Politica
Questionario on line per i bonus spesa da Itc Bitonto col logo del Comune. L'opposizione: «Deprecabile»
Gli attivisti rimuovono il simbolo ma la polemica non si placa: «Strumentalizzati i bisogni della gente»
Bitonto - giovedì 2 aprile 2020
10.00
Un questionario on line lanciato per raccogliere i dati di quanti, non essendo ancora anagrafati dai Servizi Sociali, potrebbero essere interessati a chiedere i bonus spesa che stanno per essere distribuiti da Palazzo Gentile, ma su cui è stato inserito il logo del Comune senza l'autorizzazione di nessuno.
È questa l'accusa rivolta alla sezione di Bitonto di Italia in Comune, protagonista della "appropriazione indebita", dalle forze di opposizione che in un comunicato, hanno stigmatizzato l'episodio. I responsabili dell'iniziativa, dopo le prime telefonate di verifica, hanno rimosso il logo in tutta fretta dalla pagina on-line creata per il questionario, ma la frittata, ormai, era fatta. «È molto deprecabile – si legge nella nota - sia perché appare equivoca da parte del Comune la sponsorizzazione di una iniziativa di una singola forza politica, a ciò peraltro mai debitamente autorizzata, sia perché dovrebbe essere compito proprio del Comune proporre l'iniziativa di un questionario che, per motivi di riservatezza e per i fini essenzialmente pubblici e collettivi sottesi, non può essere demandato a terzi».
Per replicare alle accuse, gli iscritti del partito - di cui il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, è vicepresidente nazionale - hanno prodotto un contro-comunicato, per altro mai consegnato alla redazione di BitontoViva, in cui si rimandano al mittente le accuse di malafede ricevute.
Ma per le forze di opposizione la questione resta la stessa: «Pare alquanto strana che ci sia la disponibilità dell'Amministrazione Comunale e, in capo, del Sindaco alla concessione di tale delega ad un partito, così come insulso si rivela la richiesta dell'assessore al welfare Gaetano De Palma (come risulta da apposito comunicato) solo ai "giovani di Italia in comune" la disponibilità per ausili e aiuti, dimenticando l'urgenza e la necessità di coinvolgere in questo particolare momento tutte le forze politiche della Città».
«Questo atto – conclude il comunicato - appare come una ulteriore offesa all'intelligenza, giacché evidenzia le crepe di una insostenibile strumentalizzazione dei bisogni della gente. Serve ancor più in questo momento il senso di dignità e di rispetto della collettività che purtroppo appaiono ancora una volta latitanti».
È questa l'accusa rivolta alla sezione di Bitonto di Italia in Comune, protagonista della "appropriazione indebita", dalle forze di opposizione che in un comunicato, hanno stigmatizzato l'episodio. I responsabili dell'iniziativa, dopo le prime telefonate di verifica, hanno rimosso il logo in tutta fretta dalla pagina on-line creata per il questionario, ma la frittata, ormai, era fatta. «È molto deprecabile – si legge nella nota - sia perché appare equivoca da parte del Comune la sponsorizzazione di una iniziativa di una singola forza politica, a ciò peraltro mai debitamente autorizzata, sia perché dovrebbe essere compito proprio del Comune proporre l'iniziativa di un questionario che, per motivi di riservatezza e per i fini essenzialmente pubblici e collettivi sottesi, non può essere demandato a terzi».
Per replicare alle accuse, gli iscritti del partito - di cui il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, è vicepresidente nazionale - hanno prodotto un contro-comunicato, per altro mai consegnato alla redazione di BitontoViva, in cui si rimandano al mittente le accuse di malafede ricevute.
Ma per le forze di opposizione la questione resta la stessa: «Pare alquanto strana che ci sia la disponibilità dell'Amministrazione Comunale e, in capo, del Sindaco alla concessione di tale delega ad un partito, così come insulso si rivela la richiesta dell'assessore al welfare Gaetano De Palma (come risulta da apposito comunicato) solo ai "giovani di Italia in comune" la disponibilità per ausili e aiuti, dimenticando l'urgenza e la necessità di coinvolgere in questo particolare momento tutte le forze politiche della Città».
«Questo atto – conclude il comunicato - appare come una ulteriore offesa all'intelligenza, giacché evidenzia le crepe di una insostenibile strumentalizzazione dei bisogni della gente. Serve ancor più in questo momento il senso di dignità e di rispetto della collettività che purtroppo appaiono ancora una volta latitanti».