Vita di città
Padiglione Ventafridda conteso a Bitonto
Il Comune vuole inserirlo tra i beni pubblici. La Fondazione Villa Giovanni XXIII ne riafferma la proprietà
Bitonto - domenica 17 gennaio 2021
11.46
" … re Cappecciòine: ajire, recovere de cristièune siule, de povriidde pe necessetèute e de segnìure sfertenèute lassèute da parìinde ngagnèute", Tonino Bulzis.
Un tempo era un ricovero per i poveri della città e per i "signori caduti in disgrazia", in seguito trasformato in carcere temporaneo, poi scuola e infine struttura sanitaria per malati cronici. Adesso è un bene storico conteso fra il Comune di Bitonto e la Fondazione Villa Giovanni XXIII. Si tratta del Padiglione Cronici Giuseppe Ventafridda, addossato alla facciata principale del convento dei Cappuccini e da tempo abbandonato a se stesso. In realtà, negli ultimi tempi, qualcosa è sembrato muoversi, ma non esattamente nel senso che per i cittadini sarebbe lecito aspettarsi. Questo a causa di un contenzioso fra i due enti che se ne contendono la proprietà.
L'ultimo atto si è registrato negli scorsi giorni quando dalla Fondazione è arrivata la richiesta al Comune - che aveva attivato la procedura per inserirlo nei beni pubblici, visto lo stato di perenne degrado in cui versava – di "mediare" la vicenda. Proprio per dare seguito a questa mediazione, da Palazzo Gentile era stato avviato il procedimento per stabilire l'esatto valore della struttura che comprende, oltre all'edificio storico, anche una serie di orti annessi al Convento dei Cappuccini. Peccato però che al tecnico incaricato sia stata negata l'autorizzazione da parte della Fondazione a entrare nella struttura per le verifiche interne del caso. Un diniego che ha poi causato la successiva decisione della giunta comunale che ha «ritenuto non sussistenti le ragioni per aderire all'invito di mediazione, anche per la predetta negata autorizzazione di accesso all'immobile» ed ha per questo deciso di non prendere parte all'incontro di mediazione richiesto dalla Fondazione Villa Giovanni XXIII.
Palazzo Gentile, quindi, continuerà per la sua strada per assoggettare il bene alle proprietà comunali.
La vicenda, in ogni caso, sembra lontana da una rapida soluzione.
Un tempo era un ricovero per i poveri della città e per i "signori caduti in disgrazia", in seguito trasformato in carcere temporaneo, poi scuola e infine struttura sanitaria per malati cronici. Adesso è un bene storico conteso fra il Comune di Bitonto e la Fondazione Villa Giovanni XXIII. Si tratta del Padiglione Cronici Giuseppe Ventafridda, addossato alla facciata principale del convento dei Cappuccini e da tempo abbandonato a se stesso. In realtà, negli ultimi tempi, qualcosa è sembrato muoversi, ma non esattamente nel senso che per i cittadini sarebbe lecito aspettarsi. Questo a causa di un contenzioso fra i due enti che se ne contendono la proprietà.
L'ultimo atto si è registrato negli scorsi giorni quando dalla Fondazione è arrivata la richiesta al Comune - che aveva attivato la procedura per inserirlo nei beni pubblici, visto lo stato di perenne degrado in cui versava – di "mediare" la vicenda. Proprio per dare seguito a questa mediazione, da Palazzo Gentile era stato avviato il procedimento per stabilire l'esatto valore della struttura che comprende, oltre all'edificio storico, anche una serie di orti annessi al Convento dei Cappuccini. Peccato però che al tecnico incaricato sia stata negata l'autorizzazione da parte della Fondazione a entrare nella struttura per le verifiche interne del caso. Un diniego che ha poi causato la successiva decisione della giunta comunale che ha «ritenuto non sussistenti le ragioni per aderire all'invito di mediazione, anche per la predetta negata autorizzazione di accesso all'immobile» ed ha per questo deciso di non prendere parte all'incontro di mediazione richiesto dalla Fondazione Villa Giovanni XXIII.
Palazzo Gentile, quindi, continuerà per la sua strada per assoggettare il bene alle proprietà comunali.
La vicenda, in ogni caso, sembra lontana da una rapida soluzione.