Attualità
Topi a spasso nel mercato di via Pastoressa a Bitonto
Piepoli (ALtra Italia): «Sindaco indifferente. Forse vuole che iniziamo a cucinarli e mangiarli?»
Bitonto - martedì 4 agosto 2020
13.13
Dopo quelle dei giorni scorsi in diverse strade del centro e della periferia di Bitonto, ancora segnalazioni legate alla presenza di topi in città arrivano da cittadini, associazioni ed esponenti di partito. Questa volta è Luigi Piepoli, referente provinciale del partito di destra ALtra Italia, a sottolineare il fenomeno, che periodicamente, con l'arrivo del caldo, si ripete un po' in tutte le città.
Secondo Piepoli, però, il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, sarebbe stato indifferente alle segnalazioni giunte. Per questo cita il sindaco di Gerre de' Caprioli, in provincia di Cremona, che avrebbe «proposto di cominciare a cucinare il roditore per risolvere il problema dell'invasione», che, in realtà si riferiva alle nutrie e non ai topi.
«A Bitonto è allarme topi – scrive Piepoli mostrando la foto di un esemplare morto nel mercato di via Pastoressa - i roditori, ormai, a spasso per le piazze, per la città e per il centro antico. Non solo: ma sembra che conoscano bene anche i luoghi della movida. Forse il sindaco di Bitonto, come il sindaco di Gerre dè Caprioli, un'idea per risolvere il problema ce l'ha e non si tratta di intensificare i piani di derattizzazione. Con la sua indifferenza pensiamo voglia, farci capire la sua visione: "Si regoli la caccia con il fine della somministrazione. Mangiamole nei ristoranti e nelle sagre. Qui a Bitonto ne saremmo certo contenti! Altro che derattizzazione, topicidi. Usiamo i tegami e padelle! Garantisco organizzazione sagra paesana gastronomica a tema! #abitontosimangiatutto"».
«Il sindaco ha una risposta pronta anche per chi controbatte ricordando che il topo può essere potenziale portatore di 16 zoonosi di tipo virale, batterico o parassitari – prosegue Piepoli ipotizzando un discorso immaginario col primo cittadino - "Mica facciamo il sushi le cuociamo! E ad alte temperature i batteri se ne vanno. In altre parti del mondo sono animali da reddito e vengono allevate come da noi i conigli. Si vendono anche al mercato, con timbro sanitario. Animale pulitissimo cresciuto nelle migliori fogne. Gustata, più volte, sia cotta in umido con cipolla e sia al forno. Meglio del coniglio"».
«Ci auguriamo che questo sia solo il frutto della nostra fantasia – conclude il referente di ALtra Italia - che galoppa difronte all'immobilismo di questa amministrazione occupata solo a spartirsi poltrone!».
Secondo Piepoli, però, il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, sarebbe stato indifferente alle segnalazioni giunte. Per questo cita il sindaco di Gerre de' Caprioli, in provincia di Cremona, che avrebbe «proposto di cominciare a cucinare il roditore per risolvere il problema dell'invasione», che, in realtà si riferiva alle nutrie e non ai topi.
«A Bitonto è allarme topi – scrive Piepoli mostrando la foto di un esemplare morto nel mercato di via Pastoressa - i roditori, ormai, a spasso per le piazze, per la città e per il centro antico. Non solo: ma sembra che conoscano bene anche i luoghi della movida. Forse il sindaco di Bitonto, come il sindaco di Gerre dè Caprioli, un'idea per risolvere il problema ce l'ha e non si tratta di intensificare i piani di derattizzazione. Con la sua indifferenza pensiamo voglia, farci capire la sua visione: "Si regoli la caccia con il fine della somministrazione. Mangiamole nei ristoranti e nelle sagre. Qui a Bitonto ne saremmo certo contenti! Altro che derattizzazione, topicidi. Usiamo i tegami e padelle! Garantisco organizzazione sagra paesana gastronomica a tema! #abitontosimangiatutto"».
«Il sindaco ha una risposta pronta anche per chi controbatte ricordando che il topo può essere potenziale portatore di 16 zoonosi di tipo virale, batterico o parassitari – prosegue Piepoli ipotizzando un discorso immaginario col primo cittadino - "Mica facciamo il sushi le cuociamo! E ad alte temperature i batteri se ne vanno. In altre parti del mondo sono animali da reddito e vengono allevate come da noi i conigli. Si vendono anche al mercato, con timbro sanitario. Animale pulitissimo cresciuto nelle migliori fogne. Gustata, più volte, sia cotta in umido con cipolla e sia al forno. Meglio del coniglio"».
«Ci auguriamo che questo sia solo il frutto della nostra fantasia – conclude il referente di ALtra Italia - che galoppa difronte all'immobilismo di questa amministrazione occupata solo a spartirsi poltrone!».