Politica
Politica diffusa e “smart practice”: riapre a Bitonto Officina Partecipata
Il movimento punta a coinvolgere il maggior numero di cittadini nella programmazione delle attività comunali
Bitonto - martedì 24 dicembre 2019
9.32
Un percorso che porti a un maggiore coinvolgimento dei cittadini nella scelta delle linee guida del Comune, declinate in ottica "smart" e sostenibile. È questo, in estrema sintesi, l'obiettivo programmatico di Officina Partecipata, il collettivo civico che ha riaperto i battenti a Bitonto dopo l'esperienza, non proprio fortunata, del 2017.
Riparte innanzitutto dal portavoce pro-tempore, Francesco Giordano - assessore della prima giunta Abbaticchio dopo le dimissioni di Michele Daucelli - e dal responsabile dell'organizzazione, Giuseppe Rucci.
Il movimento è «fondato sui valori della democrazia partecipata – spiega in una nota Giordano - e sul porre l'attenzione nel provare a rendere la vita di ogni singolo cittadino, senza differenze di classe, colore e origine, il più "sostenibile" possibile e dignitosa. Si riunirà settimanalmente a partire da venerdì 10 gennaio 2020 presso la sede della costituenda Biblioteca Sociale Multiculturale "Gianni Rodari" in via Giosuè Carducci 11/13;(ex sede del circolo serale ARCI Train de Vie)».
«Il collettivo – spiega ancora l'ex assessore - nasce dall'esigenza di dar forma ad un esperimento avviato nel 2017 in occasione delle elezioni amministrative ma che sfortunatamente non aveva trovato concretezza. L'intento del collettivo è di recuperare il rapporto con il territorio, soprattutto con le periferie urbane ed umane, rapporto che a tutt'ora ad avviso del collettivo è poco attenzionato e mal interpretato dalla politica in genere. L'idea è di partire dal basso con la pratica dell'ascolto che è in disuso fino a giungere ad avere l'ambizione di divenire il soggetto rappresentante di politiche "smart", sostenibili ed inclusive. Saranno promosse iniziative che valorizzeranno la partecipazione e il protagonismo dei cittadini. Queste iniziative saranno utili ad individuare le istanze prioritarie dei cittadini di Bitonto, Palombaio e Mariotto. Tali istanze diventeranno punti programmatici, che qualificheranno l'impegno e le prospettive di questo movimento civico. I punti individuati si tradurranno in proposte operative, che saranno vagliate in tutti i loro aspetti sulla base delle risorse disponibili, a cominciare da quelle dell'ente comunale, per diventare proposte organiche e concrete. Le attività e le proposte programmatiche saranno presentate a seguito di un vero e proprio manifesto politico che sarà elaborato nei prossimi mesi con la partecipazione di quanti vorranno dare il loro personale contributo».
«La scommessa vera del "Officina Partecipata" - conclude la nota - è quella di riuscire ad a riavvicinare i cittadini alla politica grazie ad un'azione di governo della cosa pubblica che sia il più possibile: tempestiva, realistica, efficace e lungimirante».
Riparte innanzitutto dal portavoce pro-tempore, Francesco Giordano - assessore della prima giunta Abbaticchio dopo le dimissioni di Michele Daucelli - e dal responsabile dell'organizzazione, Giuseppe Rucci.
Il movimento è «fondato sui valori della democrazia partecipata – spiega in una nota Giordano - e sul porre l'attenzione nel provare a rendere la vita di ogni singolo cittadino, senza differenze di classe, colore e origine, il più "sostenibile" possibile e dignitosa. Si riunirà settimanalmente a partire da venerdì 10 gennaio 2020 presso la sede della costituenda Biblioteca Sociale Multiculturale "Gianni Rodari" in via Giosuè Carducci 11/13;(ex sede del circolo serale ARCI Train de Vie)».
«Il collettivo – spiega ancora l'ex assessore - nasce dall'esigenza di dar forma ad un esperimento avviato nel 2017 in occasione delle elezioni amministrative ma che sfortunatamente non aveva trovato concretezza. L'intento del collettivo è di recuperare il rapporto con il territorio, soprattutto con le periferie urbane ed umane, rapporto che a tutt'ora ad avviso del collettivo è poco attenzionato e mal interpretato dalla politica in genere. L'idea è di partire dal basso con la pratica dell'ascolto che è in disuso fino a giungere ad avere l'ambizione di divenire il soggetto rappresentante di politiche "smart", sostenibili ed inclusive. Saranno promosse iniziative che valorizzeranno la partecipazione e il protagonismo dei cittadini. Queste iniziative saranno utili ad individuare le istanze prioritarie dei cittadini di Bitonto, Palombaio e Mariotto. Tali istanze diventeranno punti programmatici, che qualificheranno l'impegno e le prospettive di questo movimento civico. I punti individuati si tradurranno in proposte operative, che saranno vagliate in tutti i loro aspetti sulla base delle risorse disponibili, a cominciare da quelle dell'ente comunale, per diventare proposte organiche e concrete. Le attività e le proposte programmatiche saranno presentate a seguito di un vero e proprio manifesto politico che sarà elaborato nei prossimi mesi con la partecipazione di quanti vorranno dare il loro personale contributo».
«La scommessa vera del "Officina Partecipata" - conclude la nota - è quella di riuscire ad a riavvicinare i cittadini alla politica grazie ad un'azione di governo della cosa pubblica che sia il più possibile: tempestiva, realistica, efficace e lungimirante».