Cronaca
Trentenne bitontina vive per strada, la denuncia di un cittadino
L'assessora Silvia Altamura: «Le istituzioni stanno monitorando la situazione»
Bitonto - lunedì 18 luglio 2022
7.09
Negli scorsi giorni, su Facebook, è stato diffuso un post che ha messo in luce la preoccupante storia di una nostra concittadina bitontina. Protagonista, una ragazza trentenne immortalata in una fotografia nelle ore più calde del giorno, mentre sembra china su stessa, intenta a dormire per strada, in Via Antonio Planelli, impossibilitata a rientrare a casa.
A denunciare le circostanze drammatiche un vicino di casa, Francesco D'Aniello, preoccupato per le condizioni di salute della ragazza. BitontoViva ha ascoltato anche l'assessora ai Servizi Sociali, Silvia Altamura, per fare un punto sullo stato della vicenda.
«Sono venute ad abitare qui circa 5 anni fa - ha scritto il vicino -, e da allora la situazione è sempre la stessa. La ragazza vive con la madre, che a quanto pare non la vuole tra i piedi. È costretta a stare per strada dalla mattina alla sera, notte compresa: sotto il caldo cocente, al freddo, sotto l'acqua, lei è sempre lì, perché deve "vigilare" i gatti, secondo sua madre. Appena la ragazza si allontana, si scatena la reazione brutalmente violenta della madre. Io stesso ho visto ripetuti episodi perpetrati per strada. Mi chiedo che cosa stiano aspettando le istituzioni per intervenire. È una situazione assurda. Quella ragazza rischia la vita», è stata la denuncia pubblicata sui social network.
Interpellata da BitontoViva, Silvia Altamura, nuova assessora ai Servizi Sociali, ha affermato che le Istituzioni sono a conoscenza della situazione che avrebbe addirittura valicato le competenze comunali: «la costruzione delle soluzioni non è immediata, richiede tempo. Sono state applicate le forme tutelari nei confronti della ragazza e stiamo studiando altre soluzioni, cercando, laddove possibile, di mantenere inalterati gli equilibri interni al nucleo familiare. Prima di arrivare a soluzioni più drastiche bisogna effettuare un percorso lungo e che ammette più risoluzioni - ha spiegato l'assessora -. Vorrei però sottolineare un aspetto importante: l'attenzione del vicinato è preziosa, il Comune non può avere gli occhi dappertutto, ma andrebbe anche canalizzata. Vorrei esortare tutti i cittadini a denunciare queste situazioni negli uffici preposti, sarete accolti e avrete tutte le spiegazioni che meritate, altrimenti si rischia di ledere la dignità delle persone interessate».
A denunciare le circostanze drammatiche un vicino di casa, Francesco D'Aniello, preoccupato per le condizioni di salute della ragazza. BitontoViva ha ascoltato anche l'assessora ai Servizi Sociali, Silvia Altamura, per fare un punto sullo stato della vicenda.
«Sono venute ad abitare qui circa 5 anni fa - ha scritto il vicino -, e da allora la situazione è sempre la stessa. La ragazza vive con la madre, che a quanto pare non la vuole tra i piedi. È costretta a stare per strada dalla mattina alla sera, notte compresa: sotto il caldo cocente, al freddo, sotto l'acqua, lei è sempre lì, perché deve "vigilare" i gatti, secondo sua madre. Appena la ragazza si allontana, si scatena la reazione brutalmente violenta della madre. Io stesso ho visto ripetuti episodi perpetrati per strada. Mi chiedo che cosa stiano aspettando le istituzioni per intervenire. È una situazione assurda. Quella ragazza rischia la vita», è stata la denuncia pubblicata sui social network.
Interpellata da BitontoViva, Silvia Altamura, nuova assessora ai Servizi Sociali, ha affermato che le Istituzioni sono a conoscenza della situazione che avrebbe addirittura valicato le competenze comunali: «la costruzione delle soluzioni non è immediata, richiede tempo. Sono state applicate le forme tutelari nei confronti della ragazza e stiamo studiando altre soluzioni, cercando, laddove possibile, di mantenere inalterati gli equilibri interni al nucleo familiare. Prima di arrivare a soluzioni più drastiche bisogna effettuare un percorso lungo e che ammette più risoluzioni - ha spiegato l'assessora -. Vorrei però sottolineare un aspetto importante: l'attenzione del vicinato è preziosa, il Comune non può avere gli occhi dappertutto, ma andrebbe anche canalizzata. Vorrei esortare tutti i cittadini a denunciare queste situazioni negli uffici preposti, sarete accolti e avrete tutte le spiegazioni che meritate, altrimenti si rischia di ledere la dignità delle persone interessate».