Cronaca
Processo "Ambiente svenduto", Nichi Vendola condannato
Per l'ex Presidente della Regione Puglia l'accusa di concussione aggravata in concorso
Puglia - lunedì 31 maggio 2021
12.35
L'ex Presidente della Regione Puglia, il terlizzese Nichi Vendola, è stato condannato dalla Corte d'Assise di Taranto nell'ambito del processo "Ambiente Svenduto", conclusosi con una lunga camera di consiglio.
A Vendola è stata inflitta una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione perché ritenuto colpevole di concussione aggravata in concorso. Secondo le tesi degli inquirenti, infatti, il politico di Terlizzi avrebbe esercitato pressioni sull'allora direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, per far "ammorbidire" la posizione della stessa Agenzia regionale nei confronti di Ilva, accusata a sua volta di emissioni nocive.
La Corte d'Assise del capoluogo ionico ha condannato rispettivamente a 22 e 20 anni di reclusione Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell'impianto siderurgico tarantino. Nel processo erano imputati 47 soggetti, 44 persone fisiche.
A Vendola è stata inflitta una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione perché ritenuto colpevole di concussione aggravata in concorso. Secondo le tesi degli inquirenti, infatti, il politico di Terlizzi avrebbe esercitato pressioni sull'allora direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, per far "ammorbidire" la posizione della stessa Agenzia regionale nei confronti di Ilva, accusata a sua volta di emissioni nocive.
La Corte d'Assise del capoluogo ionico ha condannato rispettivamente a 22 e 20 anni di reclusione Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell'impianto siderurgico tarantino. Nel processo erano imputati 47 soggetti, 44 persone fisiche.