Cronaca
Truffe da 20 milioni in agricoltura: indagati 3 bitontini
La Finanza ha perquisito uffici legali in tutta Italia dopo la denuncia del governatore Michele Emiliano
Bitonto - mercoledì 5 dicembre 2018
11.37
Avrebbero dichiarato il falso per ottenere i fondi pubblici destinati alle aree agricole svantaggiate dando vita a una maxi truffa da circa 20 milioni di euro. È su questo capo d'accusa che sta cercando di fare luce l'inchiesta coordinata dal procuratore di Bari, Roberto Rossi, e che vede fra gli indagati 3 bitontini. Si tratta dell'avvocato Michele Primavera, la moglie Anna Maria Deruvo e il loro figlio, Enrico Domenico Primavera. Con loro anche Assunta Iorio (di Cercola, Napoli), Oronzo Panebianco e Francesca Fiore (di Bari) e Salvatore Lanciano (di Cassano allo Ionio, Cosenza).
L'indagine è partita da una denuncia sporta dal governatore della Regione Puglia Michele Emiliano. Si ipotizzano i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e truffa aggravata.
La Guardia di Finanza ha avviato perquisizioni in diverse città d'Italia: secondo l'accusa, alcuni avvocati compiacenti avrebbero permesso alle aziende agricole di entrare in possesso di fondi pubblici della Regione Puglia, originariamente destinati alle aree svantaggiate.
L'indagine è partita da una denuncia sporta dal governatore della Regione Puglia Michele Emiliano. Si ipotizzano i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e truffa aggravata.
La Guardia di Finanza ha avviato perquisizioni in diverse città d'Italia: secondo l'accusa, alcuni avvocati compiacenti avrebbero permesso alle aziende agricole di entrare in possesso di fondi pubblici della Regione Puglia, originariamente destinati alle aree svantaggiate.