Cronaca
Santoruvo: «I resti della torre di S.Agostino saranno lasciati sotto le basole»
L’assessore al ramo spegne gli entusiasmi per i recenti ritrovamenti
Bitonto - martedì 9 maggio 2023
12.51
Le tracce medievali dell'antica torre di Sant'Agostino, ubicata davanti alla chiesa dell'Annunziata a Bitonto, non saranno valorizzate e torneranno a essere sommerse sotto il livello stradale. È quanto emerge dalle dichiarazioni dell'assessore al ramo, Giuseppe Santoruvo, interrogato sui recenti ritrovamenti nella zona, che avevano acceso gli entusiasmi dei bitontini e degli amanti della storia locale.
Infatti, a seguito dei lavori di restyling di Piazza XX settembre, quelle che nel 2018 - quando il Comune di Bitonto partecipò al bando regionale per la riqualificazione - sembravano delle lontane ipotesi, si sono invece rivelate certezze. Sono stati infatti ritrovati i resti del basamento della Torre di Sant'Agostino, speculare a quella del Torrione Angioino, che nel medioevo rappresentava una delle torri difensive della città.
Alla luce di quanto scoperto, inevitabilmente, i tempi di consegna del cantiere saranno dilatati. La prima parte della piazza potrebbe essere consegnata nel giro di qualche settimana, mentre la restante parte sarà oggetto di ulteriori verifiche archeologiche da parte della Soprintendenza. «Abbiamo chiesto alla Soprintendenza se avessimo dovuto rendere visibili i resti, oppure no - ha affermato l'assessore Santoruvo - la risposta è stata negativa, tutto sarà rinchiuso sotto le basole, che invece saranno riutilizzate e costituiranno la nuova pavimentazione della piazza».
Eppure, il progetto iniziale, prevedeva, oltre il ribasolamento della piazza, anche «una lastra in vetro» che avrebbe consentito di ammirare la fortificazione, come si legge in una dichiarazione dell'ex sindaco Michele Abbaticchio del 5 febbraio 2021, ripresa anche dagli organi di stampa. Nel post, l'ex primo cittadino cita anche la possibilità che vengano ritrovati anche i resti di Porta Nova, che dovrebbe trovarsi proprio nella zona degli scavi.
«Questo progetto iniziale non lo conosco, mi attengo all'ultimo, che, per altro è stato fatto sulla base della decisione della Soprintendenza di riutilizzare le basole rinvenute. Non mi interessa approfondire, se la struttura mi ha detto che dobbiamo fare in questo modo» ha dichiarato l'assessore, interrogato sul destino dei ritrovamenti archeologici.
Potrebbe trattarsi di un'occasione persa per la città di Bitonto, in tema di gestione delle risorse archeologiche nel contesto dello sviluppo territoriale. Un'opportunità mancata di utilizzo del sito archeologico nelle politiche di sviluppo locale.
Infatti, a seguito dei lavori di restyling di Piazza XX settembre, quelle che nel 2018 - quando il Comune di Bitonto partecipò al bando regionale per la riqualificazione - sembravano delle lontane ipotesi, si sono invece rivelate certezze. Sono stati infatti ritrovati i resti del basamento della Torre di Sant'Agostino, speculare a quella del Torrione Angioino, che nel medioevo rappresentava una delle torri difensive della città.
Alla luce di quanto scoperto, inevitabilmente, i tempi di consegna del cantiere saranno dilatati. La prima parte della piazza potrebbe essere consegnata nel giro di qualche settimana, mentre la restante parte sarà oggetto di ulteriori verifiche archeologiche da parte della Soprintendenza. «Abbiamo chiesto alla Soprintendenza se avessimo dovuto rendere visibili i resti, oppure no - ha affermato l'assessore Santoruvo - la risposta è stata negativa, tutto sarà rinchiuso sotto le basole, che invece saranno riutilizzate e costituiranno la nuova pavimentazione della piazza».
Eppure, il progetto iniziale, prevedeva, oltre il ribasolamento della piazza, anche «una lastra in vetro» che avrebbe consentito di ammirare la fortificazione, come si legge in una dichiarazione dell'ex sindaco Michele Abbaticchio del 5 febbraio 2021, ripresa anche dagli organi di stampa. Nel post, l'ex primo cittadino cita anche la possibilità che vengano ritrovati anche i resti di Porta Nova, che dovrebbe trovarsi proprio nella zona degli scavi.
«Questo progetto iniziale non lo conosco, mi attengo all'ultimo, che, per altro è stato fatto sulla base della decisione della Soprintendenza di riutilizzare le basole rinvenute. Non mi interessa approfondire, se la struttura mi ha detto che dobbiamo fare in questo modo» ha dichiarato l'assessore, interrogato sul destino dei ritrovamenti archeologici.
Potrebbe trattarsi di un'occasione persa per la città di Bitonto, in tema di gestione delle risorse archeologiche nel contesto dello sviluppo territoriale. Un'opportunità mancata di utilizzo del sito archeologico nelle politiche di sviluppo locale.