Cronaca
Polizia a caccia di ambulanti abusivi a Bitonto, ma in molti li difendono
Abbaticchio: «Danneggiano commercianti onesti, spesso anch’essi in condizioni di disagio»
Bitonto - giovedì 5 luglio 2018
11.39
Un'operazione contro i venditori ambulanti abusivi, da molti chiesta da tempo, che si è trasformata in un'invettiva contro le Forze dell'Ordine. È accaduto negli scorsi giorni a Bitonto dove la Polizia Municipale e gli uomini della Polizia di Stato hanno passato al setaccio i tanti commercianti ambulanti che sono fioccati negli ultimi mesi in città, ottenendone in cambio, in molti casi, gli attacchi di alcuni cittadini che chiedevano fossero lasciati liberi di "lavorare".
Il caso più eclatante è accaduto in via Matteotti dove diversi passanti hanno difeso un ambulante senza le necessarie autorizzazioni che aveva dato in escandescenze davanti all'invito degli agenti di interrompere la sua attività.
Una serie di episodi che ha costretto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, a intervenire sulla vicenda per mettere in chiaro alcuni aspetti.
«I tentativi di mediazione continui non hanno avuto effetto – ha detto il primo cittadino commentando la notizia - mediazione unicamente rivolta a far rispettare il codice della strada agli "ambulanti" che vendono con regolare licenza e, sono, quindi, tutelati dalle leggi in materia. Per coloro invece che, in stato di disagio sociale, cercano di vendere abusivamente ritengo che un occhio alla legalità dovremmo averlo anche come cittadini non investiti dal ruolo istituzionale».
Le motivazioni addotte da Abbaticchio sono fin troppo evidenti: «Prima di tutto l'abusivismo (ove c'è quando, per esempio, non è presente regolare licenza a vendere come "ambulanti") comporta che le forze dell'ordine non possono facilmente verificare se la merce da vendere sia, per esempio, non oggetto di rapine o furti ai danni di poveri coltivatori diretti che, a loro volta, nella gran parte dei casi sono certamente in stato di disagio sociale». Senza considerare poi che «ci sono tanti operatori certamente in condizione di disagio sociale che versano comunque le tasse allo Stato perchè vogliono una comunità migliore e non ritengono giusto che l'evasione fiscale ricada sulle tasche dei cittadini onesti che poi pagheranno ancora di più», fa notare il sindaco. A tutto ciò si aggiunge, secondo il primo cittadino, che «chi è certamente in condizione di disagio sociale e opera come abusivo potrebbe aver dimenticato che c'è comunque uno sportello di segretariato sociale in grado di informarlo di attività come il reddito di dignità, di occasioni di riscatto legale che non "snobberei" a favore del mercato nero».
«Per questo e per tanti altri motivi che non mi dilungo a illustrare – ha concluso Abbaticchio - vorrei ringraziare le forze dell'ordine intervenute e la Polizia Municipale di Bitonto per aver svolto il proprio servizio alla Comunità in ragione del giuramento prestato verso la Costituzione Italiana».
Il caso più eclatante è accaduto in via Matteotti dove diversi passanti hanno difeso un ambulante senza le necessarie autorizzazioni che aveva dato in escandescenze davanti all'invito degli agenti di interrompere la sua attività.
Una serie di episodi che ha costretto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, a intervenire sulla vicenda per mettere in chiaro alcuni aspetti.
«I tentativi di mediazione continui non hanno avuto effetto – ha detto il primo cittadino commentando la notizia - mediazione unicamente rivolta a far rispettare il codice della strada agli "ambulanti" che vendono con regolare licenza e, sono, quindi, tutelati dalle leggi in materia. Per coloro invece che, in stato di disagio sociale, cercano di vendere abusivamente ritengo che un occhio alla legalità dovremmo averlo anche come cittadini non investiti dal ruolo istituzionale».
Le motivazioni addotte da Abbaticchio sono fin troppo evidenti: «Prima di tutto l'abusivismo (ove c'è quando, per esempio, non è presente regolare licenza a vendere come "ambulanti") comporta che le forze dell'ordine non possono facilmente verificare se la merce da vendere sia, per esempio, non oggetto di rapine o furti ai danni di poveri coltivatori diretti che, a loro volta, nella gran parte dei casi sono certamente in stato di disagio sociale». Senza considerare poi che «ci sono tanti operatori certamente in condizione di disagio sociale che versano comunque le tasse allo Stato perchè vogliono una comunità migliore e non ritengono giusto che l'evasione fiscale ricada sulle tasche dei cittadini onesti che poi pagheranno ancora di più», fa notare il sindaco. A tutto ciò si aggiunge, secondo il primo cittadino, che «chi è certamente in condizione di disagio sociale e opera come abusivo potrebbe aver dimenticato che c'è comunque uno sportello di segretariato sociale in grado di informarlo di attività come il reddito di dignità, di occasioni di riscatto legale che non "snobberei" a favore del mercato nero».
«Per questo e per tanti altri motivi che non mi dilungo a illustrare – ha concluso Abbaticchio - vorrei ringraziare le forze dell'ordine intervenute e la Polizia Municipale di Bitonto per aver svolto il proprio servizio alla Comunità in ragione del giuramento prestato verso la Costituzione Italiana».