Politica
Palestra scuola Sylos, Pares risponde alla maggioranza: «Grave mancanza di rispetto»
Continua la telenovela tra maggioranza e opposizione a colpi di comunicati
Bitonto - sabato 29 settembre 2018
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Ha smesso da tempo di essere un problema da risolvere per diventare terreno di scontro fra maggioranza e opposizione, che si fronteggiano a colpi di "resoconti", fornendo ognuno una propria ricostruzione dell'accaduto. Si tratta delle querelle "palestra scuola Sylos", inagibile da gennaio 2017 a causa di alcune forti nevicate e in seguito anche di un incendio e per la quale l'amministrazione aveva individuato una soluzione alternativa, ma senza condividere la decisione con la dirigenza scolastica, stando a quanto raccontato dalla stessa preside A.M. Mangini e dalle forze politiche d'opposizione. Che oggi aggiungono un altro capitolo a questa telenovela per rispondere a quello scritto pochi giorni fa dalle forze di maggioranza.
Un «atteggiamento incomprensibile», secondo la Federazione Pares, che alimenta le «perplessità» di Governare il Futuro, Insieme per la Città, Laboratorio, Partito Socialista Italiano e Sinistra Italiana.
«L'oggetto del contendere – spiegano i federati - non è certo la "manutenzione degli edifici scolastici", quanto la "maleducazione istituzionale", che ha contraddistinto l'operato del primo "cittadino", che non ha salvaguardato la "dignità istituzionale" della Dirigente l'Istituto».
«L'inquilino di Palazzo Gentile – scrivono da Pares, senza citare il nome del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - in data 31 agosto 2018, pubblica sul proprio profilo (istituzionale?) facebook un post nel quale è ben evidente che "l'Amministrazione comunale ha deciso" (e non offerto, come si asserisce nel comunicato stampa della maggioranza!) che le ore di Educazione Fisica dovessero essere svolte presso il centro "P. Borsellino"». Una notizia riportata in anteprima da BitontoViva - e poi a ruota da tutte le altre testate giornalistiche locali - il giorno successivo, mentre la prima informale comunicazione alla dirigente A.M Mangini sarebbe arrivata, secondo l'opposizione, solo il 3 settembre con una mail dell'assessore all'Istruzione, Angela Saracino. Una tempistica che avrebbe poi portato la Mangini a rispedire al mittente la proposta di Palazzo Gentile.
«Fa sorridere – si legge ancora nella nota stampa di Pares - come le forze di maggioranza ritengano che l'orario scolastico, che comprende anche delle unità docenti in servizio anche presso altre scuole, possa essere facilmente modificato… a distanza di 4 (quattro) giorni dall'inizio delle lezioni. A lasciare davvero senza parole, poi, è l'invito fatto dal primo "cittadino", sempre rigorosamente via social, di chiedere il parere degli alunni. Le forze di maggioranza, capendo la cantonata presa dal loro leader, hanno tentato di porvi rimedio, nel loro comunicato, estendendo alle "famiglie" la richiesta di parere».
«La federazione "Pares" – conclude il comunicato - nel far proprie le perplessità della Dirigente Scolastica, in ordine alla conduzione di attività "in ambienti non gestiti e controllati dalla Scuola", solidarizza con quest'ultima per la grave mancanza di rispetto istituzionale subita, tanto dal sindaco quanto dalla sua maggioranza. I consiglieri di maggioranza, che si aspettavano "maggiore disponibilità e collaborazione" dalla Dirigenza scolastica, farebbero bene a pretenderle da chi, invece, prende decisioni senza avere (almeno) il buon gusto di contattare preliminarmente chi è a capo di una comunità scolastica».
Un «atteggiamento incomprensibile», secondo la Federazione Pares, che alimenta le «perplessità» di Governare il Futuro, Insieme per la Città, Laboratorio, Partito Socialista Italiano e Sinistra Italiana.
«L'oggetto del contendere – spiegano i federati - non è certo la "manutenzione degli edifici scolastici", quanto la "maleducazione istituzionale", che ha contraddistinto l'operato del primo "cittadino", che non ha salvaguardato la "dignità istituzionale" della Dirigente l'Istituto».
«L'inquilino di Palazzo Gentile – scrivono da Pares, senza citare il nome del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio - in data 31 agosto 2018, pubblica sul proprio profilo (istituzionale?) facebook un post nel quale è ben evidente che "l'Amministrazione comunale ha deciso" (e non offerto, come si asserisce nel comunicato stampa della maggioranza!) che le ore di Educazione Fisica dovessero essere svolte presso il centro "P. Borsellino"». Una notizia riportata in anteprima da BitontoViva - e poi a ruota da tutte le altre testate giornalistiche locali - il giorno successivo, mentre la prima informale comunicazione alla dirigente A.M Mangini sarebbe arrivata, secondo l'opposizione, solo il 3 settembre con una mail dell'assessore all'Istruzione, Angela Saracino. Una tempistica che avrebbe poi portato la Mangini a rispedire al mittente la proposta di Palazzo Gentile.
«Fa sorridere – si legge ancora nella nota stampa di Pares - come le forze di maggioranza ritengano che l'orario scolastico, che comprende anche delle unità docenti in servizio anche presso altre scuole, possa essere facilmente modificato… a distanza di 4 (quattro) giorni dall'inizio delle lezioni. A lasciare davvero senza parole, poi, è l'invito fatto dal primo "cittadino", sempre rigorosamente via social, di chiedere il parere degli alunni. Le forze di maggioranza, capendo la cantonata presa dal loro leader, hanno tentato di porvi rimedio, nel loro comunicato, estendendo alle "famiglie" la richiesta di parere».
«La federazione "Pares" – conclude il comunicato - nel far proprie le perplessità della Dirigente Scolastica, in ordine alla conduzione di attività "in ambienti non gestiti e controllati dalla Scuola", solidarizza con quest'ultima per la grave mancanza di rispetto istituzionale subita, tanto dal sindaco quanto dalla sua maggioranza. I consiglieri di maggioranza, che si aspettavano "maggiore disponibilità e collaborazione" dalla Dirigenza scolastica, farebbero bene a pretenderle da chi, invece, prende decisioni senza avere (almeno) il buon gusto di contattare preliminarmente chi è a capo di una comunità scolastica».