Cronaca
Passante uccisa durante sparatoria, perquisizioni nella notte
Sentito dagli investigatori il 20enne ferito. Il botta e risposta legato alla guerra fra i Conte ed i Cipriano
Bitonto - domenica 31 dicembre 2017
13.29
Perquisizioni e audizioni di persone sentite a sommarie informazioni sono andate avanti per tutta la notte nell'ambito delle indagini sull'agguato di ieri mattina nel centro storico di Bitonto nel quale ha perso la vita la 84enne Anna Rosa Tarantino, uccisa per errore, ed è rimasto ferito il pregiudicato 20enne Giuseppe Casadibari, ritenuto il reale bersaglio dei sicari.
Dopo una riunione in Procura nella tarda serata di ieri fra Squadra Mobile e Carabinieri con i magistrati che coordinano le indagini, Ettore Cardinali della Dda e Marco D'Agostino, gli inquirenti ritengono di aver individuato movente e contesto.
L'agguato sarebbe stato una risposta ad una precedente sparatoria avvenuta all'alba dinanzi alla casa di un boss del clan rivale dei Conte, nel quale è stato anche ucciso un cane. Anche in quella occasione, hanno ricostruito gli investigatori, avrebbe agito un commando formato da più persone.
Il botta e risposta a colpi di armi da fuoco sarebbe legato alla guerra in atto da organizzazioni criminali locali per il controllo dello spaccio di droga in città.
Il 20enne ferito, ritenuto vicino al clan Cipriano, è ancora ricoverato nel Policlinico di Bari dove ieri ha subito un intervento chirurgico per la perforazione di un polmone. È già stato sentito dagli investigatori ma, a quanto si apprende, non avrebbe fornito elementi utili a risalire agli autori dell'agguato.
Mentre veniva inseguito a piedi da almeno due persone, entrambe armate, nelle stradine del centro storico di Bitonto, i colpi di arma da fuoco sparati contro di lui hanno colpito lateralmente al fianco e ad un ginocchio la 84enne, uccidendola.
L'autopsia della vittima è stata eseguita ieri dal medico legale Francesco Introna (due i proiettili, di una pistola calibro 9, che hanno colpito la vittima ad un fianco e ad un ginocchio) e la salma è stata già restituita alla famiglia per i funerali in programma il 2 gennaio.
Dopo una riunione in Procura nella tarda serata di ieri fra Squadra Mobile e Carabinieri con i magistrati che coordinano le indagini, Ettore Cardinali della Dda e Marco D'Agostino, gli inquirenti ritengono di aver individuato movente e contesto.
L'agguato sarebbe stato una risposta ad una precedente sparatoria avvenuta all'alba dinanzi alla casa di un boss del clan rivale dei Conte, nel quale è stato anche ucciso un cane. Anche in quella occasione, hanno ricostruito gli investigatori, avrebbe agito un commando formato da più persone.
Il botta e risposta a colpi di armi da fuoco sarebbe legato alla guerra in atto da organizzazioni criminali locali per il controllo dello spaccio di droga in città.
Il 20enne ferito, ritenuto vicino al clan Cipriano, è ancora ricoverato nel Policlinico di Bari dove ieri ha subito un intervento chirurgico per la perforazione di un polmone. È già stato sentito dagli investigatori ma, a quanto si apprende, non avrebbe fornito elementi utili a risalire agli autori dell'agguato.
Mentre veniva inseguito a piedi da almeno due persone, entrambe armate, nelle stradine del centro storico di Bitonto, i colpi di arma da fuoco sparati contro di lui hanno colpito lateralmente al fianco e ad un ginocchio la 84enne, uccidendola.
L'autopsia della vittima è stata eseguita ieri dal medico legale Francesco Introna (due i proiettili, di una pistola calibro 9, che hanno colpito la vittima ad un fianco e ad un ginocchio) e la salma è stata già restituita alla famiglia per i funerali in programma il 2 gennaio.