Cronaca
Piantati a Bitonto i primi alberi della memoria. Ma dalla Villa Comunale spariscono le cycas
Durante la messa a dimora delle piante in ricordo dei cari defunti, l'amara constatazione
Bitonto - venerdì 19 febbraio 2021
12.06
Una gioia a metà.
Sentimenti contrastanti ieri durante la messa a dimora dei primi "Alberi della Memoria", l'iniziativa del circolo Legambiente di Bitonto, intitolato a Pino Di Terlizzi, per aumentare il patrimonio arboreo cittadino e nello stesso tempo consentire a chi ne sente l'esigenza, di poter avere un ricordo "green" dei propri cari venuti a mancare.
La gioia era di certo per la piantumazione dei primi alberi. «È il miglior modo – hanno commentato dal Circolo - per radicare su questa terra il ricordo di chi ha lasciato un segno durante la sua vita. Attraverso la donazione e la piantumazione di un albero si contribuisce non solo a ricordare una persona cara ma anche a dare un futuro a chi erediterà questa terra. Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questa iniziativa che continuerà con la disponibilità di tantissimi cittadini che ci stanno contattando per aderire. Possiamo lasciare un mondo migliore di come l'abbiamo trovato». A pochi metri da dove un nuovo testimone verde veniva donato alla città, un altro testimone veniva defraudato. Al posto di alcune piante di cycas messe a dimora nei mesi scorsi dall'amministrazione ci sono infatti adesso soltanto le buche lasciate vuote da chi le ha portate via. Rubate trattando la Villa Comunale come un magazzino da cui prendere tutto ciò che passa per la testa. Da chi, ovviamente, non si fa scrupoli di sottrarli ad un privato, figurarsi da uno spazio pubblico.
«Questa foto è simbolo della stupidità umana – è stato il commento di Marco Tribuzio, presidente del Banco delle Opere di Carità e tra gli animatori dell'iniziativa ambientalista - sembra una semplice buca scavata nella terra, ma in realtà in quella buca era stata messa a dimora una cycas che abbelliva la nostra villa comunale. E così un giorno (o una notte) qualche demente l'ha notata e ha deciso di portarsela a casa. E non ne ha preso solo una, ma più di una. Mi ha ricordato la famosa coppia di ladri di piante che rubarono il cactus all'esterno di casa mia. Siete una rovina per questo paese e spero che prima o poi qualcuno ve lo faccia capire».
«Per ogni azione cattiva 11 positive - è invece l'esortazione di Antonella Vaccaro, consigliere comunale del Partito Democratico - Sono persone povere di spirito ma la nostra ricchezza d'animo è maggiore, se necessario e se possibile, metteremo un albero in più anche per questo. A pensarci meglio, dovremmo fare una piantumazione per ogni furto. Bitonto diventerebbe un unico polmone verde!»
Sentimenti contrastanti ieri durante la messa a dimora dei primi "Alberi della Memoria", l'iniziativa del circolo Legambiente di Bitonto, intitolato a Pino Di Terlizzi, per aumentare il patrimonio arboreo cittadino e nello stesso tempo consentire a chi ne sente l'esigenza, di poter avere un ricordo "green" dei propri cari venuti a mancare.
La gioia era di certo per la piantumazione dei primi alberi. «È il miglior modo – hanno commentato dal Circolo - per radicare su questa terra il ricordo di chi ha lasciato un segno durante la sua vita. Attraverso la donazione e la piantumazione di un albero si contribuisce non solo a ricordare una persona cara ma anche a dare un futuro a chi erediterà questa terra. Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questa iniziativa che continuerà con la disponibilità di tantissimi cittadini che ci stanno contattando per aderire. Possiamo lasciare un mondo migliore di come l'abbiamo trovato». A pochi metri da dove un nuovo testimone verde veniva donato alla città, un altro testimone veniva defraudato. Al posto di alcune piante di cycas messe a dimora nei mesi scorsi dall'amministrazione ci sono infatti adesso soltanto le buche lasciate vuote da chi le ha portate via. Rubate trattando la Villa Comunale come un magazzino da cui prendere tutto ciò che passa per la testa. Da chi, ovviamente, non si fa scrupoli di sottrarli ad un privato, figurarsi da uno spazio pubblico.
«Questa foto è simbolo della stupidità umana – è stato il commento di Marco Tribuzio, presidente del Banco delle Opere di Carità e tra gli animatori dell'iniziativa ambientalista - sembra una semplice buca scavata nella terra, ma in realtà in quella buca era stata messa a dimora una cycas che abbelliva la nostra villa comunale. E così un giorno (o una notte) qualche demente l'ha notata e ha deciso di portarsela a casa. E non ne ha preso solo una, ma più di una. Mi ha ricordato la famosa coppia di ladri di piante che rubarono il cactus all'esterno di casa mia. Siete una rovina per questo paese e spero che prima o poi qualcuno ve lo faccia capire».
«Per ogni azione cattiva 11 positive - è invece l'esortazione di Antonella Vaccaro, consigliere comunale del Partito Democratico - Sono persone povere di spirito ma la nostra ricchezza d'animo è maggiore, se necessario e se possibile, metteremo un albero in più anche per questo. A pensarci meglio, dovremmo fare una piantumazione per ogni furto. Bitonto diventerebbe un unico polmone verde!»