Cronaca
Rissa finisce in tragedia, morto un 40enne di Bitonto
La vittima è Paolo Caprio, l'episodio nella Dill's. Identificato l'aggressore: ha 20 anni
Bitonto - domenica 5 settembre 2021
10.05
Una rissa, a Bitonto, è finita in tragedia. Un 40enne del luogo, Paolo Caprio, incensurato, è morto picchiato a sangue, fino a essere brutalmente ucciso, all'interno dell'area di servizio Dill's in via Modugno. Sul luogo del delitto, alle ore 03.00, con i sanitari del 118, sono arrivati i Carabinieri, intervenuti dopo una segnalazione.
Secondo una prima ricostruzione effettuata dai militari della Compagnia di Molfetta, il 40enne, intorno alle ore 02.30, è rimasto coinvolto in una lite scaturita per futili motivi riconducibili, probabilmente, ad uno sguardo insistito. Ma dalle parole si è ben presto passati alle mani. L'aggressore (un 20enne di Bitonto, già noto alle forze dell'ordine, la cui posizione è ora al vaglio dell'Autorità Giudiziaria di Bari, nda) avrebbe picchiato la vittima, colpita violentemente con calci e pugni.
E proprio due pugni in pieno volto, con un'azione di una ferocia e di una violenza inaudita, l'hanno fatto cadere sull'asfalto. L'uomo ha perso i sensi ed è crollato al suolo. Inutili i soccorsi degli operatori sanitari del 118 che hanno tentato di rianimarlo. Nella caduta, infatti, il 40enne ha sbattuto violentemente la testa, anche se sarà necessario attendere l'autopsia, disposta dal pubblico ministero titolare dell'inchiesta, Ignazio Abbadessa, per avere una ricostruzione ben più dettagliata. «Senza armi la fine di una esistenza umana è stata decretata da violenza per motivi, sembrerebbe, non legati a questioni criminali», ha riferito il sindaco Michele Abbaticchio. Sono quindi partite le indagini: la stazione di servizio dov'è avvenuto l'omicidio, raggiunta dal personale della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale e dal medico legale, è videosorvegliata da un impianto. I filmati sono stati acquisiti dagli investigatori. E potrebbero essere determinanti.
Intanto «il presunto colpevole è in contatto con le forze dell'ordine», ha annunciato il sindaco. Il presunto autore avrebbe raggiunto la Stazione dei Carabinieri col proprio legale di fiducia: la sua posizione è al vaglio dell'Autorità Giudiziaria. Intanto la salma del 40enne è stata portata all'Istituto di Medicina Legale di Bari per l'esame autoptico, mentre sono in corso indagini, mediante la visione della videosorveglianza, per ricostruire l'omicidio e le eventuali responsabilità del 20enne.
«È vero, la prepotenza e la barbarie stanno attraversando tutto il Paese, consegnando l'immagine di una società sempre più sola ed abbandonata. Ma Bitonto ha già sofferto troppo per sopportare altre tragedie. La vittima e il presunto carnefice sono molto giovani per non lasciarci altro pensiero», ha concluso Abbaticchio.
Secondo una prima ricostruzione effettuata dai militari della Compagnia di Molfetta, il 40enne, intorno alle ore 02.30, è rimasto coinvolto in una lite scaturita per futili motivi riconducibili, probabilmente, ad uno sguardo insistito. Ma dalle parole si è ben presto passati alle mani. L'aggressore (un 20enne di Bitonto, già noto alle forze dell'ordine, la cui posizione è ora al vaglio dell'Autorità Giudiziaria di Bari, nda) avrebbe picchiato la vittima, colpita violentemente con calci e pugni.
E proprio due pugni in pieno volto, con un'azione di una ferocia e di una violenza inaudita, l'hanno fatto cadere sull'asfalto. L'uomo ha perso i sensi ed è crollato al suolo. Inutili i soccorsi degli operatori sanitari del 118 che hanno tentato di rianimarlo. Nella caduta, infatti, il 40enne ha sbattuto violentemente la testa, anche se sarà necessario attendere l'autopsia, disposta dal pubblico ministero titolare dell'inchiesta, Ignazio Abbadessa, per avere una ricostruzione ben più dettagliata. «Senza armi la fine di una esistenza umana è stata decretata da violenza per motivi, sembrerebbe, non legati a questioni criminali», ha riferito il sindaco Michele Abbaticchio. Sono quindi partite le indagini: la stazione di servizio dov'è avvenuto l'omicidio, raggiunta dal personale della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale e dal medico legale, è videosorvegliata da un impianto. I filmati sono stati acquisiti dagli investigatori. E potrebbero essere determinanti.
Intanto «il presunto colpevole è in contatto con le forze dell'ordine», ha annunciato il sindaco. Il presunto autore avrebbe raggiunto la Stazione dei Carabinieri col proprio legale di fiducia: la sua posizione è al vaglio dell'Autorità Giudiziaria. Intanto la salma del 40enne è stata portata all'Istituto di Medicina Legale di Bari per l'esame autoptico, mentre sono in corso indagini, mediante la visione della videosorveglianza, per ricostruire l'omicidio e le eventuali responsabilità del 20enne.
«È vero, la prepotenza e la barbarie stanno attraversando tutto il Paese, consegnando l'immagine di una società sempre più sola ed abbandonata. Ma Bitonto ha già sofferto troppo per sopportare altre tragedie. La vittima e il presunto carnefice sono molto giovani per non lasciarci altro pensiero», ha concluso Abbaticchio.