Cronaca
Scoperto un arsenale a casa di un 'insospettabile'
Cinque pistole e centinaia di cartucce sequestrate dai Carabinieri a un ex agente di Polizia Penitenziaria
Bitonto - giovedì 11 gennaio 2018
11.20
Una vera e propria "Santa Barbara" nella casa di un insospettabile agente di Polizia Penitenziaria in pensione.
L'hanno definito così l'arsenale scoperto ieri pomeriggio i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari che lo hanno rinvenuto insieme a quelli della locale Stazione e del 11° RTG Carabinieri Puglia.
Il ritrovamento è stato effettuato nell'ambito dei servizi straordinari disposti dal Ministero dopo la tragica sparatoria tra gruppi rivali nella quale è stata uccisa la vedova 84enne Anna Rosa Tarantino e un giovane è rimasto ferito.
I militari hanno eseguito una perquisizione domiciliare nei confronti di L.M. 56enne di Bitonto, agente di polizia penitenziaria in pensione, trovandolo in possesso, senza alcun titolo autorizzativo, di un vero e proprio arsenale: 4 pistole revolver, perfettamente funzionanti, considerate "armi antiche" non censite, illegalmente detenute, 1 pistola a salve modificata, con caricatore e 5 proiettili calibro 7.65.
Ed ancora: 75 cartucce calibro 9 parabellum, 4 cartucce calibro 8 per pistola a salve, 37 cartucce calibro 38, 3 caricatori per cartucce 7,65 e una paletta rifrangente con l'iscrizione "Ministero di Grazia e Giustizia – Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria – Polizia Penitenziaria".
Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro e per L.M. si sono aperte le porte della casa circondariale di Bari, dovendo rispondere di detenzione illegale di armi da fuoco e munizioni. Sono in corso ulteriori indagini da parte dei Carabinieri per risalire alla provenienza ed all'individuazione degli eventuali destinatari delle armi e delle munizioni sequestrate.
«Quello di ieri – spiegano dal Comando Provinciale dei Carabinieri - è l'ennesimo colpo inferto dall'Arma a Bitonto, in soli pochi giorni, nel contrasto alle organizzazioni criminali che, con le armi, tanto in periferia come nel centro storico cittadino, si contendono il controllo del territorio. Quest'ultimo arresto dimostra l'assoluta determinazione da parte dei Carabinieri al ripristino della legalità su tutti i fronti, senza escludere dalle verifiche alcun approfondimento o dettaglio».
L'hanno definito così l'arsenale scoperto ieri pomeriggio i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari che lo hanno rinvenuto insieme a quelli della locale Stazione e del 11° RTG Carabinieri Puglia.
Il ritrovamento è stato effettuato nell'ambito dei servizi straordinari disposti dal Ministero dopo la tragica sparatoria tra gruppi rivali nella quale è stata uccisa la vedova 84enne Anna Rosa Tarantino e un giovane è rimasto ferito.
I militari hanno eseguito una perquisizione domiciliare nei confronti di L.M. 56enne di Bitonto, agente di polizia penitenziaria in pensione, trovandolo in possesso, senza alcun titolo autorizzativo, di un vero e proprio arsenale: 4 pistole revolver, perfettamente funzionanti, considerate "armi antiche" non censite, illegalmente detenute, 1 pistola a salve modificata, con caricatore e 5 proiettili calibro 7.65.
Ed ancora: 75 cartucce calibro 9 parabellum, 4 cartucce calibro 8 per pistola a salve, 37 cartucce calibro 38, 3 caricatori per cartucce 7,65 e una paletta rifrangente con l'iscrizione "Ministero di Grazia e Giustizia – Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria – Polizia Penitenziaria".
Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro e per L.M. si sono aperte le porte della casa circondariale di Bari, dovendo rispondere di detenzione illegale di armi da fuoco e munizioni. Sono in corso ulteriori indagini da parte dei Carabinieri per risalire alla provenienza ed all'individuazione degli eventuali destinatari delle armi e delle munizioni sequestrate.
«Quello di ieri – spiegano dal Comando Provinciale dei Carabinieri - è l'ennesimo colpo inferto dall'Arma a Bitonto, in soli pochi giorni, nel contrasto alle organizzazioni criminali che, con le armi, tanto in periferia come nel centro storico cittadino, si contendono il controllo del territorio. Quest'ultimo arresto dimostra l'assoluta determinazione da parte dei Carabinieri al ripristino della legalità su tutti i fronti, senza escludere dalle verifiche alcun approfondimento o dettaglio».