Cronaca
Sequestrate oltre 16 tonnellate di pellet «potenzialmente pericoloso»
Operazione della Guardia di Finanza in un'azienda di Bitonto: combustibile in vendita senza alcuna indicazione
Bitonto - giovedì 4 maggio 2023
10.43
Prodotti non sicuri, senza alcuna etichetta e finanche con l'assenza delle indicazioni necessarie per evitare rischi per il consumatore finale. È un maxi sequestro di pellet ricavato da vari legni quello che ha svolto la Guardia di Finanza di Bitonto e che ha riguardato oltre 16 tonnellate di prodotto destinato al mercato libero.
I militari, nell'ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti finalizzato alla prevenzione e alla repressione della circolazione di prodotti non sicuri a tutela del consumatore, hanno ispezionato una società di Bitonto, dedita alla vendita di prodotti non alimentari. Le Fiamme Gialle hanno controllato i vari prodotti venduti, riscontrando che il «combustibile veniva messo in vendita privo di qualsiasi indicazione relativa alla denominazione del prodotto e pure al nome del produttore».
Non solo: in relazione ai prodotti sequestrati, i finanzieri hanno accertato, in dettaglio, che gli stessi erano stati messi in vendita in violazione delle disposizioni in tema di etichettatura in quanto privi delle necessarie indicazioni che devono essere poste all'attenzione del consumatori, quali «l'eventuale presenza di sostanze che possono essere nocive, i materiali impiegati, le eventuali precauzioni, la destinazione d'uso e quindi in violazione di quanto deciso dal codice del consumo». L'assenza di indicazioni sul prodotto finale, secondo gli inquirenti, «impedisce l'effettivo riscontro della qualità del bene e della sicurezza d'uso rappresentando un potenziale pericolo per il consumatore finale». Il pellet non certificato potrebbe, infatti, essere formato da residui di legno da uso industriale, trattato con vernici e colle la cui combustione potrebbe causare eventuali situazioni di pericolo dovute a intossicazioni e reazioni allergiche pericolose o a errate modalità di impiego.
Le attività svolte dai militari bitontini diretti sul campo dal tenente Vittorio Davide Cristalli hanno consentito di riscontrare la violazione in materia di sicurezza, di sequestrare amministrativamente il prodotto (confezionato in 1.105 sacchetti di pellet per un totale di 16.575 chilogrammi, pari ad oltre 16 tonnellate) e infine di contestare al rappresentante legale, quale trasgressore e alla società con sede a Bitonto, quale responsabile in solido, la sanzione amministrativa di 1.032 euro.
«Gli esiti dei controlli eseguiti dai finanzieri - si legge in una nota - testimoniano il costante impegno assicurato dal corpo a contrasto della diffusione di prodotti difformi agli standard di sicurezza previsti dalle norme vigenti, al fine di aiutare a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo».
I militari, nell'ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti finalizzato alla prevenzione e alla repressione della circolazione di prodotti non sicuri a tutela del consumatore, hanno ispezionato una società di Bitonto, dedita alla vendita di prodotti non alimentari. Le Fiamme Gialle hanno controllato i vari prodotti venduti, riscontrando che il «combustibile veniva messo in vendita privo di qualsiasi indicazione relativa alla denominazione del prodotto e pure al nome del produttore».
Non solo: in relazione ai prodotti sequestrati, i finanzieri hanno accertato, in dettaglio, che gli stessi erano stati messi in vendita in violazione delle disposizioni in tema di etichettatura in quanto privi delle necessarie indicazioni che devono essere poste all'attenzione del consumatori, quali «l'eventuale presenza di sostanze che possono essere nocive, i materiali impiegati, le eventuali precauzioni, la destinazione d'uso e quindi in violazione di quanto deciso dal codice del consumo». L'assenza di indicazioni sul prodotto finale, secondo gli inquirenti, «impedisce l'effettivo riscontro della qualità del bene e della sicurezza d'uso rappresentando un potenziale pericolo per il consumatore finale». Il pellet non certificato potrebbe, infatti, essere formato da residui di legno da uso industriale, trattato con vernici e colle la cui combustione potrebbe causare eventuali situazioni di pericolo dovute a intossicazioni e reazioni allergiche pericolose o a errate modalità di impiego.
Le attività svolte dai militari bitontini diretti sul campo dal tenente Vittorio Davide Cristalli hanno consentito di riscontrare la violazione in materia di sicurezza, di sequestrare amministrativamente il prodotto (confezionato in 1.105 sacchetti di pellet per un totale di 16.575 chilogrammi, pari ad oltre 16 tonnellate) e infine di contestare al rappresentante legale, quale trasgressore e alla società con sede a Bitonto, quale responsabile in solido, la sanzione amministrativa di 1.032 euro.
«Gli esiti dei controlli eseguiti dai finanzieri - si legge in una nota - testimoniano il costante impegno assicurato dal corpo a contrasto della diffusione di prodotti difformi agli standard di sicurezza previsti dalle norme vigenti, al fine di aiutare a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo».