Lavori pubblici
Stadio Bitonto, Natilla attacca Nacci: «Gravi mancanze nell'attività di controllo»
Il consigliere riformista interroga il funzionario responsabile della gestione dell'impianto: «Omissioni nella vigilanza»
Bitonto - giovedì 9 luglio 2020
10.02
Lavori effettuati e relazionati ma mai verificati da un tecnico competente; bollette di luce, gas e acqua mai pagate per quasi 70mila euro; servizio di custodia dell'impianto mai verificato da nessun funzionario comunale. Sono solo alcune delle delle gravi mancanze riscontrate dal consigliere del gruppo Bitonto Riformista, Franco Natilla, durante l'audizione del funzionario comunale Giampaolo Leoci, ascoltato martedì scorso nella commissione speciale di Controllo e Garanzia sul tema della gestione dell'impianto sportivo di via Megra, lo stadio comunale Città degli Ulivi.
L'impianto è stato affidato in gestione, a partire dal 21 giugno 2018, alla società sportiva dilettantistica Olimpia Bitonto che, a fronte di un contributo annuo di 30mila euro, avrebbe dovuto eseguire una serie di operazioni di gestione, manutenzione e controllo. Il condizionale, però, è d'obbligo, viste le lacune riscontrate in commissione.
Durante l'audizione, alle domande del consigliere d'opposizione, che è anche presidente della commissione, Leoci ha ammesso, sostanzialmente, che i lavori di manutenzione semestrale ordinaria previsti dal capitolato sarebbero stati «eseguiti e attestati dalla relazione semestrale in uno ai documenti di spesa rilasciati dal gestore, al fine di poter erogare il contributo fissato», ma mai verificati da un tecnico competente, visto che il funzionario ha potuto in questi anni solo verificare la congruità della documentazione presentata, ma non il rispetto del piano economico finanziario annuale di questa gestione.
Natilla ha chiesto a Leoci anche dei lavori che sarebbero stati effettuati dalla società sportiva USD Bitonto, sia durante la presidenza Aloisio, sia durante quella di Rossiello e che, se verificati, confermerebbero altre mancanze da parte del gestore del bene pubblico. Ma da Leoci è arrivata solo la constatazione che il sodalizio neroverde non avrebbe potuto chiedere alcun ristoro al Comune, visto che non ha rapporti giuridici con l'ente.
Anche a fronte delle numerose irruzioni di ladri e vandali all'interno della struttura, Natilla ha anche chiesto lumi sulla verifica del servizio di custodia della struttura, come previsto dagli adempimenti contrattuali, ma anche su questo capitolo, mancano completamente le verifiche. Davanti alle evidenti lacune, Leoci ha riferito di «avere rappresentato più volte verbalmente al responsabile del servizio di riferimento, nonché all'assessore al ramo dott. Nacci, le problematiche che insistono nel mio ufficio, che non consentono, così come è tuttora, di adempiere ai mei compiti con efficacia. Le risposte alle mie richieste di riorganizzare l'ufficio sono state piuttosto vaghe».
Non è andata meglio nemmeno sul capitolo delle utenze energetiche: nonostante il gestore avesse l'obbligo di effettuare la voltura delle fatture e del pagamento delle stesse, Leoci ha spiegato che «le suddette volture non sono state effettuate. Solo recentemente con note a mia firma, del 23 giugno e del 30 giugno 2020, il concessionario è stato invitato a rimborsare le somme di 38.725,94 e di 27.918,60 che afferiscono ai consumi delle diverse utenze».
«Mi sembra chiaro – ha concluso il consigliere d'opposizione - che da quanto lei afferma, queste richieste di rimborso hanno origine dal fatto che la Commissione ha avviato proprio dai primi di giugno un'attività ricognitiva e di controllo sulla corretta gestione dell'impiantistica sportiva, nonché sul rispetto delle norme e impegni contrattuali. Dottor Leoci mi consenta di dirle che anche questa è una omissione molto grave. Prendiamo atto, di conseguenza, che è mancata l'attività di controllo, prevista dalle leggi, da parte dell'assessore al ramo».
L'impianto è stato affidato in gestione, a partire dal 21 giugno 2018, alla società sportiva dilettantistica Olimpia Bitonto che, a fronte di un contributo annuo di 30mila euro, avrebbe dovuto eseguire una serie di operazioni di gestione, manutenzione e controllo. Il condizionale, però, è d'obbligo, viste le lacune riscontrate in commissione.
Durante l'audizione, alle domande del consigliere d'opposizione, che è anche presidente della commissione, Leoci ha ammesso, sostanzialmente, che i lavori di manutenzione semestrale ordinaria previsti dal capitolato sarebbero stati «eseguiti e attestati dalla relazione semestrale in uno ai documenti di spesa rilasciati dal gestore, al fine di poter erogare il contributo fissato», ma mai verificati da un tecnico competente, visto che il funzionario ha potuto in questi anni solo verificare la congruità della documentazione presentata, ma non il rispetto del piano economico finanziario annuale di questa gestione.
Natilla ha chiesto a Leoci anche dei lavori che sarebbero stati effettuati dalla società sportiva USD Bitonto, sia durante la presidenza Aloisio, sia durante quella di Rossiello e che, se verificati, confermerebbero altre mancanze da parte del gestore del bene pubblico. Ma da Leoci è arrivata solo la constatazione che il sodalizio neroverde non avrebbe potuto chiedere alcun ristoro al Comune, visto che non ha rapporti giuridici con l'ente.
Anche a fronte delle numerose irruzioni di ladri e vandali all'interno della struttura, Natilla ha anche chiesto lumi sulla verifica del servizio di custodia della struttura, come previsto dagli adempimenti contrattuali, ma anche su questo capitolo, mancano completamente le verifiche. Davanti alle evidenti lacune, Leoci ha riferito di «avere rappresentato più volte verbalmente al responsabile del servizio di riferimento, nonché all'assessore al ramo dott. Nacci, le problematiche che insistono nel mio ufficio, che non consentono, così come è tuttora, di adempiere ai mei compiti con efficacia. Le risposte alle mie richieste di riorganizzare l'ufficio sono state piuttosto vaghe».
Non è andata meglio nemmeno sul capitolo delle utenze energetiche: nonostante il gestore avesse l'obbligo di effettuare la voltura delle fatture e del pagamento delle stesse, Leoci ha spiegato che «le suddette volture non sono state effettuate. Solo recentemente con note a mia firma, del 23 giugno e del 30 giugno 2020, il concessionario è stato invitato a rimborsare le somme di 38.725,94 e di 27.918,60 che afferiscono ai consumi delle diverse utenze».
«Mi sembra chiaro – ha concluso il consigliere d'opposizione - che da quanto lei afferma, queste richieste di rimborso hanno origine dal fatto che la Commissione ha avviato proprio dai primi di giugno un'attività ricognitiva e di controllo sulla corretta gestione dell'impiantistica sportiva, nonché sul rispetto delle norme e impegni contrattuali. Dottor Leoci mi consenta di dirle che anche questa è una omissione molto grave. Prendiamo atto, di conseguenza, che è mancata l'attività di controllo, prevista dalle leggi, da parte dell'assessore al ramo».