Cronaca
«Ora morirai anche tu»: minacce di morte ad un volontario dell'Anps
A darne notizia, su Facebook, è lo stesso gruppo di volontariato di Bitonto e Terlizzi: «Non abbiamo paura»
Bitonto - sabato 13 maggio 2023
8.41
Un giovane volontario dell'Anps, il gruppo di volontariato e di protezione civile di Bitonto e Terlizzi, è stato oggetto di minacce di morte. Secondo quanto riportato sulla pagina Facebook dell'Anps, un giovane volontario ha trovato nella tasca del proprio giubbotto un foglio di carta in A4 con la scritta «Ora morirai anche tu».
Secondo l'associazione di volontariato che ha sede a Terlizzi «ciò che è stato rinvenuto il 9 maggio 2023, da un nostro volontario, è soltanto una parentesi triste, un atteggiamento isolato di chi pensa che con la violenza si possano risolvere le cose. Una persona simile, che non soltanto minaccia un soggetto, ma addirittura una "famiglia", come quella dell'Anps, non merita nemmeno i nostri insulti. Proviamo sincera compassione per lui perché uno così deve passarsela molto male».
Inoltre, «trattandosi di gravi minacce - è scritto ancora sulla pagina Facebook - , non conoscendone la provenienza e collegando gli episodi che vedono impegnati i volontari dell'Anps in attività di prevenzione alla delinquenza locale», il giovane ha sporto denuncia una querela contro ignoti presso la Procura della Repubblica di Trani: «Non abbiamo paura di minacce, di intimidazioni o attacchi di qualsiasi tipo e quando si è dalla parte del giusto - si legge - allora nulla si deve temere».
Il gruppo di volontariato e di protezione civile continuerà a battersi «per la legalità, le passioni, e dire quello che pensiamo a testa alta, senza timori, senza filtri e senza nasconderci. Come abbiamo sempre fatto finora. Un uomo fa il suo dovere, a dispetto delle conseguenze, e questo è il fondamento della moralità umana».
Secondo l'associazione di volontariato che ha sede a Terlizzi «ciò che è stato rinvenuto il 9 maggio 2023, da un nostro volontario, è soltanto una parentesi triste, un atteggiamento isolato di chi pensa che con la violenza si possano risolvere le cose. Una persona simile, che non soltanto minaccia un soggetto, ma addirittura una "famiglia", come quella dell'Anps, non merita nemmeno i nostri insulti. Proviamo sincera compassione per lui perché uno così deve passarsela molto male».
Inoltre, «trattandosi di gravi minacce - è scritto ancora sulla pagina Facebook - , non conoscendone la provenienza e collegando gli episodi che vedono impegnati i volontari dell'Anps in attività di prevenzione alla delinquenza locale», il giovane ha sporto denuncia una querela contro ignoti presso la Procura della Repubblica di Trani: «Non abbiamo paura di minacce, di intimidazioni o attacchi di qualsiasi tipo e quando si è dalla parte del giusto - si legge - allora nulla si deve temere».
Il gruppo di volontariato e di protezione civile continuerà a battersi «per la legalità, le passioni, e dire quello che pensiamo a testa alta, senza timori, senza filtri e senza nasconderci. Come abbiamo sempre fatto finora. Un uomo fa il suo dovere, a dispetto delle conseguenze, e questo è il fondamento della moralità umana».