Lavori pubblici
Ponte sulla Sp231, parla l'azienda: «Ci fu errore progettuale»
«Nessuna responsabilità di Comune e Città Metropolitana. Ma chi può aiuti invece di strumentalizzare»
Bitonto - domenica 9 giugno 2019
11.52
Un problema grave, le cui responsabilità si perdono nelle falle di molti anni fa, ma per il quale è necessario trovare una soluzione piuttosto che usare l'argomento come arma politica contro l'avversario di turno. Questa, in estrema sintesi, la posizione della RGN Costruzioni Srl sulla vicenda del cantiere per il ponte sulla Poligonale con cui scavalcare la Sp231 e che però da anni procede tra lunghi stop e lente ripartenze. L'azienda ha voluto rispondere alle polemiche innescate negli scorsi giorni sui quotidiani online da una nota stampa del consigliere regionale Domenico Damascelli, cui aveva fatto seguito la replica del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, in cui aveva riportato le iniziative intraprese dal Comune per risolvere la questione.
«La storia inizia con una gara d'appalto del 2011 – spiegano dalla RGN Costruzioni - vinta dalla costituita ATI (Associazione Temporanea d'Impresa, n.d.r.) SACI Srl e Di Costanzo Segnaletica Srl, nomi a nessuno noti, in quanto aziende fuori regione (indovinate quale regione). Nel 2013, attenzione 2013, la SACI Srl vende un ramo d'azienda con relativa gara vinta, alla RGN Costruzioni Srl, azienda a voi nota in quanto lavora nei nostri territori e questa subentra al contratto già firmato con un ATI tra RGN Costruzioni Srl e Di Costanzo segnaletica. Di qui inizia la storia».
«Ci rendiamo conto che c'è un errore progettuale – si legge ancora nella nota - che facciamo presente alla allora Provincia. Naturalmente opera ferma e nuovo progetto di Variante approvato nel lontano Dicembre 2016. Nel frattempo cosa succede? La Di Costanzo Segnaletica Srl va in liquidazione, non ha interesse a regolarizzare il Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva, n.d.r.) ne tanto meno di regolarizzare le attestazioni varie. Chi naturalmente conosce qualche cosina sul codice degli appalti sa di cosa parlo e della gravità della situazione che si è purtroppo creata. Situazione non imputabile a Città Metropolitana ex Provincia, e nemmeno a RGN Costruzioni. Manco a Di Costanzo "poverini", il Comune non c'entra. In realtà non ci sono colpe, purtroppo intoppi burocratici, che noi della Rgn Costruzioni srl, il Dirigente di Città Metropolitana, il Rup e il direttore dei lavori stiamo cercando di risolvere vedendo l'anima anche al diavolo».
Il rammarico dei responsabili dell'azienda è però che «questo non si vede sui giornali e nemmeno sulle pagine Fb, quello che si vede è un inutile e sterile polemica politica generalmente pre-elettorale. Mica ci stiamo preparando alle regionali 2020? A Domenico Damascelli, che ha tanto a cuore il territorio, si informi sulla veridicità di quanto detto e ci aiuti se può! Al Sindaco Michele Abbaticchio idem, ci aiuti se può! Al Ciminiello di turno che dire ci aiuti pure lei!».
«Ci stiamo mettendo l'anima per risolvere la questione – conclude la responsabile della ditta – sarebbe un atto dovuto, oltre a me stessa, anche al Dirigente, al Rup e al Direttore Tecnico che stanno lavorando seriamente sulla questione ingarbugliata, alla RGN Costruzioni che ha investito soldoni e più di tutti a mio padre che ci crede ancora e a tutti quei bitontini non "sterili"».
«La storia inizia con una gara d'appalto del 2011 – spiegano dalla RGN Costruzioni - vinta dalla costituita ATI (Associazione Temporanea d'Impresa, n.d.r.) SACI Srl e Di Costanzo Segnaletica Srl, nomi a nessuno noti, in quanto aziende fuori regione (indovinate quale regione). Nel 2013, attenzione 2013, la SACI Srl vende un ramo d'azienda con relativa gara vinta, alla RGN Costruzioni Srl, azienda a voi nota in quanto lavora nei nostri territori e questa subentra al contratto già firmato con un ATI tra RGN Costruzioni Srl e Di Costanzo segnaletica. Di qui inizia la storia».
«Ci rendiamo conto che c'è un errore progettuale – si legge ancora nella nota - che facciamo presente alla allora Provincia. Naturalmente opera ferma e nuovo progetto di Variante approvato nel lontano Dicembre 2016. Nel frattempo cosa succede? La Di Costanzo Segnaletica Srl va in liquidazione, non ha interesse a regolarizzare il Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva, n.d.r.) ne tanto meno di regolarizzare le attestazioni varie. Chi naturalmente conosce qualche cosina sul codice degli appalti sa di cosa parlo e della gravità della situazione che si è purtroppo creata. Situazione non imputabile a Città Metropolitana ex Provincia, e nemmeno a RGN Costruzioni. Manco a Di Costanzo "poverini", il Comune non c'entra. In realtà non ci sono colpe, purtroppo intoppi burocratici, che noi della Rgn Costruzioni srl, il Dirigente di Città Metropolitana, il Rup e il direttore dei lavori stiamo cercando di risolvere vedendo l'anima anche al diavolo».
Il rammarico dei responsabili dell'azienda è però che «questo non si vede sui giornali e nemmeno sulle pagine Fb, quello che si vede è un inutile e sterile polemica politica generalmente pre-elettorale. Mica ci stiamo preparando alle regionali 2020? A Domenico Damascelli, che ha tanto a cuore il territorio, si informi sulla veridicità di quanto detto e ci aiuti se può! Al Sindaco Michele Abbaticchio idem, ci aiuti se può! Al Ciminiello di turno che dire ci aiuti pure lei!».
«Ci stiamo mettendo l'anima per risolvere la questione – conclude la responsabile della ditta – sarebbe un atto dovuto, oltre a me stessa, anche al Dirigente, al Rup e al Direttore Tecnico che stanno lavorando seriamente sulla questione ingarbugliata, alla RGN Costruzioni che ha investito soldoni e più di tutti a mio padre che ci crede ancora e a tutti quei bitontini non "sterili"».