Cultura, Eventi e Spettacolo
Restauro scultura lignea di San Filippo Neri, il 14 giugno la presentazione
Il manufatto sarà mostrato nuovamente al pubblico nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo
Bitonto - martedì 13 giugno 2023
San Filippo Neri torna al suo antico splendore. Sono terminati i lavori di restauro della scultura lignea seicentesca raffigurante il santo di origine toscana. Lavori effettuati nell'ambito di un'iniziativa del Centro Ricerche di Storia e Arte – Bitonto, in collaborazione con la Confraternita di San Filippo Neri e il Museo Diocesano di Bari – Bitonto.
Ritornato all'aspetto originario, il manufatto sarà mostrato nuovamente al pubblico mercoledì 14 giugno alle 19.30, nella chiesa di Sant'Andrea Apostolo. Interverranno Rosanna Guglielmo, responsabile dei lavori di restauro, Stefano Milillo, direttore dell'Archivio Diocesano, e don Marino Cutrone, vicario zonale dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto. I saluti introduttivi saranno affidati a don Andrea Magistrale, parroco della chiesa di Sant'Andrea Apostolo, Marino Pagano, presidente del Centro Ricerche, Francesco Paolo Ricci, sindaco del comune di Bitonto, don Michele Bellino, direttore del Museo diocesano di Bari-Bitonto, Michele Colaninno, priore della Confraternita di San Filippo Neri, Modererà Mario Sicolo, giornalista e direttore del "Da Bitonto".
Il restauro ha avuto inizio nel 2022, in occasione del quarto centenario dalla canonizzazione di San Filippo Neri. Una ricorrenza che il Centro Ricerche ha voluto celebrare con diverse iniziative. Tra tutte, il restauro della scultura risalente al XVII secolo e, una volta, custodita nell'antica chiesa di San Pietro in Vincoli. Il manufatto versava in cattivo stato di conservazione, con la doratura originale della veste ricoperta da una spessa ridipintura nera ad olio, l'incarnato che presentava cadute di colore, fori causati dai tarli e diversi segni del tempo.
Portata a termine grazie al vivo interesse dei tanti che, con il proprio contributo, hanno consentito il finanziamento del restauro, l'iniziativa è nata dalla volontà del Centro Ricerche di mantenere vivo l'interesse per l'arte e per la storia, nell'ottica di un civismo culturale volto a sensibilizzare e spronare cittadini e istituzioni alla tutela del patrimonio storico e artistico.
«Siamo davvero soddisfatti - commenta Marino Pagano, presidente del Centro Ricerche -. Ancora una volta il nostro sodalizio si conferma agente culturale vivo e attivo sul territorio, interprete di un'idea di impegno civico concretamente declinato nel mondo della cultura. In questo caso, abbiamo riallacciato i fili di una antica - piccola ma significativa - tradizione religiosa e antropologica e l'abbiamo sposata al decisivo tema del rispetto e della tutela dei beni culturali e storico-artistici, da sempre il principio stella polare della nostra attività».
Ritornato all'aspetto originario, il manufatto sarà mostrato nuovamente al pubblico mercoledì 14 giugno alle 19.30, nella chiesa di Sant'Andrea Apostolo. Interverranno Rosanna Guglielmo, responsabile dei lavori di restauro, Stefano Milillo, direttore dell'Archivio Diocesano, e don Marino Cutrone, vicario zonale dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto. I saluti introduttivi saranno affidati a don Andrea Magistrale, parroco della chiesa di Sant'Andrea Apostolo, Marino Pagano, presidente del Centro Ricerche, Francesco Paolo Ricci, sindaco del comune di Bitonto, don Michele Bellino, direttore del Museo diocesano di Bari-Bitonto, Michele Colaninno, priore della Confraternita di San Filippo Neri, Modererà Mario Sicolo, giornalista e direttore del "Da Bitonto".
Il restauro ha avuto inizio nel 2022, in occasione del quarto centenario dalla canonizzazione di San Filippo Neri. Una ricorrenza che il Centro Ricerche ha voluto celebrare con diverse iniziative. Tra tutte, il restauro della scultura risalente al XVII secolo e, una volta, custodita nell'antica chiesa di San Pietro in Vincoli. Il manufatto versava in cattivo stato di conservazione, con la doratura originale della veste ricoperta da una spessa ridipintura nera ad olio, l'incarnato che presentava cadute di colore, fori causati dai tarli e diversi segni del tempo.
Portata a termine grazie al vivo interesse dei tanti che, con il proprio contributo, hanno consentito il finanziamento del restauro, l'iniziativa è nata dalla volontà del Centro Ricerche di mantenere vivo l'interesse per l'arte e per la storia, nell'ottica di un civismo culturale volto a sensibilizzare e spronare cittadini e istituzioni alla tutela del patrimonio storico e artistico.
«Siamo davvero soddisfatti - commenta Marino Pagano, presidente del Centro Ricerche -. Ancora una volta il nostro sodalizio si conferma agente culturale vivo e attivo sul territorio, interprete di un'idea di impegno civico concretamente declinato nel mondo della cultura. In questo caso, abbiamo riallacciato i fili di una antica - piccola ma significativa - tradizione religiosa e antropologica e l'abbiamo sposata al decisivo tema del rispetto e della tutela dei beni culturali e storico-artistici, da sempre il principio stella polare della nostra attività».