Vita di città
Operatori SANB "salvano" un'enciclopedia in dieci volumi dal macero
La vicenda è stata raccontata dal sindaco Michele Abbaticchio
Bitonto - domenica 14 novembre 2021
Un'enciclopedia in dieci volumi abbandonata, dopo la vana richiesta di donarla a qualcuno. Ma a "salvarla" da sorte sicura ci hanno pensato gli operatori della SANB, la società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a Bitonto ed in altri comuni del Nord Barese.
La vicenda è stata raccontata sui social network dal sindaco Michele Abbaticchio: «Con l'aiuto degli operatori della SANB - scrive - oggi (ieri, sabato 13 novembre, ndr) abbiamo "salvato" un piccolo pezzo di umanità e cultura: una enciclopedia da 10 volumi stava per essere abbandonata nel cassonetto della carta da un cittadino che, invano, aveva addirittura tentato di donarla. Mio vicino di casa, peraltro.
Quanto potrà essere, invece, importante per i tanti bambini del nostro progetto di "dopo scuola" lo sa solo un'insegnante o un genitore consapevole. Ovviamente dopo averli "trattati" e sanificati», è stata la conclusione condivisibile del primo cittadino.
Nell'era digitale, nell'era del web che predomina (e noi non sputiamo nel piatto da cui mangiamo ogni giorno), un pezzo di cultura è stato salvato e qualcuno, magari giovanissimo, potrà assaporare l'emozione di abbeverarsi a quella fonte cartacea, oggi come ieri essenziale per una formazione di qualità e non arrabattata qua e là navigando in rete.
La vicenda è stata raccontata sui social network dal sindaco Michele Abbaticchio: «Con l'aiuto degli operatori della SANB - scrive - oggi (ieri, sabato 13 novembre, ndr) abbiamo "salvato" un piccolo pezzo di umanità e cultura: una enciclopedia da 10 volumi stava per essere abbandonata nel cassonetto della carta da un cittadino che, invano, aveva addirittura tentato di donarla. Mio vicino di casa, peraltro.
Quanto potrà essere, invece, importante per i tanti bambini del nostro progetto di "dopo scuola" lo sa solo un'insegnante o un genitore consapevole. Ovviamente dopo averli "trattati" e sanificati», è stata la conclusione condivisibile del primo cittadino.
Nell'era digitale, nell'era del web che predomina (e noi non sputiamo nel piatto da cui mangiamo ogni giorno), un pezzo di cultura è stato salvato e qualcuno, magari giovanissimo, potrà assaporare l'emozione di abbeverarsi a quella fonte cartacea, oggi come ieri essenziale per una formazione di qualità e non arrabattata qua e là navigando in rete.