Territorio e Ambiente
Porta Baresana torna a far brillare il centro storico di Bitonto
Ma solo da un lato: adesso la politica locale superi le divisioni e lavori per completare il restauro
Bitonto - venerdì 29 marzo 2019
9.13
Torna a splendere uno dei gioielli del centro storico di Bitonto: Porta Baresana, accesso monumentale alla zona antica della città, non è più coperta dalle impalcature che ne hanno consentito il restauro della facciata principale e ha restituito a bitontini e turisti uno dei panorami più belli di Puglia.
Merito di un emendamento del consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, che è riuscito a far destinare alla porta un finanziamento da 50mila euro. Insufficienti però a restaurare il monumento nella sua interezza: l'intervento si è concentrato infatti solo su una delle facciate del monumento, quella prospiciente piazza Moro, e, nonostante le rassicurazioni della Soprintendenza, la differenza con gli altri lati è visibile. Non un vero e proprio effetto "bicolor", come accaduto per anni alla vicina chiesa di San Gaetano, ma in ogni caso una differenza evidente su cui sarà necessario intervenire. La ditta incaricata del lavoro, come da capitolato, ha effettuato solo una pulizia superficiale delle altre facciate, con la rimozione delle erbacce e dei calcinacci instabili, ma per rendere omogeneo il lavoro sono necessari lavori più profondi. E più costosi.
La speranza adesso è che la politica superi le divisioni che hanno caratterizzato le procedure preparatorie a questo intervento di restauro, con i sostenitori (e parzialmente anche i diretti interessati) di Damascelli e del sindaco Abbaticchio a sfidarsi sul provvidenziale finanziamento ottenuto dal forzista, portato a casa nonostante fosse all'opposizione in consiglio regionale, e i quasi 50 milioni di euro incassati dal primo cittadino, con cui sono stati recuperati, per esempio, beni abbandonati come Villa Sylos (La Contessa) e il chiostro di San Domenico, o sono state realizzate nuove strutture come il Polisportivo Borsellino nella Piscina Comunale, alcuni parchi, l'orto sociale della 167 e il Centro Tecnologico in zona Artigianale. Senza considerare il restauro del LungoLama, del vecchio Macello e di Piazza Caduti del Terrorismo che dovranno iniziare a breve.
Paragoni improponibili perchè insensati visti i diversi ruoli ricoperti dalle due cariche istituzionali, che però hanno avuto l'effetto di dividere le forze anziché unirle.
Negli scorsi giorni Damascelli aveva suggerito l'idea di far "adottare" il monumento da una scuola bitontina, grazie al bando della Regione Puglia con cui si dà la possibilità a un istituto scolastico di presentare un progetto di valorizzazione di un bene pubblico grazie a un finanziamento da 30mila euro messo a disposizione dalla Sezione Valorizzazione Territoriale della Regione.
Parallelamente il sindaco Abbaticchio ha spiegato di aver effettuato «un sopralluogo negli scorsi giorni con il dottor La Rocca e l'impresa per visionare il cantiere del restauro di parte di porta Baresana. All'interno del nostro monumento, sono state visionate infiltrazioni che, inevitabilmente, hanno in parte annerito le superfici esterne. Sia per consentire l'ingresso ai visitatori che per consegnare la Porta Baresana alla cittadinanza "immacolata", sarà necessario un ulteriore intervento finanziato, vista l'insufficienza dei fondi regionali, da parte del Comune. Vedremo il da farsi».
La possibilità di far coesistere queste due linee d'azione esiste ed è concreta. Ma la politica deve cogliere questa possibilità e lavorare, anche se suo malgrado, in unione di intenti.
Merito di un emendamento del consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, che è riuscito a far destinare alla porta un finanziamento da 50mila euro. Insufficienti però a restaurare il monumento nella sua interezza: l'intervento si è concentrato infatti solo su una delle facciate del monumento, quella prospiciente piazza Moro, e, nonostante le rassicurazioni della Soprintendenza, la differenza con gli altri lati è visibile. Non un vero e proprio effetto "bicolor", come accaduto per anni alla vicina chiesa di San Gaetano, ma in ogni caso una differenza evidente su cui sarà necessario intervenire. La ditta incaricata del lavoro, come da capitolato, ha effettuato solo una pulizia superficiale delle altre facciate, con la rimozione delle erbacce e dei calcinacci instabili, ma per rendere omogeneo il lavoro sono necessari lavori più profondi. E più costosi.
La speranza adesso è che la politica superi le divisioni che hanno caratterizzato le procedure preparatorie a questo intervento di restauro, con i sostenitori (e parzialmente anche i diretti interessati) di Damascelli e del sindaco Abbaticchio a sfidarsi sul provvidenziale finanziamento ottenuto dal forzista, portato a casa nonostante fosse all'opposizione in consiglio regionale, e i quasi 50 milioni di euro incassati dal primo cittadino, con cui sono stati recuperati, per esempio, beni abbandonati come Villa Sylos (La Contessa) e il chiostro di San Domenico, o sono state realizzate nuove strutture come il Polisportivo Borsellino nella Piscina Comunale, alcuni parchi, l'orto sociale della 167 e il Centro Tecnologico in zona Artigianale. Senza considerare il restauro del LungoLama, del vecchio Macello e di Piazza Caduti del Terrorismo che dovranno iniziare a breve.
Paragoni improponibili perchè insensati visti i diversi ruoli ricoperti dalle due cariche istituzionali, che però hanno avuto l'effetto di dividere le forze anziché unirle.
Negli scorsi giorni Damascelli aveva suggerito l'idea di far "adottare" il monumento da una scuola bitontina, grazie al bando della Regione Puglia con cui si dà la possibilità a un istituto scolastico di presentare un progetto di valorizzazione di un bene pubblico grazie a un finanziamento da 30mila euro messo a disposizione dalla Sezione Valorizzazione Territoriale della Regione.
Parallelamente il sindaco Abbaticchio ha spiegato di aver effettuato «un sopralluogo negli scorsi giorni con il dottor La Rocca e l'impresa per visionare il cantiere del restauro di parte di porta Baresana. All'interno del nostro monumento, sono state visionate infiltrazioni che, inevitabilmente, hanno in parte annerito le superfici esterne. Sia per consentire l'ingresso ai visitatori che per consegnare la Porta Baresana alla cittadinanza "immacolata", sarà necessario un ulteriore intervento finanziato, vista l'insufficienza dei fondi regionali, da parte del Comune. Vedremo il da farsi».
La possibilità di far coesistere queste due linee d'azione esiste ed è concreta. Ma la politica deve cogliere questa possibilità e lavorare, anche se suo malgrado, in unione di intenti.