Cronaca
Scoperta truffa sul bonus facciate: perquisizioni anche a Bitonto
Sequestrati oltre 1,5 milioni di euro di crediti d’imposta, 7 indagati: anche un 24enne. Ispezioni anche a Bari, Matera e Torino
Bitonto - giovedì 13 aprile 2023
12.25
Numerose perquisizioni nelle province di Bari, Torino e Matera e sequestri per oltre 1,5 milioni di euro di crediti d'imposta nella disponibilità degli indagati (sette, fra cui un 24enne residente a Bitonto) sono stati effettuati dalla Guardia di Finanza nell'ambito di una indagine su una presunta frode legata al Bonus facciate.
I reati per cui si procede, nell'inchiesta dei finanzieri della Tenenza di Bitonto sull'agevolazione fiscale correlata agli interventi di recupero e restauro delle facciate esterne degli edifici, sono d'indebita percezioni di crediti d'imposta a danno dello Stato per 765mila euro e ulteriori 783mila euro, riciclaggio e autoriciclaggio dei proventi illeciti da parte dei sette indagati, residenti pure a Torino, Bari, Giovinazzo, Molfetta, Altamura e Matera, e di una società di capitali che ha sede a Matera.
Gli indagati, secondo l'accusa (l'ordinanza di convalida del sequestro preventivo d'urgenza e il decreto di sequestro preventivo portano la firma del giudice per le indagini preliminari Luigia Lambriola, su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Dentamaro, attraverso comunicazioni formali avrebbero generato dei crediti d'imposta fittizi, pur non essendo titolari di diritti reali e di godimento sugli immobili da ristrutturare e comunque senza avere realmente sostenuto alcuna spesa.
Di qui, il sequestro di un credito d'imposta pari a 765mila euro, creato il 23 ottobre 2021 da un 23enne di Torino che «non risulta essere proprietario di immobili» e un altro di 783mila euro, creato due giorni dopo da un 22enne di Bari che «non risulta essere proprietario di immobili», per un valore di oltre 1,5 milioni di euro.
I reati per cui si procede, nell'inchiesta dei finanzieri della Tenenza di Bitonto sull'agevolazione fiscale correlata agli interventi di recupero e restauro delle facciate esterne degli edifici, sono d'indebita percezioni di crediti d'imposta a danno dello Stato per 765mila euro e ulteriori 783mila euro, riciclaggio e autoriciclaggio dei proventi illeciti da parte dei sette indagati, residenti pure a Torino, Bari, Giovinazzo, Molfetta, Altamura e Matera, e di una società di capitali che ha sede a Matera.
Gli indagati, secondo l'accusa (l'ordinanza di convalida del sequestro preventivo d'urgenza e il decreto di sequestro preventivo portano la firma del giudice per le indagini preliminari Luigia Lambriola, su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Dentamaro, attraverso comunicazioni formali avrebbero generato dei crediti d'imposta fittizi, pur non essendo titolari di diritti reali e di godimento sugli immobili da ristrutturare e comunque senza avere realmente sostenuto alcuna spesa.
Di qui, il sequestro di un credito d'imposta pari a 765mila euro, creato il 23 ottobre 2021 da un 23enne di Torino che «non risulta essere proprietario di immobili» e un altro di 783mila euro, creato due giorni dopo da un 22enne di Bari che «non risulta essere proprietario di immobili», per un valore di oltre 1,5 milioni di euro.