivamente esorbitanti le spese generali (mediamente oltre 500mila euro euro in più rispetto a comuni limitrofi di pari densità di popolazione), oltre al fatto che non v'è traccia dell'effettiva decurtazione dei proventi derivanti dalla vendita dei materiali. In varie occasioni Onda Civica ha rimarcato la necessità della riduzione dei costi afferenti le spese generali, anche attraverso una riorganizzazione, armonizzazione ed una immediata razionalizzazione dei costi, in favore della locale comunità, e pertanto restava in attesa del PEF 2020 che doveva essere approvato entro il 31.12.2020».
«Invero – denunciano però da Onda Civica - nella mattinata odierna (ieri, n.d.r) il nostro Consiglio Comunale ha meramente preso atto della validazione operata dall'ARERA, non già del P.E.F. 2020, bensì, sembrerebbe, del pluriennale 2017/2018/2019 A.S.V. SPA. Quindi, sembrerebbe che il nostro Consiglio Comunale abbia preso atto di una validazione ARERA operata senza il necessario e presupposto: il P.E.F. 2020. Anzi, la validazione sembrerebbe essere stata ancorata sullo stralcio 2019 del pluriennale A.S.V. SPA. Ma chi ha svolto il servizio di raccolta e smaltimento nell'anno 2020? Solo la liquidanda ASV SPA».
«Nello stralcio 2019 del pluriennale ASV – conclude la nota - tra i costi rientrano anche quelli afferenti la flotta di automezzi, autocarri, compattatori già dismessi nell'anno precedente dalla stessa ASV. Noi di Onda Civica ci chiediamo: com'è possibile prendere atto della validazione dell'ARERA, e cosa avrebbe validato l'ARERA se ad oggi non v'è traccia del PEF 2020? A proposito, nella presa d'atto è stato allegato il PEF 2020, o si rinvia per relationem allo stralcio del pluriennale A.S.V. SPA 2017/2018/2019? Appare più una presa d'atto al buio, certamente è emersa una precisa volontà politica: quella di non revisionare, armonizzare, ridurre, i costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti che da €. 10.647.494,00, sono lievitati ad €. 10.800.000, circa».