Cronaca
Rapina da 2 milioni in valori e tabacchi. In manette un 45enne di Bitonto
Si tratta di Giuseppe Climaco. Il 20 ottobre 2021 un commando bloccò un autoarticolato all'uscita di Bari sud
Bitonto - sabato 3 giugno 2023
10.41
C'è una svolta nelle indagini sul maxi colpo messo a segno il 20 ottobre 2021, quando gruppo di rapinatori - sei persone armate e col volto travisato - bloccarono e rapinarono, nei pressi dell'uscita dal casello autostradale di Bari sud, un autoarticolato che trasportava valori e tabacchi, per un bottino pari a 2 milioni di euro.
Questa mattina, infatti, a Bitonto, la Squadra Mobile di Bari ha tratto in arresto, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo pugliese, Angelo Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari, il 45enne bitontino Giuseppe Climaco, accusato, sulla base degli elementi acquisiti, del reato di rapina aggravata in concorso con altre persone non identificate ai danni di un autoarticolato.
I fatti, in relazione ai quali è stata eseguita la misura cautelare da parte del personale della Questura di Bari - l'uomo è stato rinchiuso nel carcere del capoluogo -, risalgono al 20 ottobre 2021, allorquando, un gruppo di rapinatori, nello specifico sei persone armate e con il volto travisato, bloccò e rapinò, nei pressi dell'uscita del casello dell'autostrada A14 Bari sud, un autoarticolato che trasportava un carico di valori e di tabacchi, per un bottino complessivo di circa 2 milioni di euro.
In quella circostanza i sei rapinatori costrinsero l'autista dell'autoarticolato a fermarsi. Proprio il 45enne, per gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Larissa Catella, si sarebbe aggrappato alla cabina dell'autista del mezzo, intimando all'uomo di fermarsi, non sapendo di essere ripreso dalla videosorveglianza del mezzo. Puntata una pistola verso l'autista, l'avrebbero costretto a fermarsi in un'area di sosta per impossessarsi del carico.
Le indagini, estremamente complesse, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Bari, si sono basate, tra l'altro, «sull'analisi del traffico dei dati telefonici dei cellulari in uso all'arrestato - spiegano gli inquirenti - e sulla visione delle immagini registrati dai sistemi di videosorveglianza», fra cui proprio quello installato a bordo del mezzo rapinato, che ha consentito il riconoscimento fonetico e fisico del 45enne, un uomo con precedenti di polizia e penali, noto agli investigatori.
Il 45enne, infatti, è stato riconosciuto grazie ai tratti fisionomici, come «il suo essere goffo nei movimenti, apparentemente panciuto, con un collo tozzo e corto e il naso gibboso nella parte alta», oltre che al riconoscimento fonetico della voce. Gli inquirenti sono a caccia degli altri cinque presunti componenti della banda.
Questa mattina, infatti, a Bitonto, la Squadra Mobile di Bari ha tratto in arresto, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo pugliese, Angelo Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari, il 45enne bitontino Giuseppe Climaco, accusato, sulla base degli elementi acquisiti, del reato di rapina aggravata in concorso con altre persone non identificate ai danni di un autoarticolato.
I fatti, in relazione ai quali è stata eseguita la misura cautelare da parte del personale della Questura di Bari - l'uomo è stato rinchiuso nel carcere del capoluogo -, risalgono al 20 ottobre 2021, allorquando, un gruppo di rapinatori, nello specifico sei persone armate e con il volto travisato, bloccò e rapinò, nei pressi dell'uscita del casello dell'autostrada A14 Bari sud, un autoarticolato che trasportava un carico di valori e di tabacchi, per un bottino complessivo di circa 2 milioni di euro.
In quella circostanza i sei rapinatori costrinsero l'autista dell'autoarticolato a fermarsi. Proprio il 45enne, per gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Larissa Catella, si sarebbe aggrappato alla cabina dell'autista del mezzo, intimando all'uomo di fermarsi, non sapendo di essere ripreso dalla videosorveglianza del mezzo. Puntata una pistola verso l'autista, l'avrebbero costretto a fermarsi in un'area di sosta per impossessarsi del carico.
Le indagini, estremamente complesse, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Bari, si sono basate, tra l'altro, «sull'analisi del traffico dei dati telefonici dei cellulari in uso all'arrestato - spiegano gli inquirenti - e sulla visione delle immagini registrati dai sistemi di videosorveglianza», fra cui proprio quello installato a bordo del mezzo rapinato, che ha consentito il riconoscimento fonetico e fisico del 45enne, un uomo con precedenti di polizia e penali, noto agli investigatori.
Il 45enne, infatti, è stato riconosciuto grazie ai tratti fisionomici, come «il suo essere goffo nei movimenti, apparentemente panciuto, con un collo tozzo e corto e il naso gibboso nella parte alta», oltre che al riconoscimento fonetico della voce. Gli inquirenti sono a caccia degli altri cinque presunti componenti della banda.