Cronaca
Truffe agli anziani, come difendersi: i consigli per non finire in trappola
Una piaga sempre più diffusa che si manifesta sotto varie forme. Le regole dei Carabinieri per non finire nel tranello
Bitonto - martedì 21 maggio 2024
Nell'area metropolitana di Bari le truffe agli anziani sono un problema che torna ciclicamente. L'ultimo caso è stato sventato proprio da una nonna, brava a capire che quella telefonata di un finto parente - lo sconosciuto chiedeva denaro per evitare che un congiunto, dopo un incidente, finisca in carcere - aveva finalità losche.
«Sono tante le persone, soprattutto anziani - è scritto in una mail arrivata in redazione -, che in questi giorni stanno ricevendo chiamate da parte di sconosciuti: il metodo è quello di un bisogno immediato di denaro per rimediare ad un incidente in realtà mai avvenuto attraverso la voce di un sedicente avvocato o di un falso carabiniere. E, ovviamente, chi è scaltro riesce a sventare la truffa, altri invece, presi purtroppo dal panico del momento si lasciano convincere a dare i soldi».
«Con questo - è la premessa di chi ha inviato la segnalazione - non si vuole assolutamente creare allarmismo, ma soltanto prestare attenzione a chi telefona e a quello che dice per telefono. In alcune occasioni pure le coincidenze fanno la loro parte: se il figlio è in auto per lavoro o per piacere si viene presi dal panico, anche perché questi truffatori sono anche molto abili ad assecondare le domande che i malcapitati pongono, per esempio su eventuali altri familiari presenti in auto».
«Non contenti, poi, spesso richiamano facendo sentire la voce di una donna o di un uomo che chiama mamma o papà, quasi in una richiesta d'aiuto», termina la breve missiva. Ma come si ci protegge dal fenomeno? L'Arma dei Carabinieri ha diffuso un vademecum con le principali raccomandazioni. Quella principale è: contattare le forze dell'ordine.Come difendersi
«Sono tante le persone, soprattutto anziani - è scritto in una mail arrivata in redazione -, che in questi giorni stanno ricevendo chiamate da parte di sconosciuti: il metodo è quello di un bisogno immediato di denaro per rimediare ad un incidente in realtà mai avvenuto attraverso la voce di un sedicente avvocato o di un falso carabiniere. E, ovviamente, chi è scaltro riesce a sventare la truffa, altri invece, presi purtroppo dal panico del momento si lasciano convincere a dare i soldi».
«Con questo - è la premessa di chi ha inviato la segnalazione - non si vuole assolutamente creare allarmismo, ma soltanto prestare attenzione a chi telefona e a quello che dice per telefono. In alcune occasioni pure le coincidenze fanno la loro parte: se il figlio è in auto per lavoro o per piacere si viene presi dal panico, anche perché questi truffatori sono anche molto abili ad assecondare le domande che i malcapitati pongono, per esempio su eventuali altri familiari presenti in auto».
«Non contenti, poi, spesso richiamano facendo sentire la voce di una donna o di un uomo che chiama mamma o papà, quasi in una richiesta d'aiuto», termina la breve missiva. Ma come si ci protegge dal fenomeno? L'Arma dei Carabinieri ha diffuso un vademecum con le principali raccomandazioni. Quella principale è: contattare le forze dell'ordine.
Come difendersi
I consigli dell'Arma per tutelarsi da truffe e raggiri
- Attenzione a...
Prima di tutto, allora, tenete presente che occasioni, iniziative, offerte, all'apparenza assai vantaggiose, se veramente tali vengono presentate con chiarezza e si è sempre in grado di controllarle: non sarà un incontro occasionale a proporvele. È facile invece che si tratti di una truffa. - Diffidate dalle apparenze
Apparenza distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, gli "amici" truffatori si presentano con un aspetto tranquillizzante. L'ideale per conquistare la vostra simpatia. E per introdurvisi abilmente in casa, pronti ad appropriarsi di denaro e gioielli. - Non aprite quella porta
Cominciamo col dire che il cancello e il portone non si aprono agli sconosciuti. Tanto meno la porta di casa. Controllate il visitatore dallo spioncino, e ricorrete comunque alla catenella se aprire vi appare necessario. Già, ma in quali casi è veramente necessario? Un funzionario del Comune o delle Poste, un incaricato dell'Inps o dell'Inail, un tecnico del gas o della luce non si presenta a casa vostra senza preavviso. E non compete a lui la riscossione di bollette, il controllo dei pagamenti, magari con rimborsi a vostro vantaggio. - Mai in contanti
Tutt'altro discorso per i venditori porta a porta, che da esibire non hanno altro che il rivoluzionario e/o economicissimo elettrodomestico, la storica enciclopedia, o una serie di "ottimi prodotti alimentari". Se proprio non siete disposti a rinunciarci, nessun pagamento in contanti. - Il tesserino non basta
Di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante. Ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella bucadelle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. - Nessuna confidenza al telefono....
Operando in linea, i truffatori possono procedere indisturbati. Attenzione allora a qualsiasi inattesa opportunità vi venga proposta "per appuntamento". E tenete presente che Inps, Inail e le Asl non ricorrono al telefono se devono effettuare controlli o risolvere questioni amministrative. Niente conversazioni, e confidenze, con persone che vi hanno contattato "per sbaglio": non di rado si tratta di malintenzionati che mirano a carpire utilissime informazioni su di voi. La più classica delle truffe al telefono? La chiamata di sedicenti avvocati che chiedono urgentemente denaro per un vostro familiare in difficoltà: un incaricato verrà da voi a prelevarlo, magari disposto ad accompagnarvi al bancomat. Non pagate in nessun caso. Piuttosto rivolgetevi ad una persona di fiducia. - Attenti ai bambini!
Il nipotino non va mai mandato da solo ad aprire il portone o la porta di casa: non avrebbe problemi ad accogliere chiunque, senza distinzione tra "buoni" e "cattivi". - Un buon vicinato
Proprio per non rinunciare alle proprie abitudini e ai propri interessi, insomma, giunti ad un certo momento della vita alcune precauzioni in più, a partire da quelle che vi abbiamo indicato, è bene prenderle. Certo, non tutti in casa possono permettersi la porta blindata, il dispositivo antifurto o la cassaforte. Ma può essere fondamentale, ad esempio, un buon rapporto di vicinato.