I pini tagliati in piazza caduti del terrorismo
I pini tagliati in piazza caduti del terrorismo
Territorio e Ambiente

Tre alberi abbattuti a Bitonto durante i lavori in piazza Caduti

L'ira degli ambientalisti: «Bitonto non può più sopportare questo astio nei confronti della Natura»

Il timore che alcuni gruppi ambientalisti avevano espresso prima dell'inizio dei lavori, alla fine, si è verificato: tre degli alberi che dimoravano da anni in piazza Caduti del Terrorismo, a Bitonto, sono stati abbattuti.
«A due settimane dall'invio della nostra mail – è il commento del Movimento VogliAmo Bitonto Pulita - il giorno 9 febbraio con il vero e proprio inizio dei cantieri in Piazza Caduti del Terrorismo, abbiamo visto concretizzarsi ciò che temevamo. Nonostante, infatti, ci fossimo resi disponibili nell'individuare zone idonee al trapianto, già tre pini (di cui uno di piccole dimensioni le cui operazioni sarebbero state molto agevoli) sono stati brutalmente abbattuti».

«Presi da una pandemia che non lascia tregua – continuano gli attivisti - e costringe a ripensare il proprio stile di vita, essenziale risulta essere l'attività di sensibilizzazione nei confronti dei temi ambientali. Se da un lato sempre più cittadini convintamente sostengono la necessità di politiche in tal senso più incisive, riscontriamo un parallelo disinteresse da parte di chi tali politiche dovrebbe sostenerle e attuarle».

Gli ambientalisti lamentano «le notizie volutamente ondivaghe e la poca trasparenza sul progetto», che spingerebbero a essere «pessimisti sul prosieguo degli stessi lavori e sulla relativa salvaguardia dei restanti alberi, pur credendo al Primo Cittadino che in tal senso ha dato rassicurazioni. La passione ambientalista che anima le nostre azioni ci induce nuovamente a chiedere clemenza, non per gli alberi ivi presenti, ma per la speranza che le nuove generazioni possano continuare a vivere senza il rischio già prospettato da enti nazionali e sovrannazionali di una totale desertificazione del territorio. Le sfide al quale la nostra generazione è chiamata a rispondere necessitano di azioni ben più radicali».

«Con la presente – conclude la missiva - auspichiamo quindi un cambio di rotta, non può Bitonto ancora sopportare tutto questo astio nei confronti di madre natura. Non si abbattano più alberi e si applichi finalmente anche nella nostra città la legge la Legge n. 10 del 14 gennaio 2013 (un albero per ogni nato) il cui obbligo di applicazione è da anni disatteso dal nostro comune».
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