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Cronaca

Sequestro conservativo da 4,3 milioni ai danni di Cerin e Siart

La procura contabile ha applicato per la prima volta l'azione revocatoria dei beni ceduti

Su richiesta della Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari, la Sezione Giurisdizionale della stessa Corte ha disposto il sequestro conservativo in corso di causa - per un valore complessivo fino alla concorrenza di oltre 4.365.000 Euro - di beni immobili, nei confronti delle società SIART IMMOBILIARE SRL e CERIN SRL, ambedue di Bitonto.
Le particelle immobiliari sottoposte a sequestro sono, per l'esattezza, 13 (tra catasto urbano e catasto terreni), cosi distribuite:
a) un laboratorio artigianale sito nel Comune di Statte (TA);
b) un grande compendio immobiliare in Bari-Santo Spirito denominato "Istituto Pontificio delle Maestre Pie Filippine", con annesso terreno;
c) un locale ubicato in Bitonto (BA);
d) un immobile di ampie dimensioni in Bari-Palese con annesse numerose particelle di terreno.
Il sequestro contabile trae origine dalle indagini già svolte in sede penale dalla Tenenza Guardia di Finanza di Bitonto ed in sede contabile, per la responsabilità derivante da danno erariale, dal Nucleo di Polizia Tributaria di Bari, nei confronti della CERIN Srl che si sarebbe appropriata, nell'attività di riscossione di tributi locali per il Comune di Bitonto, di ingenti somme pari ad oltre 4 Milioni di Euro.
Sulla base delle indagini erariali, la Procura della Corte dei Conti aveva emesso un primo decreto di sequestro ante causam, eseguito dalle Fiamme Gialle nell'aprile del 2016, su immobili e rapporti finanziari di Giuseppe Donato Colapinto, già amministratore unico della CERIN Srl.
In quell'occasione non si potè procedere al sequestro nei confronti dei beni della società CERIN in quanto la stessa aveva venduto molti immobili di valore alla SIART Srl, dalla quale era, poi, nata, per scissione la SIART Immobiliare Srl (beneficiaria finale del patrimonio immobiliare di CERIN).
In esito ai successivi approfondimenti investigativi è stata accertata, stando agli investigatori, la natura di mero schermo societario della SIART, finalizzato a dissimulare la reale proprietà dei beni in capo alla CERIN e, pertanto, la Procura contabile ha avviato, per la prima volta, un'azione revocatoria, accolta dalla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti di Bari. ex art. 2901 del codice civile, di tutti gli atti societari posti in essere nonché dei correlati atti di vendita dei beni.
Di conseguenza, la Procura contabile - guidata dalla Dr.ssa Carmela de GENNARO - con richiesta a firma del Vice Procuratore Generale Dr. Carlo PICUNO, ha potuto ottenere il sequestro (in corso di causa) di tutti i beni fittiziamente acquistati da SIART e transitati in SIART IMMOBILIARE, in quanto considerati, in realtà, della CERIN srl.
Il sequestro eseguito dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, insieme agli Ufficiali Giudiziari di Bari - secondo le norme procedurali civilistiche previste in questi casi - è finalizzato a conservare la garanzia patrimoniale per il Comune di Bitonto.
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