Attualità
Schizzano i contagi Covid a Bitonto: sono 51
Le nuove misure restrittive: villa comunale chiusa alle 21 e limite di ingressi al Cimitero
Bitonto - sabato 24 ottobre 2020
09.00
Picco di contagi da Coronavirus anche a Bitonto dove gli infetti salgono a 51, che includono i 7 casi di Mariotto e i 5 di Palombaio. Soltanto uno di essi è ricoverato in ospedale.
«Il dato che più mi preoccupa – ha detto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio – è che tra i contagiati ci sono, per la prima volta, diversi bambini. È evidente che è stato semplice essere facili profeti sulle aperture delle scuole, visto che i dati riportati dalla Prefettura, fanno riferimento a contagi avvenuti 10-15 giorni fa. Oltre alle scuole, in base alle indagini sulle origini dei contagi che si stanno svolgendo, i luoghi di maggiore rischio sono rappresentati dagli uffici in cui ci si reca a lavorare e nell'ambito familiare».
Le raccomandazioni, dunque, sono sempre all'uso massivo della mascherina e alla continua sanificazione delle mani, oltre a una gestione più attenta delle sindromi da raffreddori.
«Se avete certezza di un contagio in classe o al lavoro, non aspettate l'azione dell'ente sanitario – è l'indicazione del primo cittadino – restate a casa e fatelo anche se avete i sintomi del raffreddore: purtroppo in questo momento ogni minimo dubbio può scatenare nuovi cluster e appesantire la richiesta di assistenza sanitaria agli ospedali, già al limite».
Per tentare di limitare in qualche modo la linea dei contagi, il sindaco ha disposto alcune misure restrittive per i luoghi pubblici: la villa comunale chiuderà alle 21 mentre gli altri parchi saranno chiusi ancora prima, mentre al cimitero, in particolare durante la commemorazione dei morti, dopo aver stabilito con i sacerdoti l'annullamento di alcune celebrazioni pubbliche, si potrà entrare ma solo con ingressi contingentati. «Ovviamente è inutile l'ironia sugli orari e sui luoghi che decidiamo di limitare – ha aggiunto Abbaticchio - il Covid non va in giro dopo le 21, né si concentra nel Cimitero. Gli orari vietati sono semplicemente quelli in cui statisticamente c'è il maggiore afflusso di persone con conseguente aumento del rischio contagio».
Le ultime raccomandazioni sono per i tifosi allo stadio «che, ricordiamo, per legge non possono essere più di 300», oltre che per i datori di lavoro: «Se i dipendenti manifestano sintomi o rappresentano di essere stati contatti stretti di casi conclamati non fate pressioni per farli tornare al lavoro perchè potrebbe compromettere tutta l'intera attività. Non è tempo di prendere le cose sottogamba»
«Il dato che più mi preoccupa – ha detto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio – è che tra i contagiati ci sono, per la prima volta, diversi bambini. È evidente che è stato semplice essere facili profeti sulle aperture delle scuole, visto che i dati riportati dalla Prefettura, fanno riferimento a contagi avvenuti 10-15 giorni fa. Oltre alle scuole, in base alle indagini sulle origini dei contagi che si stanno svolgendo, i luoghi di maggiore rischio sono rappresentati dagli uffici in cui ci si reca a lavorare e nell'ambito familiare».
Le raccomandazioni, dunque, sono sempre all'uso massivo della mascherina e alla continua sanificazione delle mani, oltre a una gestione più attenta delle sindromi da raffreddori.
«Se avete certezza di un contagio in classe o al lavoro, non aspettate l'azione dell'ente sanitario – è l'indicazione del primo cittadino – restate a casa e fatelo anche se avete i sintomi del raffreddore: purtroppo in questo momento ogni minimo dubbio può scatenare nuovi cluster e appesantire la richiesta di assistenza sanitaria agli ospedali, già al limite».
Per tentare di limitare in qualche modo la linea dei contagi, il sindaco ha disposto alcune misure restrittive per i luoghi pubblici: la villa comunale chiuderà alle 21 mentre gli altri parchi saranno chiusi ancora prima, mentre al cimitero, in particolare durante la commemorazione dei morti, dopo aver stabilito con i sacerdoti l'annullamento di alcune celebrazioni pubbliche, si potrà entrare ma solo con ingressi contingentati. «Ovviamente è inutile l'ironia sugli orari e sui luoghi che decidiamo di limitare – ha aggiunto Abbaticchio - il Covid non va in giro dopo le 21, né si concentra nel Cimitero. Gli orari vietati sono semplicemente quelli in cui statisticamente c'è il maggiore afflusso di persone con conseguente aumento del rischio contagio».
Le ultime raccomandazioni sono per i tifosi allo stadio «che, ricordiamo, per legge non possono essere più di 300», oltre che per i datori di lavoro: «Se i dipendenti manifestano sintomi o rappresentano di essere stati contatti stretti di casi conclamati non fate pressioni per farli tornare al lavoro perchè potrebbe compromettere tutta l'intera attività. Non è tempo di prendere le cose sottogamba»