Cronaca
Scoperto un deposito clandestino di alcool a Bitonto: due denunciati
Si tratta di due 45enni di Cerignola. Sequestrati anche tre macchinari speciali utilizzati per il confezionamento dei prodotti
Bitonto - mercoledì 10 novembre 2021
9.54
Scoperta una vera e propria fabbrica abusiva per lo stoccaggio e l'imbottigliamento di alcool destinato alla vendita al dettaglio. All'interno sono stati trovati pure tre macchinari speciali utilizzati per il confezionamento dei prodotti, vari contrassegni di Stato, migliaia di etichette, due cisterne e un misuratore alcolometrico.
Oltre all'impianto abusivo sono stati rinvenuti e prontamente sottoposti a sequestro, a disposizione della Procura della Repubblica di Bari, tre macchinari speciali utilizzati per il confezionamento dei vari prodotti, 2mila contrassegni di Stato contraffatti utilizzati per la certificazione dei prodotti alcolici, 11mila etichette di due importanti aziende del settore, abilmente contraffatte, due cisterne da 1.000 litri utilizzate per lo stoccaggio di alcol etilico e un misuratore alcolometrico. I finanzieri, inoltre, hanno anche recuperato e sequestrato alcune bottiglie di alcolici già pronte per l'imballaggio e confezionate con etichette mendaci riportanti il marchio di una nota azienda produttrice del settore. La scoperta dell'attività illegalmente esercitata a Bitonto, in un'area a pochi passi dal centro, da parte delle Fiamme Gialle, ha evitato l'immissione sul mercato legale di migliaia di prodotti contraffatti che avrebbe assicurato all'organizzazione un cospicuo guadagno.
Al termine dell'operazione sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bari due soggetti di Cerignola, entrambi di 45 anni e già gravati da precedenti penali specifici, per i reati di contraffazione di prodotti alimentari, contrabbando (sottrazione all'accertamento e pagamento dell'accisa sull'alcool) e ricettazione, ma l'indagine non è affatto conclusa: sono infatti in corso di identificazione ulteriori soggetti che avrebbero partecipato all'attività, di 30 anni.
«L'attività di servizio eseguita - si legge in una nota - testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto al contrabbando ed al commercio di prodotti alimentari contraffatti, non genuini e insicuri, che danneggiano il mercato e sottraggono opportunità e lavoro alle imprese che operano nella legalità».
Il blitz della Guardia di Finanza della Tenenza di Bitonto, diretta dal I Gruppo Bari, ha preso il via nell'ambito di un'attività di polizia giudiziaria volta al contrasto del traffico illecito di prodotti alcolici destinati al consumo alimentare: i militari bitontini, ai comandi del sottotenente Vittorio Davide Cristalli, hanno individuato e sequestrato, in un'area industriale di Bitonto, un deposito non autorizzato allo stoccaggio e al successivo imbottigliamento di bottiglie d'alcool di contrabbando.Oltre all'impianto abusivo sono stati rinvenuti e prontamente sottoposti a sequestro, a disposizione della Procura della Repubblica di Bari, tre macchinari speciali utilizzati per il confezionamento dei vari prodotti, 2mila contrassegni di Stato contraffatti utilizzati per la certificazione dei prodotti alcolici, 11mila etichette di due importanti aziende del settore, abilmente contraffatte, due cisterne da 1.000 litri utilizzate per lo stoccaggio di alcol etilico e un misuratore alcolometrico. I finanzieri, inoltre, hanno anche recuperato e sequestrato alcune bottiglie di alcolici già pronte per l'imballaggio e confezionate con etichette mendaci riportanti il marchio di una nota azienda produttrice del settore. La scoperta dell'attività illegalmente esercitata a Bitonto, in un'area a pochi passi dal centro, da parte delle Fiamme Gialle, ha evitato l'immissione sul mercato legale di migliaia di prodotti contraffatti che avrebbe assicurato all'organizzazione un cospicuo guadagno.
Al termine dell'operazione sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bari due soggetti di Cerignola, entrambi di 45 anni e già gravati da precedenti penali specifici, per i reati di contraffazione di prodotti alimentari, contrabbando (sottrazione all'accertamento e pagamento dell'accisa sull'alcool) e ricettazione, ma l'indagine non è affatto conclusa: sono infatti in corso di identificazione ulteriori soggetti che avrebbero partecipato all'attività, di 30 anni.
«L'attività di servizio eseguita - si legge in una nota - testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto al contrabbando ed al commercio di prodotti alimentari contraffatti, non genuini e insicuri, che danneggiano il mercato e sottraggono opportunità e lavoro alle imprese che operano nella legalità».