Enti locali
Trasparenza e anticorruzione: «Sul sito del Comune agenda e verbali delle commissioni»
La proposta a sindaco e amministrazione. Chiesta anche la pubblicazione delle interrogazioni dei consiglieri
Bitonto - giovedì 29 marzo 2018
9.01
Favorire la partecipazione della popolazione ai processi amministrativi e rendere trasparenti gli atti che riguardano il Comune per scongiurare qualsiasi ipotesi corruttiva ad essi legata.
Con questo duplice obiettivo Vito D'Alessandro - impiegato nel settore amministrativo pubblico e candidato alle Parlamentarie 5 Stelle, utili a individuare i candidati a Camera e Senato per le politiche dello scorso 4 marzo (da cui poi ha preferito ritirarsi) - ha consegnato all'amministrazione un interessante contributo alla redazione del Piano triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2018-2020, per il quale il Comune ha recentemente aperto le porte alla partecipazione dei cittadini.
Il documento si ispira al l'art.7-bis, comma 3, del decreto legislativo n.33/2013, secondo cui «le pubbliche amministrazioni possono disporre la pubblicazione nel proprio sito istituzionale di dati, informazioni e documenti che non hanno l'obbligo di pubblicare ai sensi del presente decreto o sulla base di specifica previsione di legge o regolamento, procedendo alla indicazione in forma anonima dei dati personali eventualmente presenti».
Perchè allora non pubblicare sul sito del comune il calendario e l'agenda delle sedute delle commissioni consiliari, compresi i verbali redatti dalle relative segreterie, visto che «ben rappresentano attività di interesse generale e la fruizione delle stesse può giovare ad un controllo democratico dell'attività amministrativa»?
La proposta suggerisce di utilizzare il sito del comune, ma sottolinea correttamente come questo strumento sia al momento da rendere maggiormente funzionale. In realtà si tratta di uno strumento vecchio di decenni, ormai obsoleto e superato, come frequentemente rilevato da più parti. Mentre un suo implementamento potrebbe consentire di allargare l'iniziativa di D'Alessandro anche alle interrogazioni e alle interpellanze presentate dai consiglieri comunali per chiedere spiegazioni all'amministrazione su particolari problematiche del territorio.
Inoltre, migliorando il sistema di ricerca di informazioni nel sito, si potrebbero trovare con maggiore facilità informazioni utili riguardo alle presenze dei consiglieri nelle commissioni e nei consigli comunali, o magari sui «curriculum vitae e recapiti istituzionali di tutti titolari di incarichi politici, anche se non di carattere elettivo».
La proposta suggerisce anche di inserire «sezioni per la creazione di forum e sondaggi per acquisire dati, informazioni, pareri, opinioni e segnalazioni su argomenti specifici».
Il documento è stato diffusò alle istituzioni politiche di Palazzo Gentile, compresi sindaco e consiglieri comunali, riscuotendo subito l'apprezzamento di Antonella Vaccaro, rappresentante in consiglio del Partito Democratico.
«Lo ringrazio – ha detto la Vaccaro - perché ha dimostrato interesse in quanto semplice cittadino e ha sottoposto all'attenzione di noi consiglieri quelle che sono state le mie riflessioni in questi otto mesi di esperienza in consiglio comunale. Non sapevo come fare richiesta di accesso agli atti, non sapevo a quale ufficio rivolgermi e tutt'ora, non conosco tutti gli uffici e i vari responsabili e dipendenti».
«Sin dal primo giorno – ha aggiunto la consigliera - ho fatto una serie di richieste al segretario generale e più volte in commissione abbiamo discusso degli aspetti critici che presenta il sito del comune di Bitonto. Certo le priorità sono diverse e sempre lo saranno, le urgenze anche ma bisogna anche pensare ai cittadini e a fornire loro quanti più strumenti utili per accedere e partecipare alla vita amministrativa di questa Città».
Con questo duplice obiettivo Vito D'Alessandro - impiegato nel settore amministrativo pubblico e candidato alle Parlamentarie 5 Stelle, utili a individuare i candidati a Camera e Senato per le politiche dello scorso 4 marzo (da cui poi ha preferito ritirarsi) - ha consegnato all'amministrazione un interessante contributo alla redazione del Piano triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2018-2020, per il quale il Comune ha recentemente aperto le porte alla partecipazione dei cittadini.
Il documento si ispira al l'art.7-bis, comma 3, del decreto legislativo n.33/2013, secondo cui «le pubbliche amministrazioni possono disporre la pubblicazione nel proprio sito istituzionale di dati, informazioni e documenti che non hanno l'obbligo di pubblicare ai sensi del presente decreto o sulla base di specifica previsione di legge o regolamento, procedendo alla indicazione in forma anonima dei dati personali eventualmente presenti».
Perchè allora non pubblicare sul sito del comune il calendario e l'agenda delle sedute delle commissioni consiliari, compresi i verbali redatti dalle relative segreterie, visto che «ben rappresentano attività di interesse generale e la fruizione delle stesse può giovare ad un controllo democratico dell'attività amministrativa»?
La proposta suggerisce di utilizzare il sito del comune, ma sottolinea correttamente come questo strumento sia al momento da rendere maggiormente funzionale. In realtà si tratta di uno strumento vecchio di decenni, ormai obsoleto e superato, come frequentemente rilevato da più parti. Mentre un suo implementamento potrebbe consentire di allargare l'iniziativa di D'Alessandro anche alle interrogazioni e alle interpellanze presentate dai consiglieri comunali per chiedere spiegazioni all'amministrazione su particolari problematiche del territorio.
Inoltre, migliorando il sistema di ricerca di informazioni nel sito, si potrebbero trovare con maggiore facilità informazioni utili riguardo alle presenze dei consiglieri nelle commissioni e nei consigli comunali, o magari sui «curriculum vitae e recapiti istituzionali di tutti titolari di incarichi politici, anche se non di carattere elettivo».
La proposta suggerisce anche di inserire «sezioni per la creazione di forum e sondaggi per acquisire dati, informazioni, pareri, opinioni e segnalazioni su argomenti specifici».
Il documento è stato diffusò alle istituzioni politiche di Palazzo Gentile, compresi sindaco e consiglieri comunali, riscuotendo subito l'apprezzamento di Antonella Vaccaro, rappresentante in consiglio del Partito Democratico.
«Lo ringrazio – ha detto la Vaccaro - perché ha dimostrato interesse in quanto semplice cittadino e ha sottoposto all'attenzione di noi consiglieri quelle che sono state le mie riflessioni in questi otto mesi di esperienza in consiglio comunale. Non sapevo come fare richiesta di accesso agli atti, non sapevo a quale ufficio rivolgermi e tutt'ora, non conosco tutti gli uffici e i vari responsabili e dipendenti».
«Sin dal primo giorno – ha aggiunto la consigliera - ho fatto una serie di richieste al segretario generale e più volte in commissione abbiamo discusso degli aspetti critici che presenta il sito del comune di Bitonto. Certo le priorità sono diverse e sempre lo saranno, le urgenze anche ma bisogna anche pensare ai cittadini e a fornire loro quanti più strumenti utili per accedere e partecipare alla vita amministrativa di questa Città».