Territorio e Ambiente
Parere sfavorevole del Comune di Bitonto sulla discarica Fer.Live
Arrivano i 'no' nella Conferenza dei servizi indetta nella sede della Città Metropolitana
Bitonto - venerdì 4 febbraio 2022
10.35
Parere sfavorevole del Comune di Bitonto sulla questione riguardante la discarica Fer.Live, che avrebbe interessato il territorio tra Palombaio e Sovereto, in contrada Colajanni. Non è arrivata l'autorizzazione Integrata Ambientale, ieri, 4 febbraio 2022, durante la Conferenza dei servizi indetta nella sede della Città Metropolitana di Bari, alla quale hanno partecipato il Comune di Bitonto, l'Arpa Puglia e la Asl.
Il parere non favorevole è stato determinato dalla violazione del principio della tutela integrata del territorio, dalla mancanza di conformità urbanistica, dalla violazione degli indirizzi, direttive e misure di salvaguardia nel PPTR, e per l'espressa previsione di un vincolo discrezionale a tutela dell'interesse pubblico. L'atto è stato trasmesso alla Regione Puglia, al Dipartimento Mobilità, qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio, Sezione Tutela e valorizzazione del Paesaggio ed alla Soprintendenza per le valutazioni di competenza in tema paesaggistico.
Un punto deciso a favore di partiti, movimenti ed associazioni che si battono da tempo contro la realizzazione del sito. Alla Fer.Live la possibilità di produrre controdeduzioni. La Città Metropolitana ha intanto aggiornato la prossima conferenza di servizi al 24 marzo.
Il progetto Fer.Live porterebbe alla movimentazione per una media di circa 180mila tonnellate l'anno di rifiuti organici e biodegradabili, dopo la lavorazione delle acque di depurazione e quindi dai fanghi che ne deriverebbero. Il tutto per 12 anni e su una superficie di 2.100.000 metri cubi, al fine di produrre biogas.
Resta aperto, tuttavia, il tema della gestione e smaltimento rifiuti a Bitonto come nel circondario, poiché attualmente i costi sono davvero esosi, dopo che è stata chiusa anche la discarica di Giovinazzo in località San Pietro Pago.
Il parere non favorevole è stato determinato dalla violazione del principio della tutela integrata del territorio, dalla mancanza di conformità urbanistica, dalla violazione degli indirizzi, direttive e misure di salvaguardia nel PPTR, e per l'espressa previsione di un vincolo discrezionale a tutela dell'interesse pubblico. L'atto è stato trasmesso alla Regione Puglia, al Dipartimento Mobilità, qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio, Sezione Tutela e valorizzazione del Paesaggio ed alla Soprintendenza per le valutazioni di competenza in tema paesaggistico.
Un punto deciso a favore di partiti, movimenti ed associazioni che si battono da tempo contro la realizzazione del sito. Alla Fer.Live la possibilità di produrre controdeduzioni. La Città Metropolitana ha intanto aggiornato la prossima conferenza di servizi al 24 marzo.
Il progetto Fer.Live porterebbe alla movimentazione per una media di circa 180mila tonnellate l'anno di rifiuti organici e biodegradabili, dopo la lavorazione delle acque di depurazione e quindi dai fanghi che ne deriverebbero. Il tutto per 12 anni e su una superficie di 2.100.000 metri cubi, al fine di produrre biogas.
Resta aperto, tuttavia, il tema della gestione e smaltimento rifiuti a Bitonto come nel circondario, poiché attualmente i costi sono davvero esosi, dopo che è stata chiusa anche la discarica di Giovinazzo in località San Pietro Pago.