Attualità
Tasse vertiginose a Bitonto sui terreni agricoli dell'ASI
Damascelli (FI): «Classificati come edificabili a uso industriale ma solo sulla carta. Proprietari salassati senza motivo»
Bitonto - giovedì 2 gennaio 2020
9.54
«Sono terreni agricoli, eppure i proprietari pagano da decenni, ingiustamente, tasse salatissime perché quei suoli sono sottoposti a vincolo ASI essendo classificati come aree edificabili ad uso industriale». Arriva dal consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, la denuncia sui suoli dell'Area di Sviluppo Industriale di Bari nell'agglomerato di Bitonto-Giovinazzo.
«Il Consorzio ASI – spiega il forzista - ha vincolato diverse porzioni di quel territorio, industriale solo sulla carta. A farne le spese sono i malcapitati proprietari, sottoposti ad una pressione fiscale insostenibile per terreni che non hanno praticamente mercato, perché le tasse superano finanche il loro valore».
Per questo Damascelli ha chiesto di fare il punto sulla mancata industrializzazione di quell'area della Zona ASI di Bari convocando in Commissione Sviluppo Economico del Consiglio regionale, il direttore generale del Consorzio ASI di Bari e i rappresentanti dei Comuni interessati.
L'obiettivo è quello di liberare i proprietari «ostaggio di una destinazione industriale mai concretizzata» e per fare «finalmente chiarezza sulla questione, in modo da liberare quei terreni da un vincolo finora inutile, che è servito solo a mettere le mani nelle tasche di cittadini incolpevoli».
«Il Consorzio ASI – spiega il forzista - ha vincolato diverse porzioni di quel territorio, industriale solo sulla carta. A farne le spese sono i malcapitati proprietari, sottoposti ad una pressione fiscale insostenibile per terreni che non hanno praticamente mercato, perché le tasse superano finanche il loro valore».
Per questo Damascelli ha chiesto di fare il punto sulla mancata industrializzazione di quell'area della Zona ASI di Bari convocando in Commissione Sviluppo Economico del Consiglio regionale, il direttore generale del Consorzio ASI di Bari e i rappresentanti dei Comuni interessati.
L'obiettivo è quello di liberare i proprietari «ostaggio di una destinazione industriale mai concretizzata» e per fare «finalmente chiarezza sulla questione, in modo da liberare quei terreni da un vincolo finora inutile, che è servito solo a mettere le mani nelle tasche di cittadini incolpevoli».