Vita di città
Porta Baresana bicolor? Rassicurazioni dalla Soprintendenza ma niente fondi aggiuntivi
Interventi anche alla parte posteriore. Damascelli: «Dall'amministrazione solo polemiche»
Bitonto - lunedì 4 marzo 2019
10.36
I lavori per il restauro di Porta Baresana non riguarderanno l'intera struttura, ma la differenza di colore fra la facciata interessata dai lavori, quella prospiciente piazza Moro, e le altre non sarà così evidente perchè anche le altre riceveranno una superficiale attività di pulitura. È questo, in estrema sintesi, quello che emerge dall'analisi dei documenti relativi all'intervento di recupero di uno dei più importanti monumenti di Bitonto, reso possibile grazie alla richiesta del consigliere regionale Domenico Damascelli (FI) e che alcune perplessità aveva suscitato per l'impossibilità di ripulire l'intera sua superficie.
Il forzista aveva ravvisato una certa "ostilità" nei confronti della sua iniziativa da parte degli uffici comunali, motivata, secondo il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, dallo sgradevole effetto "bicolor" che avrebbe potuto subire la porta per il restauro parziale previsto. Tanto che il primo cittadino aveva spiegato di essersi mobilitato per chiedere alla Regione Puglia un ulteriore intervento per completare l'opera.
In realtà, dando un'occhiata alla relazione tecnica dei lavori in corso, si nota che una serie di attività, sia pur meno approfondite, sono previste anche nella parte posteriore del monumento. In particolare nella parte basamentale, attaccata nel 2012 dall'incendio di un cassonetto che ne annerì la parte che si affaccia su piazza Cavour, parzialmente ripulita da un improprio intervento con una idropulitrice da un comune cittadino.
«Al fine di consentire il restauro conservativo del monumento architettonico di interesse artistico, storico e culturale Porta Baresana di Bitonto, appartenente al patrimonio pubblico, posto all'ingresso della piazza su cui è allocata la Galleria Nazionale della Puglia, nel bilancio regionale autonomo, nell'ambito della Missione 20, Programma 01, Titolo 01, è assegnata una dotazione finanziaria, in termini competenza e cassa, per l'esercizio finanziario 2018, di euro 50mila. Con deliberazione della Giunta regionale sono stabiliti i criteri e le modalità di assegnazione e rendicontazione delle risorse di cui al comma 1. Questa è la norma, a mia firma, con cui ho ottenuto lo stanziamento di 50mila euro, da parte della Regione Puglia, per il restauro di Porta Baresana a Bitonto. Un monumento simbolo della città, offuscato dai segni del tempo e dall'inquinamento, che ora potrà essere riqualificato». Con questa dichiarazione Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia, ha commentato l'episodio, ricordando la norma con cui è stato ottenuto il finanziamento.
«La norma, qui riportata testualmente – aggiunge – non fa alcun distinguo fra le diverse facciate della porta. Non mi aspettavo certo i ringraziamenti dell'amministrazione comunale, ma neppure sterili polemiche, considerato che lo stanziamento ottenuto in Consiglio regionale è stato una conquista per tutti i bitontini. La Regione ha trasferito i fondi direttamente alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Bari, perché desse esecuzione al progetto».
«Quando ho letto su BitontoViva di un effetto bicolor derivante dal restauro in corso, paventato dal sindaco Abbaticchio, ho subito interpellato il direttore della Soprintendenza per avere chiarimenti, sottolineando la mia ferma contrarietà ad un risultato bicromatico. Il direttore Luigi La Rocca – chiarisce Damascelli – mi ha spiegato che la parte più sostanziosa del finanziamento è stata destinata al restauro della facciata maggiormente in degrado, quella prospiciente piazza Moro, ma che i lavori interesseranno anche le altre superfici della porta».
«In risposta alle spiegazioni richieste dal dipartimento della Valorizzazione territoriale sul restauro, la Soprintendenza – riporta il consigliere Fi – spiega che anche nella parte posteriore del monumento, in particolare nella porzione basamentale annerita nel 2012 dall'incendio di un cassonetto, "l'intervento previsto comprenderà una prima fase rivolta alla rimozione del nerofumo residuo ed una seconda fase comprendente le operazioni di consolidamento e successiva pulitura delle porzioni di muratura fratturate e decoese. Per questo è in programma anche la revisione e la pulitura del paramento centrale che si affaccia su piazza Cavour, per la rimozione di scritte e macchie di varia natura"».
«Ho chiesto delucidazioni anche in merito alle dichiarazioni a BitontoViva del sindaco Abbaticchio, su un impegno a cercare nuovi fondi per il restauro del monumento da parte degli uffici della sezione Valorizzazione territoriale della Regione Puglia. La dirigente Silvia Pellegrini, in una lettera che allego, smentisce quanto asserito dal sindaco, chiarendo di non aver avviato alcun procedimento per lo stanziamento di ulteriori risorse finanziarie, non essendo nei compiti e nelle prerogative delle strutture regionali. Chiarisce altresì che, né dalla Soprintendenza né dal Comune di Bitonto, è mai pervenuta alcuna richiesta formale di necessità di incremento del finanziamento».
«Al di là di tutto – prosegue Damascelli – mi chiedo perché Abbaticchio, visto che riteneva necessarie risorse aggiuntive, non abbia messo a disposizione neppure un centesimo dalle casse comunali. Così avremmo potuto unire le forze».
«Ad ogni buon conto io ho fatto il mio, ho preso tutte le informazioni del caso e, se dovesse risultare necessario – conclude – sono pronto ad attivarmi nuovamente per la mia città».
Il forzista aveva ravvisato una certa "ostilità" nei confronti della sua iniziativa da parte degli uffici comunali, motivata, secondo il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, dallo sgradevole effetto "bicolor" che avrebbe potuto subire la porta per il restauro parziale previsto. Tanto che il primo cittadino aveva spiegato di essersi mobilitato per chiedere alla Regione Puglia un ulteriore intervento per completare l'opera.
In realtà, dando un'occhiata alla relazione tecnica dei lavori in corso, si nota che una serie di attività, sia pur meno approfondite, sono previste anche nella parte posteriore del monumento. In particolare nella parte basamentale, attaccata nel 2012 dall'incendio di un cassonetto che ne annerì la parte che si affaccia su piazza Cavour, parzialmente ripulita da un improprio intervento con una idropulitrice da un comune cittadino.
«Al fine di consentire il restauro conservativo del monumento architettonico di interesse artistico, storico e culturale Porta Baresana di Bitonto, appartenente al patrimonio pubblico, posto all'ingresso della piazza su cui è allocata la Galleria Nazionale della Puglia, nel bilancio regionale autonomo, nell'ambito della Missione 20, Programma 01, Titolo 01, è assegnata una dotazione finanziaria, in termini competenza e cassa, per l'esercizio finanziario 2018, di euro 50mila. Con deliberazione della Giunta regionale sono stabiliti i criteri e le modalità di assegnazione e rendicontazione delle risorse di cui al comma 1. Questa è la norma, a mia firma, con cui ho ottenuto lo stanziamento di 50mila euro, da parte della Regione Puglia, per il restauro di Porta Baresana a Bitonto. Un monumento simbolo della città, offuscato dai segni del tempo e dall'inquinamento, che ora potrà essere riqualificato». Con questa dichiarazione Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia, ha commentato l'episodio, ricordando la norma con cui è stato ottenuto il finanziamento.
«La norma, qui riportata testualmente – aggiunge – non fa alcun distinguo fra le diverse facciate della porta. Non mi aspettavo certo i ringraziamenti dell'amministrazione comunale, ma neppure sterili polemiche, considerato che lo stanziamento ottenuto in Consiglio regionale è stato una conquista per tutti i bitontini. La Regione ha trasferito i fondi direttamente alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Bari, perché desse esecuzione al progetto».
«Quando ho letto su BitontoViva di un effetto bicolor derivante dal restauro in corso, paventato dal sindaco Abbaticchio, ho subito interpellato il direttore della Soprintendenza per avere chiarimenti, sottolineando la mia ferma contrarietà ad un risultato bicromatico. Il direttore Luigi La Rocca – chiarisce Damascelli – mi ha spiegato che la parte più sostanziosa del finanziamento è stata destinata al restauro della facciata maggiormente in degrado, quella prospiciente piazza Moro, ma che i lavori interesseranno anche le altre superfici della porta».
«In risposta alle spiegazioni richieste dal dipartimento della Valorizzazione territoriale sul restauro, la Soprintendenza – riporta il consigliere Fi – spiega che anche nella parte posteriore del monumento, in particolare nella porzione basamentale annerita nel 2012 dall'incendio di un cassonetto, "l'intervento previsto comprenderà una prima fase rivolta alla rimozione del nerofumo residuo ed una seconda fase comprendente le operazioni di consolidamento e successiva pulitura delle porzioni di muratura fratturate e decoese. Per questo è in programma anche la revisione e la pulitura del paramento centrale che si affaccia su piazza Cavour, per la rimozione di scritte e macchie di varia natura"».
«Ho chiesto delucidazioni anche in merito alle dichiarazioni a BitontoViva del sindaco Abbaticchio, su un impegno a cercare nuovi fondi per il restauro del monumento da parte degli uffici della sezione Valorizzazione territoriale della Regione Puglia. La dirigente Silvia Pellegrini, in una lettera che allego, smentisce quanto asserito dal sindaco, chiarendo di non aver avviato alcun procedimento per lo stanziamento di ulteriori risorse finanziarie, non essendo nei compiti e nelle prerogative delle strutture regionali. Chiarisce altresì che, né dalla Soprintendenza né dal Comune di Bitonto, è mai pervenuta alcuna richiesta formale di necessità di incremento del finanziamento».
«Al di là di tutto – prosegue Damascelli – mi chiedo perché Abbaticchio, visto che riteneva necessarie risorse aggiuntive, non abbia messo a disposizione neppure un centesimo dalle casse comunali. Così avremmo potuto unire le forze».
«Ad ogni buon conto io ho fatto il mio, ho preso tutte le informazioni del caso e, se dovesse risultare necessario – conclude – sono pronto ad attivarmi nuovamente per la mia città».