Politica
Pista ciclabile fra le due stazioni, SI: «Venga reso noto il progetto»
La sezione locale del partito perplessa sull'approvazione del finanziamento da parte della Città Metropolitana
Bitonto - martedì 9 gennaio 2018
10.55
Aveva criticato con fermezza l'amministrazione comunale per l'esclusione del progetto di una pista ciclabile di collegamento fra le due stazioni ferroviarie dalla lista di quelli finanziabili dai fondi Fesr della Regione. Ora che il progetto comunale è stato comunque finanziato con i fondi CIPE della Città Metropolitana chiede che sia fatta chiarezza sui meccanismi che hanno portato al recupero del progetto. La sezione locale di Sinistra Italiana torna sulla questione "pista ciclabile" con una nota in cui esprime tutte le sue perplessità sull'argomento.
«Bene, siamo contenti – si legge nel comunicato - Bitonto avrà la sua pista ciclabile di collegamento tra le due stazioni ferroviarie. Abbiamo appreso dalla pagina facebook del Sindaco che l'intervento verrà finanziato con fondi CIPE dalla Città Metropolitana. Ora però è necessario che il progetto venga reso disponibile sul sito del Comune per permettere ai cittadini di visionarlo. È assolutamente necessario che vengano resi pubblici gli elaborati progettuali, in particolare lo sviluppo longitudinale della pista, le sezioni stradali nei punti critici del tracciato e il rendering».
«Si sa, Sinistra Italiana per genesi politica è attenta alle questioni ecologiche – fanno sapere da SI - per cui accoglie con favore ogni proposta progettuale che tuteli l'ambiente. Si rammenta, però, che le piste ciclabili vanno inserite in un contesto non solo di recupero del territorio ma anche di salvaguardia degli aspetti paesaggistici cercando di trovare soluzioni che garantiscano un flusso continuo, protetto e sicuro, ben accessibile, tale da invogliarne l'uso scoraggiando l'utilizzo di percorsi alternativi».
Per il partito bitontino il rischio è che si possano ripetere «gli errori del passato, sprecando risorse finanziarie per realizzare piste ciclabili come quella di via Galileo Galilei (deposito ENEL) puntualmente ignorata dai ciclisti. Sinistra Italiana è al corrente dell'esistenza di una normativa tecnica specialistica destinata alla realizzazione di piste ciclabili, per questo è preoccupata dal fatto che lo stesso progetto, si presume, prima esaminato da una commissione tecnica di valutazione regionale con esito negativo, sia stato successivamente valutato finanziabile, invece, dalla Città Metropolitana. Se non era ammissibile a finanziamento con fondi comunitari FESR come mai è stato considerato ammissibile a finanziamento con fondi CIPE?».
«Questa situazione è allarmate – si legge ancora nella nota - non vorremmo che il finanziamento fosse un semplice messaggio pubblicitario ovvero uno spot di propaganda pre elettorale o peggio ancora una sorta di risarcimento morale alla Città di Bitonto per le ultime vicende che hanno sconvolto l'intera opinione pubblica della nazione. Non confondiamo i cittadini di Bitonto, le piste ciclabili vanno realizzate con criteri che salvaguardino la condivisione dello spazio stradale in cui pedoni, ciclisti e veicoli a motore hanno la consapevolezza di muoversi nel rispetto reciproco, in condizioni di sicurezza. Non si sprechi denaro pubblico per rincorrere altre finalità!».
«Bene, siamo contenti – si legge nel comunicato - Bitonto avrà la sua pista ciclabile di collegamento tra le due stazioni ferroviarie. Abbiamo appreso dalla pagina facebook del Sindaco che l'intervento verrà finanziato con fondi CIPE dalla Città Metropolitana. Ora però è necessario che il progetto venga reso disponibile sul sito del Comune per permettere ai cittadini di visionarlo. È assolutamente necessario che vengano resi pubblici gli elaborati progettuali, in particolare lo sviluppo longitudinale della pista, le sezioni stradali nei punti critici del tracciato e il rendering».
«Si sa, Sinistra Italiana per genesi politica è attenta alle questioni ecologiche – fanno sapere da SI - per cui accoglie con favore ogni proposta progettuale che tuteli l'ambiente. Si rammenta, però, che le piste ciclabili vanno inserite in un contesto non solo di recupero del territorio ma anche di salvaguardia degli aspetti paesaggistici cercando di trovare soluzioni che garantiscano un flusso continuo, protetto e sicuro, ben accessibile, tale da invogliarne l'uso scoraggiando l'utilizzo di percorsi alternativi».
Per il partito bitontino il rischio è che si possano ripetere «gli errori del passato, sprecando risorse finanziarie per realizzare piste ciclabili come quella di via Galileo Galilei (deposito ENEL) puntualmente ignorata dai ciclisti. Sinistra Italiana è al corrente dell'esistenza di una normativa tecnica specialistica destinata alla realizzazione di piste ciclabili, per questo è preoccupata dal fatto che lo stesso progetto, si presume, prima esaminato da una commissione tecnica di valutazione regionale con esito negativo, sia stato successivamente valutato finanziabile, invece, dalla Città Metropolitana. Se non era ammissibile a finanziamento con fondi comunitari FESR come mai è stato considerato ammissibile a finanziamento con fondi CIPE?».
«Questa situazione è allarmate – si legge ancora nella nota - non vorremmo che il finanziamento fosse un semplice messaggio pubblicitario ovvero uno spot di propaganda pre elettorale o peggio ancora una sorta di risarcimento morale alla Città di Bitonto per le ultime vicende che hanno sconvolto l'intera opinione pubblica della nazione. Non confondiamo i cittadini di Bitonto, le piste ciclabili vanno realizzate con criteri che salvaguardino la condivisione dello spazio stradale in cui pedoni, ciclisti e veicoli a motore hanno la consapevolezza di muoversi nel rispetto reciproco, in condizioni di sicurezza. Non si sprechi denaro pubblico per rincorrere altre finalità!».