Cronaca
Pattuglie miste per controllare le campagne tra Bitonto e Terlizzi
Guardie Campestri e Polizia Municipale terlizzese a caccia di malviventi
Bitonto - martedì 9 ottobre 2018
13.58
Entreranno in azione già nei prossimi giorni, nelle campagne al confine fra Terlizzi e Bitonto, le pattuglie miste formate da Guardie Campestri e agenti della Polizia Locale terlizzese per prevenire i raid nei fondi agricoli.
Il loro compito sarà quello di pattugliare la zona nell'ambito dell'accordo interforze messo a punto nei giorni scorsi tra associazioni di categoria del settore - Confagricoltura e Cia - forze dell'ordine e Comune di Terlizzi. Sul campo opereranno insieme le Guardie Campestri - profondi conoscitori del territorio e dei proprietari dei fondi - e gli agenti di polizia locale che grazie ai poteri di polizia giudiziaria potranno fermare eventuali sospettati e verificare documenti e veicoli.
L'iniziativa è nata a margine del tavolo di confronto convocato dal sindaco Ninni Gemmato e dagli assessori alla Sicurezza e all'Agricoltura, Nino Allegretti e Fedele Dimitrio, in vista dell'imminente stagione olivicola, cui hanno preso parte anche Carabinieri, Guardie Campestri, Coldiretti e Cia.
Obiettivo: scongiurare furti di olive e rapine nelle campagne. In realtà, Terlizzi è una specie di "isola felice" sotto questo aspetto: su un territorio di 7 mila ettari, l'anno scorso si sono registrati appena 50 quintali di olive rubate. Più «calde» sono invece le aree a ridosso di Bitonto, Mariotto e Palombaio: qui preoccupano in particolare le zone sprovviste di copertura per la telefonia mobile, in cui è complicato anche solo lanciare l'allarme.
Tutti d'accordo sulla necessità di intensificare i controlli lungo tutta la filiera agricola dal produttore al commerciante per verificare la provenienza del prodotto commercializzato. Le pattuglie miste effettueranno controlli anche nei frantoi per accertare le origini del prodotto conferito. Coldiretti e Cia chiedono invece filtri e verifiche nel mercato ortofrutticolo all'ingrosso per scongiurare infiltrazioni di soggetti legati alla criminalità locale.
Tra le altre misure da attuare anche la creazione di una rete informale di segnalazioni in tempo reale tra produttori agricoli e forze dell'ordine, una specie di gruppo Whatsapp tra Guardie Campestri, Polizia Locale e Carabinieri per meglio incrociare le segnalazioni. Da parte dei Carabinieri l'appello agli agricoltori a denunciare e soprattutto a chiamare il 112 alla vista di persone e veicoli sospetti.
Insomma, nonostante il comune terlizzese, a differenza di Bitonto, sia tutt'altro che in emergenza sotto il profilo della sicurezza nelle campagne, continua la sua politica di prevenzione dei reati in un settore produttivo fondamentale per tutto il tessuto economico locale.
Il loro compito sarà quello di pattugliare la zona nell'ambito dell'accordo interforze messo a punto nei giorni scorsi tra associazioni di categoria del settore - Confagricoltura e Cia - forze dell'ordine e Comune di Terlizzi. Sul campo opereranno insieme le Guardie Campestri - profondi conoscitori del territorio e dei proprietari dei fondi - e gli agenti di polizia locale che grazie ai poteri di polizia giudiziaria potranno fermare eventuali sospettati e verificare documenti e veicoli.
L'iniziativa è nata a margine del tavolo di confronto convocato dal sindaco Ninni Gemmato e dagli assessori alla Sicurezza e all'Agricoltura, Nino Allegretti e Fedele Dimitrio, in vista dell'imminente stagione olivicola, cui hanno preso parte anche Carabinieri, Guardie Campestri, Coldiretti e Cia.
Obiettivo: scongiurare furti di olive e rapine nelle campagne. In realtà, Terlizzi è una specie di "isola felice" sotto questo aspetto: su un territorio di 7 mila ettari, l'anno scorso si sono registrati appena 50 quintali di olive rubate. Più «calde» sono invece le aree a ridosso di Bitonto, Mariotto e Palombaio: qui preoccupano in particolare le zone sprovviste di copertura per la telefonia mobile, in cui è complicato anche solo lanciare l'allarme.
Tutti d'accordo sulla necessità di intensificare i controlli lungo tutta la filiera agricola dal produttore al commerciante per verificare la provenienza del prodotto commercializzato. Le pattuglie miste effettueranno controlli anche nei frantoi per accertare le origini del prodotto conferito. Coldiretti e Cia chiedono invece filtri e verifiche nel mercato ortofrutticolo all'ingrosso per scongiurare infiltrazioni di soggetti legati alla criminalità locale.
Tra le altre misure da attuare anche la creazione di una rete informale di segnalazioni in tempo reale tra produttori agricoli e forze dell'ordine, una specie di gruppo Whatsapp tra Guardie Campestri, Polizia Locale e Carabinieri per meglio incrociare le segnalazioni. Da parte dei Carabinieri l'appello agli agricoltori a denunciare e soprattutto a chiamare il 112 alla vista di persone e veicoli sospetti.
Insomma, nonostante il comune terlizzese, a differenza di Bitonto, sia tutt'altro che in emergenza sotto il profilo della sicurezza nelle campagne, continua la sua politica di prevenzione dei reati in un settore produttivo fondamentale per tutto il tessuto economico locale.