Cronaca
Si finge carabiniere e truffa un negoziante: ai domiciliari un 53enne di Bitonto
L'uomo la seconda volta si era finto un corriere, la terza volta ha rapinato il titolare del portafoglio
Bitonto - venerdì 26 maggio 2023
12.53
I Carabinieri, quelli veri, lo hanno arrestato dopo che aveva messo nel mirino il titolare di una erboristeria di Bitonto, vittima preferita dei suoi raggiri. La somma di 400 euro, ulteriori 155 pretesi prima di essere allontanato e un portafoglio, quest'ultimo rapinato, secondo il titolare del centro biodinamologico di via Cavallotti.
La vicenda è venuta a galla ad inizio anno. A finire in manette un 53enne, Massimo Picciariello, che i militari della locale Stazione hanno arrestato, su ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Rosa Caramia, per truffa con usurpazione di funzioni pubbliche, tentata truffa e rapina dopo un'attività che ha portato gli inquirenti, diretti dal pubblico ministero della Procura della Repubblica, Chiara Giordano, ad arginare un odioso reato e restituire alla vittima la fiducia.
Stando a quanto ricostruito dai militari del maresciallo maggiore Roberto Tarantino, l'uomo, a gennaio scorso, «con artifizi e raggiri», si sarebbe finto un militare in servizio al Nas (il nucleo antisofisticazione e sanità dell'Arma) e simulando un ordinario controllo nell'erboristeria, avrebbe indotto il «commerciante in errore, contestandogli una sanzione amministrativa e facendosi consegnare prodotti esposti per la vendita e vari contanti per un valore complessivo di circa 400 euro».
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Qualche giorno dopo, poi, sarebbe tornato presso la stessa attività commerciale, questa volta travestito da corriere, richiedendo il pagamento di 155 euro come contrassegno, prima di essere riconosciuto dal titolare e poi allontanato. A febbraio ci avrebbe ulteriormente riprovato, questa volta, però, senza travestimenti: a volto scoperto, e senza mostrare armi, avrebbe intimato al titolare dell'esercizio di consegnargli il portafogli. Preso alla sprovvista, l'uomo non si è dato per vinto.
Il responsabile del centro s'è opposto e la sua reazione ha causato una colluttazione tra i due, al termine della quale il bandito è riuscito a sottrargli il portafogli, contenente 200 euro. Arraffato il bottino, l'uomo è uscito dal centro facendo perdere le proprie tracce. A marzo, nel centro storico di Bitonto, avrebbe forzato la vetrina di un'attività commerciale rubando alcune borse da donna. In questo caso, però, l'uomo è stato riconosciuto grazie alle telecamere di videosorveglianza.
Importanti, per la fase iniziale delle indagini, sono state le indicazioni della presunta vittima. Il quadro è stato poi chiarito con gli approfondimenti successivi e con l'analisi dei filmati presi dalle telecamere di videosorveglianza, fino all'identificazione del sospettato ed al suo arresto, eseguito nei giorni scorsi a Bitonto.
La vicenda è venuta a galla ad inizio anno. A finire in manette un 53enne, Massimo Picciariello, che i militari della locale Stazione hanno arrestato, su ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Rosa Caramia, per truffa con usurpazione di funzioni pubbliche, tentata truffa e rapina dopo un'attività che ha portato gli inquirenti, diretti dal pubblico ministero della Procura della Repubblica, Chiara Giordano, ad arginare un odioso reato e restituire alla vittima la fiducia.
Stando a quanto ricostruito dai militari del maresciallo maggiore Roberto Tarantino, l'uomo, a gennaio scorso, «con artifizi e raggiri», si sarebbe finto un militare in servizio al Nas (il nucleo antisofisticazione e sanità dell'Arma) e simulando un ordinario controllo nell'erboristeria, avrebbe indotto il «commerciante in errore, contestandogli una sanzione amministrativa e facendosi consegnare prodotti esposti per la vendita e vari contanti per un valore complessivo di circa 400 euro».
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Qualche giorno dopo, poi, sarebbe tornato presso la stessa attività commerciale, questa volta travestito da corriere, richiedendo il pagamento di 155 euro come contrassegno, prima di essere riconosciuto dal titolare e poi allontanato. A febbraio ci avrebbe ulteriormente riprovato, questa volta, però, senza travestimenti: a volto scoperto, e senza mostrare armi, avrebbe intimato al titolare dell'esercizio di consegnargli il portafogli. Preso alla sprovvista, l'uomo non si è dato per vinto.
Il responsabile del centro s'è opposto e la sua reazione ha causato una colluttazione tra i due, al termine della quale il bandito è riuscito a sottrargli il portafogli, contenente 200 euro. Arraffato il bottino, l'uomo è uscito dal centro facendo perdere le proprie tracce. A marzo, nel centro storico di Bitonto, avrebbe forzato la vetrina di un'attività commerciale rubando alcune borse da donna. In questo caso, però, l'uomo è stato riconosciuto grazie alle telecamere di videosorveglianza.
Importanti, per la fase iniziale delle indagini, sono state le indicazioni della presunta vittima. Il quadro è stato poi chiarito con gli approfondimenti successivi e con l'analisi dei filmati presi dalle telecamere di videosorveglianza, fino all'identificazione del sospettato ed al suo arresto, eseguito nei giorni scorsi a Bitonto.