Vita di città
Pediatra revocata a Bitonto, il sindaco scrive alla Asl: «Rivedete la disposizione»
Preoccupato anche Damascelli: «Ingiusto costringere i piccoli a forzate trasferte a Palo»
Bitonto - giovedì 21 febbraio 2019
08.00
«Lo scrivente, consapevole dei tantissimi disagi che tale decisione provocherà ai tantissimi utenti della città, per un servizio pubblico essenziale, con la presente, vi chiede di rivedere tale disposizione o di provvedere a una diversa distribuzione delle risorse medico-professionali sul territorio in considerazione dell'alta richiesta afferente la comunità tutta in materia».
Con queste parole il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio ha chiesto alla Asl di Bari di tornare sui propri passi nel caso della pediatra Rosanna Scaraggi, il cui incarico, inizialmente previsto fino a luglio, è stato revocato e disposto fino al 28 febbraio, nonostante le proteste delle 550 mamme che si sono affidate all'apprezzata dottoressa bitontina, ora costrette a spostarsi a Palo del Colle. «Ho appena trasmesso nota alla Regione – ha spiegato Abbaticchio - per chiedere immediato intervento di revisione della decisione sui pediatri a disposizione del nostro territorio. Il tutto in riscontro alle legittime richieste di tante mamme preoccupate della indisponibilità prossima di una risorsa umana ritenuta fondamentale per la qualità del servizio reso».
Sull'argomento è stata presentata anche un'interrogazione urgente al presidente/assessore alla Sanità della giunta regionale, Michele Emiliano, dal consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, anch'egli preoccupato dalle conseguenze di questa decisione.
«L'Asl Bari – ha detto Damascelli - non ha ritenuto di dover pubblicare una Zona Carente Straordinaria, come prevede l'Accordo integrativo regionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina pediatrica, in caso di pensionamento, trasferimento o cessazione del rapporto convenzionale di un pediatra con una singola Asl. Nel caso di Bitonto, poiché l'ambito territoriale comprende anche il comune di Palo del Colle che fa parte del medesimo distretto socio sanitario, si è deciso di non prevedere un nuovo pediatra a Bitonto in sostituzione di quello in pensionamento, ma di far correre il rischio ai piccoli assistiti bitontini di una trasferta forzata presso gli ambulatori pediatrici a Palo».
Per il forzista si tratta senza dubbio di «una situazione di disagio da scongiurare assolutamente, per assicurare assistenza pediatrica in loco e garantire la libera scelta del medico di fiducia, senza imporre pesanti disagi ai genitori che potrebbero essere obbligati ad accompagnare i propri bambini, tanto più se ammalati, in un altro comune per poter essere sottoposti a visite e cure. Una situazione che comporta problemi logistici non indifferenti, soprattutto nel caso dei bambini più piccoli, e che riguarda tutti i comuni pugliesi in cui si dovesse verificare un caso simile. Per questo nella mia interrogazione ho chiesto che venga modificato l'Accordo integrativo regionale, circoscrivendo l'ambito territoriale al comune di residenza, anziché al distretto socio sanitario di appartenenza, costituito da più comuni».
«E, per salvaguardare il diritto all'assistenza medica dei circa 600 piccoli pazienti bitontini rimasti senza pediatra – ha concluso – ho chiesto di ritirare la revoca dell'incarico temporaneo conferito dall'Asl Bari. Un professionista rappresenta per questi bambini e per le loro famiglie un punto di riferimento troppo prezioso, per essere cancellato dall'oggi al domani».
Con queste parole il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio ha chiesto alla Asl di Bari di tornare sui propri passi nel caso della pediatra Rosanna Scaraggi, il cui incarico, inizialmente previsto fino a luglio, è stato revocato e disposto fino al 28 febbraio, nonostante le proteste delle 550 mamme che si sono affidate all'apprezzata dottoressa bitontina, ora costrette a spostarsi a Palo del Colle. «Ho appena trasmesso nota alla Regione – ha spiegato Abbaticchio - per chiedere immediato intervento di revisione della decisione sui pediatri a disposizione del nostro territorio. Il tutto in riscontro alle legittime richieste di tante mamme preoccupate della indisponibilità prossima di una risorsa umana ritenuta fondamentale per la qualità del servizio reso».
Sull'argomento è stata presentata anche un'interrogazione urgente al presidente/assessore alla Sanità della giunta regionale, Michele Emiliano, dal consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, anch'egli preoccupato dalle conseguenze di questa decisione.
«L'Asl Bari – ha detto Damascelli - non ha ritenuto di dover pubblicare una Zona Carente Straordinaria, come prevede l'Accordo integrativo regionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina pediatrica, in caso di pensionamento, trasferimento o cessazione del rapporto convenzionale di un pediatra con una singola Asl. Nel caso di Bitonto, poiché l'ambito territoriale comprende anche il comune di Palo del Colle che fa parte del medesimo distretto socio sanitario, si è deciso di non prevedere un nuovo pediatra a Bitonto in sostituzione di quello in pensionamento, ma di far correre il rischio ai piccoli assistiti bitontini di una trasferta forzata presso gli ambulatori pediatrici a Palo».
Per il forzista si tratta senza dubbio di «una situazione di disagio da scongiurare assolutamente, per assicurare assistenza pediatrica in loco e garantire la libera scelta del medico di fiducia, senza imporre pesanti disagi ai genitori che potrebbero essere obbligati ad accompagnare i propri bambini, tanto più se ammalati, in un altro comune per poter essere sottoposti a visite e cure. Una situazione che comporta problemi logistici non indifferenti, soprattutto nel caso dei bambini più piccoli, e che riguarda tutti i comuni pugliesi in cui si dovesse verificare un caso simile. Per questo nella mia interrogazione ho chiesto che venga modificato l'Accordo integrativo regionale, circoscrivendo l'ambito territoriale al comune di residenza, anziché al distretto socio sanitario di appartenenza, costituito da più comuni».
«E, per salvaguardare il diritto all'assistenza medica dei circa 600 piccoli pazienti bitontini rimasti senza pediatra – ha concluso – ho chiesto di ritirare la revoca dell'incarico temporaneo conferito dall'Asl Bari. Un professionista rappresenta per questi bambini e per le loro famiglie un punto di riferimento troppo prezioso, per essere cancellato dall'oggi al domani».